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CrediFriuli: un contributo importante per il rinnovo dell'”Oratorio del Rojale”

DiRedazione

Apr 3, 2022

«Luogo di amicizia e pace, fatto di persone», dice il parroco, don Agostino Sogaro

Un assegno con una cifra importante firmato CrediFriuli e destinato al progetto dell’”Oratorio del Rojale”. È stato consegnato nei giorni scorsi, presso la sede di Udine della banca, dal presidente Luciano Sartoretti al parroco della collaborazione pastorale di Reana del Rojale (che comprende otto parrocchie), don Agostino Sogaro.

«In questo tempo siamo chiamati a costruire dei luoghi di amicizia e di pace, fatti di mattoni, ma soprattutto di persone – ha detto don Agostino -. L’idea del rinnovamento dell’Oratorio nasce dal nostro intento di mettere a disposizione un luogo che sia “per” i nostri bambini e ragazzi e soprattutto che sia “loro”. Un luogo dove potersi ritrovare, giocare insieme e in cui poter vivere una amicizia grande, vera e bella come quella che ha portato e porta Gesù».

«Come banca locale sensibile alle necessità delle nostre comunità di riferimento, abbiamo volentieri aderito alla richiesta delle parrocchie di un territorio che ha visto nascere la Cassa Rurale e Artigiana (oggi CrediFriuli), nel 1964 – ha aggiunto Sartoretti -. Gli oratori parrocchiali hanno sempre rappresentato un momento di sana crescita e aggregazione dei nostri ragazzi attorno a un patrimonio di valori che non deve andare disperso».

L’Oratorio è stato realizzato nel 1975 dai giovani appartenenti all’allora Associazione “Ricreatorio Reanese”, per offrire un luogo sicuro e fruibile per i molti bambini e ragazzi del Rojale che facevano uso soprattutto del campo sportivo. Il nuovo progetto è stato affidato all’architetto Dario Marchiol, figlio di uno dei fondatori del “Ricreatorio reanese”, che ha provveduto a ridisegnare tutta l’area, includendo in essa anche altri spazi ricreativi destinati ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie.

Per l’occasione, è stata creata anche una nuova immagine e un nuovo nome per il luogo ricreativo: Bôç (arnia, in friulano). Le api, infatti, vivono e lavorano insieme per raccogliere il polline e produrre il miele, sotto la guida dell’ape regina. La loro casa è il bôç, appunto.

Grazie anche alla donazione di CrediFriuli, il “primo lotto” dei lavori potrà iniziare proprio dalla realizzazione del nuovo campetto in gomma colorata, dei nuovi muretti perimetrali, della recinzione metallica e della predisposizione dell’impianto luci.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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