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CULTURA e SCIENZA, TRIESTE: da domani 2 dicembre il XIV CONVEGNO NAZIONALE SISSA

DiRedazione

Dic 1, 2025

COMUNICARE LA SCIENZA, per renderla più accessibile e inclusiva: per condividere la partecipazione alla costruzione del sapere e l’innovazione dei linguaggi. Comunicare la scienza, nel tempo dei negazionismi e del ritorno delle ideologie autoritarie: A TRIESTE DA DOMANI 2 DICEMBRE A VENERDÌ 5 DICEMBRE IL XIV CONVEGNO INTERNAZIONALE DI COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA, ideato e promosso dalla SISSA, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste: 40 Panel e 125 Voci Italiane e Internazionali, a cominciare dalla storica della scienza NAOMI ORESKES, BEST SELLER MONDIALE CON IL SAGGIO ‘MERCANTI DI DUBBI’ che smonta le tesi del negazionismo scientifico: IN ANTEPRIMA NAZIONALE ARRIVA IN ITALIA, AL CONVEGNO SISSA,  CON IL NUOVO LIBRO ‘IL GRANDE MITO. COME IL BUSINESS HA CREATO LA LEGGENDA DEL LIBERO MERCATO E CI HA INSEGNATO A ODIARE IL GOVERNO” (Edizioni Ambiente). Converserà con il divulgatore scientifico MASSIMO POLIDORO delle strategie utilizzate per minare le evidenze scientifiche. Nella stessa mattinata converserà di Scienza e politica all’epoca di Trump con Enrico Bucci e con Elisabetta Tola.

In tema di novità editoriali: MASSIMIANO BUCCHI presenterà il nuovissimo saggio “Idee che cambiano il mondo” (Bollati Boringhieri), guida alle innovazioni che hanno cambiato la nostra vita. Il sociologo della scienza YURIJ CASTELFRANCHI parlerà di decolonizzazione della comunicazione scientifica, l’artista visiva ceca MAGDA STANOVÁ terrà una lezione illustrata sulle Divagazioni mentali durante le conferenze e lo scienziato BRUCE LEWENSTEIN della Cornell University, winner PCST Award 2025, affronterà il tema delle competenze in dialogo con ILDA MANNINO, NICO PITRELLI e PAOLA RODARI. Si parlerà ancora di cittadinanza scientifica e giustizia ambientale, di cambiamento climatico, dell’eredità del PNRR e di giornalismo indipendente nel mondo accademico.

TRIESTE – Quattro giornate, 40 eventi e 125 voci italiane e internazionali al XIV Convegno nazionale di Comunicazione della scienza in programma da domani, 2 dicembre, fino a venerdì 5 nel campus della SISSA a Trieste: focus sui nuovi modelli di relazione tra scienza e società, più aperti e inclusivi, in dialogo con altre discipline e professioni, proiettati verso le sfide attuali e la necessità di tenere insieme ricerca e divulgazione, esperti e profani, linguaggi tecnici e vite delle persone. Organizzato dal Laboratorio Interdisciplinare della SISSA, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, «il Convegno – spiega il responsabile scientifico e organizzativo Nico Pitrelli – offrirà una panoramica sulle tendenze più attuali e le questioni più rilevanti legate alla comunicazione della scienza nel nostro tempo, con un occhio attento alla sua fruizione pubblica e diffusa, quando sempre più spesso viene messa sotto scacco. La XIV edizione si svolge in un momento storico in cui le narrazioni negazioniste sono diventate, in alcuni casi, politiche governative esplicite, segnando una rottura inedita nel rapporto tra istituzioni e conoscenza scientifica. Di fronte a questa deriva, una comunità ristretta e con risorse limitate deve padroneggiare competenze sofisticate e in continua evoluzione per mediare le sfide più decisive del nostro tempo, dalla crisi climatica all’intelligenza artificiale. Questa edizione del Convegno è un’occasione per interrogarsi su come garantire una comunicazione scientifica inclusiva e democratica, quando difendere la conoscenza come bene comune può diventare una forma di resistenza civile».

