“I distretti del commercio sono una grande opportunità strategica e di volano economico per la nostra città, opportunità che non è mai stata colta.” afferma Alessandro Venanzi, capogruppo PD nella Coalizione per De Toni Sindaco.
“Nei fatti” prosegue Venanzi “le “regole di ingaggio” insegnano che più ampio è il distretto, più si creano sinergie con gli altri Comuni, più finanziamenti si possono ottenere per progetti importanti. Funziona esattamente come per il PNNR, ennesima opportunità sconosciuta al Comune di Udine che, di fatto – consentitemi la metafora – con i fondi del PNNR “imbianca le pareti, piuttosto che costruire la casa”.
I distretti del commercio hanno la stessa ratio: Udine ancora una volta si è ripiegata su se stessa, realizzando distretti squisitamente legati alla città. Altri Comuni più lungimiranti, da Trieste a Pordenone che peraltro sono stati i primi a partire, hanno fatto un distretto amplissimo includendo i Comuni dell’hinterland; l’attuale Giunta di Udine non ha dialogato con nessuno, creando di fatto un distretto del commercio esclusivamente costretto alle mura cittadine. Viceversa, Udine deve necessariamente diventare capofila di un distretto molto più ampio, che tocchi un hinterland molto allargato per creare un’opportunità commerciale e, di conseguenza una ricaduta sul territorio, seria e strutturata.
Un primo distretto che non ha mai espresso appieno il suo potenziale, è il Tresemane: rivitializziamolo, allungandolo fino a Palmanova. Immaginare un distretto molto ampio restituirebbe alla città di Udine il ruolo politico, economico e strategico di capitale del Friuli” Incalza De Toni: “Il programma della mia coalizione parla chiaro: vogliamo Udine capitale del Friuli. Come ha perfettamente sintetizzato Alessandro Venanzi, dobbiamo creare contesti inclusivi in modo tale che anche gli altri territori percepiscano Udine come un polo attrattore capace di creare valore sostenibile economico, sociale e politico in una logica di vantaggio comune. I distretti commerciali possono essere un concreto punto di partenza”.