Il progetto, che ha coinvolto 150 giovani e circa 40 insegnanti, è nato dalla collaborazione tra la Fondazione “Lepido Rocco” e gli esperti messi a disposizione da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana
Domenico Baldasso, presidente della comunità ICT: «Serve un uso consapevole degli strumenti digitali che utilizziamo. Per maneggiare questi oggetti c’è bisogno di competenze»
Un’esperienza immersiva nel mondo segreto dei cyber attacchi. È quella proposta ai docenti e a 150 studenti della Lepido Rocco di Lancenigo. A condurre questa innovativa formazione è stato Domenico Baldasso, titolare dell’azienda Trevigroup di Treviso e presidente della comunità ICT di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana. L’obiettivo è stato quello di educare alla sicurezza informatica e informare sui potenziali rischi degli strumenti di comunicazione.
Gli esperti hanno coinvolto studenti e docenti in una dimostrazione delle tecniche di intrusione che gli hacker utilizzano per accedere ai dispositivi per esfiltrare dati, immagini e metterli in rete. L’uso che ne viene fatto nella maggior parte dei casi comporta conseguenze importanti sotto il profilo reputazionale ed economico.
«Il problema è che questi sistemi acquisiscono molti dati, anche personali che possono essere hackerati», spiega Domenico Baldasso. «Le attrezzature si possono difendere, anche se non al 100%, ma la parte più vulnerabile di un sistema è la persona. Serve un uso consapevole degli strumenti che utilizziamo. Oltre che una maggiore consapevolezza, per maneggiare questi oggetti oggi servono competenze».
«Il rapporto dei giovani con i digitale non riguarda solo la cybersicurezza, ma anche nuove opportunità di lavoro», continua Baldasso «Le tecnologie dell’intelligenza artificiale entrano sempre più nelle imprese artigiane e si intrecciano con un crescente utilizzo dei sistemi robotizzati. Si riscontrano grandi difficoltà a reperire personale con competenze di linguaggi e metodi matematici e informatici: il 60,9% degli addetti richiesti è difficile da reperire. La carenza di personale specializzato si fa sentire anche per i posti che richiedono competenze digitali di base. Queste nuove professioni sono una grande opportunità per i nostri giovani, offrono un’occupazione stimolante e avanzata. Un lavoro appagante nella comunità a cui si appartiene, nel pieno spirito dell’artigianato».