Protagonista attesissima del Convegno sarà la storica della scienza Naomi Oreskes, che arriva in Italia con il nuovo libro “Il grande mito. Come il business ha creato la leggenda del libero mercato e ci ha insegnato a odiare il governo” (Edizioni Ambiente), un’indagine che svela come le grandi industrie abbiano costruito e diffuso l’idea che i mercati funzionino meglio senza regole, trasformando il governo da garante dell’interesse pubblico a “nemico della libertà”. Come nel precedente saggio-cult internazionale “Mercanti di Dubbi”, Oreskes offre una chiave di lettura fondamentale per riconoscere le radici culturali della manipolazione e per riscoprire il valore della responsabilità collettiva e della verità scientifica. Appuntamento, venerdì 5 dicembre, ore 9.30, in Aula Magna Paolo Budinich: Naomi Oreskes dialogherà con il giornalista Massimo Polidoro e ci guiderà nell’indagine intorno alle strategie, collaudate o legate ai nuovi media, che sistematicamente puntano a minare le evidenze scientifiche, alimentando la disinformazione globale. Sempre venerdì 5 dicembre, alle 11.45 Naomi Oreskes converserà di “Scienza e politica all’epoca di Trump: quale impatto sulla collaborazione scientifica internazionale?” con Enrico Bucci, docente di Biologia al College of Science and Technology della Temple University e la giornalista scientifica Elisabetta Tola, conduttrice di Radio3Scienza. Il Convegno offrirà un programma strutturato in sessioni plenarie, dialoghi, laboratori interattivi e “mosaici”, per riunire idee e progetti su un tema comune: un cartellone che incrocia temi, relatori e relatrici italiani e internazionali, realizzatocon il supporto di Feltrinelli Education, iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem e Educating Future Citizens, e la collaborazione di Immaginario Scientifico, SWIM – Science Writers in Italy, Fondazione Pezcoller e Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo. Main partner: SISSA Medialab. Media partner: sede RAI FVG, Scienza in Rete e Il Bo Live dell’Università di Padova. Partner tecnico Nava Press. Info e dettagli sul sito comunicazionescienza.com

MARTEDÌ 2 DICEMBRE, FOCUS SUGLI EVENTI DEL CONVEGNO

Domani 2 dicembre spicca il keynote speech del sociologo della scienza e della tecnologia Yurij Castelfranchi che (ore 15.15, Aula Magna) focalizzerà sulla decolonizzazione della scienza, presentando modelli, esperimenti e prospettive dal Sud Globale, e in particolare dell’America Latina. Esplorare, attraverso un percorso visivo e narrativo, i traguardi della lotta alla malattia oncologica è l’obiettivo di una forma di comunicazione “espositiva”, la mostra – evento “Un Nuovo Domani” a cura della Fondazione Pezcoller, sarà inaugurata domani 2 dicembre alle 13.45 nell’Aula Magna Paolo Budinich della SISSA con Enzo Galligioni, oncologo e Presidente della Fondazione Pezcoller. Un’esperienza immersiva che invita a guardare alla scienza con fiducia, come strumento di rinascita e di cura collettiva. Comunicare il rischio inondazioni e i cambiamenti climatici domani, 2 dicembre, dalle 10.45: ne parleranno il sociologo Andrea Rubin dell’Università di Ferrara, la docente all’Università di Bologna Barbara Saracino, coordinatrice dell’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società, il giornalista e responsabile della comunicazione di Greenpeace Italia Giancarlo Sturloni. Domani si parlerà anche di “Salvare la biodiversità?” in un incontro- laboratorio con i ricercatori in comunicazione della scienza all’Università di Padova Fabio De Pascale e Chiara Anzolini con la giornalista Sofia Belardinelli.

TEMI E PROTAGONISTI DAL 3 AL 5 DICEMBRE

La comunicazione scientifica segue innanzitutto il filo rosso dell’innovazione: ne parlerà il sociologo della scienza Massimiano Bucchi presentando il nuovissimo libro “Idee che cambiano il mondo”, pubblicato in questi giorni da Bollati Boringhieri. Appuntamento giovedì 4 dicembre, alle 19.30 nella Sala Luttazzi di Trieste al Magazzino 26 del Porto Vecchio: l’autore, ordinario di Scienza, Tecnologia e Società all’Università degli Studi di Trento, intervistato da Nico Pitrelli spazierà dall’innovazione dell’anestesia ai voli low cost, da AI ai fusi orari, “scoperti” da un garibaldino che pochi oggi ricordano, aiutandoci a districare la pura percezione dal cambiamento da quanto è realmente innovativo. L’evento è inserito nella rassegna “Una Luce sempre accesa”, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle politiche della cultura e del turismo, nella Sala Luttazzi.

