Previsti interventi strutturali in piazzetta del Bersagliere, lungo via Colombo e Massaua. Obiettivo museo diffuso e un programma di eventi per l’intero anno
L’amministrazione comunale ha illustrato ieri alla cittadinanza il progetto di riqualificazione del borgo di Cortellazzo durante un incontro pubblico svoltosi nella sala consiliare del Comune di Jesolo. Il progetto è stato realizzato dallo studio di architettura Stradivarie architetti associati, con il contributo dei consiglieri comunali Andrea Tomei, Nicoletta Busanel e Moira Montagner, ed è finanziato con fondi del FLAG Veneziano, al cui tavolo è stato portato come proposta per la valorizzazione in particolare di tutte le attività legate alla pesca e all’ittiturismo. L’obiettivo è quello di investire su tali aspetti, rappresentativi della storia della frazione, per fare in modo che fungano un volano di sviluppo dell’area e uno strumento attrattore per i turisti.
Gli ambiti di intervento previsti sono il giardino del nuovo museo, via Cristoforo Colombo, l’area scivolo e il pontile lungo il canale Cavetta e piazzetta del Bersagliere con la contestuale riqualificazione della pescheria esistente. Il progetto, inoltre, contempla la realizzazione di altri interventi pur non facenti parte dello studio di fattibilità: una ciclabile in via Massaua, la connessione del percorso per biciclette verso la Laguna del Mort e lo sviluppo di un itinerario lungo le sponde del fiume Piave.
Per ciò che riguarda l’accessibilità e la vivibilità, il progetto prevede l’istituzione di tre Zone 30 nell’area centrale di piazzetta del Bersagliere, nel primo tratto di via Cristoforo Colombo e infine lungo via Massaua. Gli interventi strutturali prevedono il rifacimento della pavimentazione e del manto stradale, nonché l’installazione di nuova segnaletica. Per quanto riguarda la parte del porticciolo, il progetto definisce l’incremento dei posti barca con riqualificazione della darsena e delle sue aree tecniche a servizio dei pescatori, la sistemazione degli attracchi e il rifacimento del pontile e della banchina. Per ciò che riguarda l’accoglienza, è prevista la realizzazione di un itinerario naturalistico e culturale andando così a creare un vero e proprio museo diffuso.
La riqualificazione del borgo di Cortellazzo, però, non si limita alle opere infrastrutturali. L’amministrazione prevede, infatti, la valorizzazione dell’area con esperienze benessere, di gusto e dinamiche di racconto con un ventaglio di eventi distribuiti nel corso dell’anno in modo da garantire continuità nel tempo, andando a integrare l’idea di un museo diffuso sul territorio.
Il contesto
La proposta avanza dall’amministrazione comunale risponde all’Azione 9 delle 11 previste dal FLAG Veneziano quale strategia di sviluppo locale. Essa prevede, nel dettaglio, di “sviluppare azioni di diversificazione turistica, erogazione di servizi ecosistemici e di servizi culturali”. L’Azione 9 contiene inoltre 3 Sub-Azioni, una delle quali punta a “integrare il settore della pesca con le altre realtà produttive del territorio”. Il progetto illustrato ieri alla cittadinanza, è stato finanziato proprio da Regione Veneto con un primo stanziamento di 25.000 euro. Tale somma è stata utilizzata, inoltre, per sviluppare i relativi masterplan e studio di fattibilità. Questo passaggio rappresenta il primo step verso la realizzazione dell’intervento, cui ora farà seguito il lavoro di predisposizione delle partecipazioni ai bandi per mettere in campo concretamente ogni punto del progetto.
Le origini del borgo
Il nucleo storico di Cortellazzo collocato nei pressi della foce del Piave e all’imbocco del Canale Cavetta, parte significativa della via d’acqua denominata “Litoranea Veneta”, vanta una storia antica quale approdo fluviale e crocevia dei collegamenti tra la laguna e l’area friulana. Le sue origini risalgono al 1600 quando la repubblica Serenissima terminò lo scavo del canale Cavetta. Il borgo fu interessato da numerose vicissitudini nel corso della storia dapprima con la deviazione del tratto terminale del Piave, in seguito quale postazione difensiva Veneziana (con la presenza poco lontano dalla riva destra del Cavetta di un forte), poi quale teatro di aspre battaglie durante il primo conflitto mondiale.
Ad oggi conserva ancor la sua funzione di nucleo produttivo incentrato sull’attività della pesca e del pescaturismo affiancato dalla più recente economia derivante dal diportismo e dalla residenzialità turistica. Infatti, appena a nord della centrale piazza del bersagliere sono insediati la Darsena Marina di Cortellazzo e i residence turistici. Testimoniano questa vocazione sia i luoghi fisici che le attività immateriali che ruotano attorno a questo insediamento: la darsena e gli approdi lungo la sponda sinistra del Piave appena all’imbocco del Cavetta, l’edificio della storica pescheria che si affaccia sulla via principale all’imbocco di viale Oriente, i ristoranti tradizionali a base di pesce.
I commenti
“Cortellazzo è una parte di Jesolo ricca di storia e con un’anima propria, radici profonde e caratteristiche uniche – dichiara il sindaco della Città di Jesolo, Christofer De Zotti -. Per molto tempo è stata considerata come una semplice frazione ma questo progetto ha l’obiettivo di inserire Cortellazzo come borgo nel contesto della città, sfruttare queste sue peculiarità e farle conoscere per arricchire l’offerta turistica. Enogastronomia, natura e storia sono ciò che Jesolo può proporre a Cortellazzo a tutti coloro che vengono a visitarla in ogni periodo dell’anno. Non possiamo più farne a meno”.
“La pianificazione di interventi dal carattere materiale e immateriale sono resi possibili grazie all’auspicata e già visibile sinergia che, nel corso della redazione del progetto, si è vista consolidare tra l’amministrazione e gli abitanti del borgo di Cortellazzo – dichiara l’architetto PhD Claudia Marcon, legale rappresentante di Stradivarie architetti associati –. Il nostro compito è stato quello di saperla cogliere, poi disegnarla e scriverla; restituendo così un documento di sintesi che darà la possibilità di programmare i futuri interventi”.