ANCORA UN OMAGGIO A ITALO SVEVO NEL CENTENARIO DE LA COSCIENZA DI ZENO, DOMENICA 19 NOVEMBRE AL MUSEO SARTORIO DI TRIESTE PER LA RASSEGNA “CORDE IN ARMONIA” DI SCENA IL VIOLINISTA PIETRO MILZANI, PRIMO PREMIO ALLA “EUROPEAN MUSIC COMPETITION” 2021. MUSICHE DI JOHANN SEBASTIAN BACH, FRITZ KREISLER E NICCOLÒ PAGANINI, IL CONCERTO SARÀ INTRODOTTO DALLA PROLUSIONE DEL CRITICO, SAGGISTA E AUTORE ALESSANDRO MEZZENA LONA.
TRIESTE – Ancora un omaggio a Italo Svevo nel centenario dalla pubblicazione del romanzo “La Coscienza di Zeno”: lo propone a Trieste la rassegna di hausmusik “Corde in armonia”, di scena per iniziativa della Associazione Chamber Music Trieste al Museo Sartorio. Appuntamento domenica 19 novembre, alle 17, per un concerto affidato al violinista Pietro Milzani, subentrato alla triestina Sara Schisa, seriamente indisposta. Giovane talento classe 2005, già pluripremiato per il suo virtuosismo: vincitore nel 2021 del Primo Premio alla “European Music Competition” di Moncalieri, ha subito dopo conquistato anche il Primo Premio al Concorso internazionale di Musica da Camera Làszlò Spezzaferri ed è del 2022 la vittoria al Concorso Internazionale “Premio Città di Padova””. A Trieste si esibirà in un programma di musiche di Johann Sebastian Bach (dalla II Sonata in la minore BWV 1003), Fritz Kreisler (Recitativo e Scherzo op.6) e di Niccolò Paganini (dai 24 Capricci per violino solo op. 1 n.16 in sol minore). Il concerto sarà preceduto dalla prolusione del critico, saggista e scrittore Alessandro Mezzena Lona. Biglietti disponibili da Ticket Point Trieste, dettagli sul sito acmtrioditrieste.it. Sostengono la rassegna, con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste e il Ministero della Cultura, Banca Mediolanum e Suono Vivo.
Pietro Milzani ha iniziato lo studio del violino a 4 anni, e a 11 anni ha iniziato gli studi al Conservatorio di Brescia. Si è perfezionato frequentando le masterclass di Stefan Milenkovich, Ilya Grubert, Silvia Marcovici, Marco Rizzi e Cristiano Rossi. Ha suonato come solista il Terzo Concerto per violino di Mozart con l’Orchestra Classica di Alessandria. Nel 2023 come vincitore del Concorso Internazionale “Premio Città di Padova” è stato invitato a suonare nella Stagione cittadina dell’AGIMUS. A 16 anni ha iniziato a collaborare con “I Virtuosi Italiani” e la “Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo”. Nel maggio scorso ha debuttato in duo col pianista Giovanni Calabria nella XXIV Stagione concertistica de I Virtuosi Italiani, proponendo un repertorio di Sonate di autori italiani. Ha collaborato con “I Cameristi” (ensemble formato da musicisti dell’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino) e si è esibito inoltre al Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, come primo violino nel Quartetto op.110 di Shostakovich. Vincitore del secondo premio (primo non assegnato) al Concorso “Music in the Vineyards” (Serbia), è stato invitato a suonare al “Vršac International Chamber Music Festival” nel settembre scorso. Solista nel Concerto Militare op.42 n.5 di Antonio Bazzini, con l’Orchestra Infonote diretta da Serafino Tedesi, ha praticamente eseguito così la prima esecuzione di un concerto dimenticato e disperso nel tempo. Nel 2023 ha suonato un violino J. A. Marconcini (1814), quale vincitore del primo premio al Concorso Lonardi, riservato ai migliori studenti di violino dei Conservatori del Nord Italia e attualmente invece suona un prezioso Genuzio Carletti (Pieve di Cento, 1975). Alessandro Mezzena Lona per sedici anni è stato responsabile delle pagine culturali del quotidiano “Il Piccolo”. Nel 2013 ha vinto il Premio Grado Giallo Mondadori con “Non credere ai santi”. Ha scritto i romanzi “La via oscura”, “La morte danza in salita”, “L’amore danza sull’abisso”, “Il cuore buio dei miracoli”. Ha curato con Mitja Gialuz il volume “Barcolana un mare di racconti”, Premio Speciale Marincovich 2019, pubblicato anche in versione inglese per HarperCollins. Ne “Il poeta delle pantegane” ha raccontato la vita e i versi di Federico Tavan. Cura il blog Arcane Storie e collabora alla rivista Doppiozero.