Codroipo (Ud), 28 ott – Il 45esimo Premio letterario San Simon ha visto trionfare, nella sezione narrativa,
“Tre dîs” di Laurino Giovanni Nardin. Vince invece la sezione fumetti Mattia Modde con “Vuerîr di Splaze”.
A complimentarsi con i vincitori il presidente del Consiglio regionale del Fvg, Mauro Bordin: “Il Premio San Simon offre un palcoscenico di rilievo agli autori che scelgono di esprimersi in friulano, rafforzando il legame con le radici culturali locali e stimolando un interesse rinnovato per la lingua e le tradizioni friulane”.
Bordin non ha voluto mancare alla cerimonia di premiazione del concorso che è stato bandito la scorsa primavera dalla Città di Codroipo, in collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana (ARLeF), la Società Filologica Friulana, l’Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placerean ed Ente Friuli nel Mondo.
L’iniziativa, intitolata alla memoria dell’ingegnere Angelo Pittana, rappresenta secondo il massimo rappresentante dell’Assemblea legislativa regionale “una delle occasioni più importanti per promuovere e valorizzare il territorio friulano e la sua lingua, attraverso la letteratura e la creatività”.
“La promozione della lingua e della cultura del Friuli è essenziale per preservare l’identità e il patrimonio storico del nostro territorio” ha dichiarato Bordin nel suo intervento, sottolineando come “un premio letterario come il San Simon non è solo un riconoscimento del talento artistico, ma anche uno strumento prezioso per rafforzare la nostra lingua e trasmetterla alle nuove generazioni”.
Il sindaco di Codroipo, Guido Nardini, ha portato i saluti dell’Amministrazione dicendosi orgoglioso che il premio sia giunto alla 45esima edizione, sottolineando anche il piacere di parlare in friulano.
Tra gli intervenuti, oltre a numerosi amministratori locali, il presidente dell’Arlef, Eros Cisilino, il direttore della Società Filologica friulana, Feliciano Medeot, Massimo Duca in rappresentanza dell’Ente Friuli nel Mondo e il presidente dell’Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placerean, Geremia Gomboso.
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