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CortinAteatro. Accoglienza straordinaria a Cortina d’Ampezzo per “La Vedova Allegra” della Compagnia Corrado Abbati

DiRedazione

Ago 18, 2024

CortinAteatro, rassegna promossa e sostenuta dal Comune di Cortina D’Ampezzo e organizzata da Musincantus, ha rinnovato il tradizionale appuntamento con la lirica in quota ieri sabato 17 agosto all’Alexander Girardi Hall: per la prima volta ha proposto a Cortina d’Ampezzo l’operetta. Una scommessa vinta, accolta da una sala gremita e da un pubblico coinvolto ed entusiasta.

Nella Regina delle Dolomiti si sono incontrati due miti del mondo dell’operetta: “La Vedova Allegra” di Franz Lehàr, l’opera musicale più rappresentata al mondo con un successo clamoroso e inarrestabile, e Corrado Abbati, vero erede della tradizione operettistica italiana che ha curato la traduzione e l’adattamento dello spettacolo e ha calcato il palcoscenico nel ruolo di Njegus.

Le musiche sono state interpretate dall’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, con la partecipazione dei danzatori del Balletto di Parma.

CortinAteatro, la stagione concertistica e teatrale ampezzana promossa e sostenuta dal Comune di Cortina d’Ampezzo, ideata e coordinata dall’associazione Musincantus, ieri sabato 17 agosto ha presentato uno degli appuntamenti più identitari e attesi della programmazione estiva degli ultimi anni, quello con la lirica di Ferragosto: all’Alexander Girardi Hall di Cortina d’Ampezzo si è celebrata l’opera con la Compagnia di Operette Corrado Abbati e la messa in scena de “La Vedova Allegra” di Franz Lehàr, su libretto di Victor Léon e Leo Stein, con la traduzione e l’adattamento di Corrado Abbati.

Il successo della proposta ieri sera è stato chiaro sin dai primi applausi, scoscianti ed entusiasti: “L’accoglienza per La Vedova Allegra – spiega la direzione artistica di CortinAteatroè stata eccezionale: un sold out che ha visto la presenza di un pubblico non solo numeroso, ma anche molto coinvolto e partecipe. Una scommessa vinta”.

Dal debutto a Vienna nel 1905, “La Vedova Allegra” è ancora oggi uno degli spettacoli più rappresentati al mondo, capace di riempire i teatri, divertire ed entusiasmare il pubblico: è un mito che, nonostante l’età, non mostra rughe.

Costruita su una fertilissima inventiva musicale, con brani iconici come la marcia “Donne donne, eterni dei!”, lo spettacolo ha fatto leva sulla simpatia di un testo ricco di tematiche ancora oggi tanto care al pubblico: potere, denaro, gelosie, amore. Ambientata in una Parigi elegante e spensierata, racconta la vicenda di una vedova miliardaria originaria del piccolo stato in bancarotta di Pontevedro, che viene spinta al matrimonio dalla ragione di stato; lei però sceglierà l’amore, proprio come nelle cronache mondane più attuali.

Questa moderna edizione, inoltre, si è fatta forte dell’innato senso teatrale e di quella narrativa dinamica che contraddistinguono gli spettacoli di Corrado Abbati, nonché di una colorata e attuale messinscena che mette in risalto l’eleganza delle musiche di Lehár,con le sue tinte cangianti e romantiche e l’indiavolato tripudio ritmico.

Corrado Abbati*, leader, direttore artistico e fondatore della compagnia insieme a Stefano Maccarini, sceglie i titoli in repertorio, ne ha curato l’adattamento e la regia teatrale ed è poi egli stesso interprete dei ruoli brillanti, ai quali conferisce modernità e credibilità scenica: ne “La Vedova Allegra” ha vestito i panni di Njegus, segretario pasticcione dell’ambasciatore Barone Zeta, incaricato di trovare un marito alla vedova per conservare i milioni di dote della signora in patria.

L’intensa attività di Abbati ne fa il vero erede della migliore tradizione operettistica italiana: raccogliendo il testimone da quanti lo hanno preceduto, ha contribuito a tenere viva l’operetta e a riportarla agli antichi splendori.

Il ruolo del Barone Mirko Zeta è stato interpretato del baritono Fabrizio Macciantelli, mentre il soprano Mariska Bordoni havestito i panni della protagonista Anna Glavari e il giovane tenore faentino Davide Zaccherini quelli dell’innamorato della vedova, il Conte Danilo Danilowitch.

Le musiche sono state interpretate dall’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, diretta da Alberto Orlandi, diplomato in corno e direttore dal 2004 Dal 2004 del Corpo bandistico Giuseppe Verdi di Parma, con la partecipazione del Balletto di Parma, compagnia fondata da Lucia Giuffrida e Francesco Frola che si distingue per essere un trampolino di lancio per giovani danzatori e coreografi (i ballerini interpreteranno grisettes, parigini, suonatori e pontevedrini).

L’allestimento scenico è stato di InScena Art Design, mentre le coreografie sono state firmate da Francesco Frola.

CortinAteatro è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto, da RetEventi Provincia di Belluno, e viene realizzata anche grazie al contributo viene realizzata anche grazie al contributo del main partner Prosecco Doc e del location partner Audi, di CortinaBanca e de La Cooperativa di Cortina.

Gli appuntamenti successivi. Mercoledì 21 agosto si proseguirà con “Fiabe e leggende delle Dolomiti” e I burattini di Luciano Gottardi, compagnia trentina attiva dal 1992: un’escursione per grandi e piccini che partirà alle 8.15 dalla Casa delle Regole e sarà accompagnata dal teatro itinerante dei burattini, dando a tutti l’occasione di conoscere le montagne ampezzane dal punto di vista naturalistico ma anche da quello della tradizione popolare.

Biglietti: Infopoint di Cortina d’Ampezzo, Cooperativa di Cortina (reparto cartoleria), vivaticket.com.

Info: cortinateatro.it e canali social

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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