Pochi giorni fa il decreto milleproroghe aveva stabilito la proroga automatica fino al 31 dicembre 2024 delle concessioni balneari.
A neanche una settimana dall’approvazione, il Consiglio di Stato ha dichiarato invece illegittima la norma, invitando ogni organo dello Stato a disapplicare la misura approvata nel decreto milleproroghe stesso.
La decisione di Palazzo Spada è arrivata con la sentenza n. 2192 pubblicata il 1° marzo scorso, citando ampiamente la sua pronuncia emessa in adunanza plenaria a novembre 2021, che nel frattempo aveva dichiarato illegittima la proroga al 2033 e proibito qualsiasi ulteriore rinnovo automatico sulle concessioni balneari.
Secondo Palazzo Spada «Sulla base di quanto affermato dall’adunanza plenaria, con le ricordate sentenze n. 17 e 18 del 2021, non solo i commi 682 e 683 dell’art. 1 della legge n. 145/2018, ma anche la nuova norma contenuta nell’art. 10-quater, comma 3, del D.L. 29/12/2022, n. 198, conv. in L. 24/2/2023, n. 14, che prevede la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime in essere, si pone in frontale contrasto con la sopra richiamata disciplina di cui all’art. 12 della direttiva n. 2006/123/CE, e va conseguentemente disapplicata da qualunque organo dello Stato»