A proposito di percezione, sarà interessante mercoledì 3 dicembre, dalle 9.30, seguire l’intervento creativo dell’artista visiva e ricercatrice ceca Magda Stanová, ricercatrice all’Accademia delle Belle Arti di Praga: una sorta di “lezione illustrata” sulle Divagazioni mentali durante le conferenze, che dimostra come l’attenzione di relatore/trice e pubblico possa divergere o convergere. “Comunicare la scienza quando ritornano le ideologie autoritarie” sarà un ulteriore elemento di indagine del Convegno di Trieste: mercoledì 3 dicembre dalle 14 si confronteranno Anna Rita Longo, science writer, Massimo Sandal, biotecnologo e science writer, autore de La malinconia del mammut sulla de-estinzione, e Antonio Scalari, biologo e science writer, fra i fondatori di Climate Media Center Italia. connesso a questa riflessione il panel intorno alle competenze che servono per comunicare la scienza, dai social media ai musei, dagli uffici stampa alla radio, ma anche funzionari pubblici, operatori sanitari, ingegneri ambientali: appuntamento mercoledì 3 dicembre, dalle 16.15, con l’intervento di un prestigioso divulgatore internazionale, Bruce Lewenstein della Cornell University, vincitore PCST Award 2025, in dialogo con Nico Pitrelli, Ilda Mannino coordinatrice scientifica delle attività graduate della Venice International University e Paola Rodari, formatrice esperta nella comunicazione della scienza. Si parlerà poi, venerdì 5 dicembre dalle 10.45, di “Scienza, cittadinanza e giustizia ambientale: un dialogo necessario”, con la giornalista e documentarista Rosy Battaglia, fondatrice di Cittadini Reattivi APS, converserà con Daniela Vellutino, coordinatrice dell’Osservatorio per la comunicazione e l’informazione nella Pubblica Amministrazione in Italia ed in Europa. Ci sono ambiti nei quali la narrazione scientifica potrebbe oggettivamente incidere sulla discriminazione: “Obesità tra cura e stigma” sarà tema del confronto fra la science writer Anna D’Errico, la giornalista Anna Rita Longo e la giornalista medica Roberta Villa, in programma giovedì 4 dicembre alle 16.15. Nell’ultimo biennio la scienza e la sua comunicazione hanno beneficiato di risorse speciali legate ai fondi del PNRR: ma cosa resterà di questi ingenti investimenti? “Il PNRR e la comunicazione della scienza”, giovedì 4 dicembre dalle 14, sarà l’occasione per un punto intorno a progetti ambiziosi, enti e reti di ricerca che hanno dovuto costruire o adattare strategie comunicative in corsa. Ne parleranno Daniele Del Rio, docente di Nutrizione e Prorettore alla Ricerca dell’Università di Parma dove dirige il progetto PNRR OnFoods, Giuliano Greco direttore della Direzione Comunicazione e relazioni esterne dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Alberto Policriti, Professore di Informatica all’Università di Udine, Ilaria Manzini direttrice scientifica della Fondazione CHANGES e Beatrice Mautino, biotecnologa e divulgatrice scientifica. E di giornalismo indipendente nel mondo accademico, ovvero di esperienze editoriali universitarie che praticano un giornalismo autonomo in ambito scientifico, si parlerà giovedì 4 dicembre, dalle 10.45i: si confronteranno Donato Ramani, giornalista e componente del team comunicazione della SISSA, Elena Bravetta giornalista professionista, direttrice di Otto/Università di Torino, docente al Master di giornalismo Giorgio Bocca, Elisabetta Tola giornalista scientifica e caporedattrice Il BO Live/Università di Padova e Chiara Palmerini, giornalista scientifica e autrice, direttrice responsabile del magazine di divulgazione scientifica Open IMT alla Scuola IMT Alti Studi Lucca.

Info: Laboratorio Interdisciplinare della SISSA  Sito: https://comunicazionescienza.com/

E-mail: ilas@sissa.it  Press VuesseC ufficiostampa@volpesain.com

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