Premariacco, dicembre 2025
Firmano di Premariacco “capitale delle discariche del Friuli “, una storia infinita e incredibile !!
Dal 1987 ,dopo innumerevoli iniziative, incontri
pubblici, manifestazioni, proteste, presentazione di esposti contro le gestioni irregolari delle discariche di
Firmano , autorizzazioni date con facilità e con atti irregolari (vedi caso delle firme false dell’ex presidente della Provincia di Udine
Melzi) veniamo a conoscere, in questi giorni, , nella più totale disinformazione nei cittadini, che il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, su delega della Regione Friuli V.G. e del Comune di Premariacco, ha deliberato in data 11 novembre 2025,
https://www.bonificafriulana.it/wp-content/uploads/277Comm1350-adozione-progetto-Aspica_R02.pdfdi un intervento denominato “Primo lotto capping e “bonifica”alterazione acque di falda “per una spesa complessiva di euro 3.560.083,64 di soldi pubblici !! I lavori, preannunciati più volte come imminenti da una decina di anni, non rassicurano gli abitanti della zona, né il
Comitato per la Salvaguardia del territorio di Premariacco e Cividale del Friuli.La presenza di un inquinamento delle falde dal lontano 1999 in comune di
Premariacco, un problema sottovalutato dalle precedenti e attuali amministrazioni comunali, provinciali e regionali, l’area in cui è localizzato il problema è caratterizzato dalla presenza di 3 discariche adiacenti
ed è stato registrato dall’ ARPA, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli V.G.(vedasi
Relazione Arpa dell’ Agosto 2006);
Bisogna ricordare che a Firmano dal 1987 si è iniziato con la realizzazione di una prima discarica(ditta ASPICA), poi un seconda (Ditta Busolini) una terza (Ditta GESTECO), una 4° in seguito un 5°. impianto di smaltimento di rifiuti
e che tali attività avevano creato grossi disagi alla popolazione con una gestione non controllata da parte degli enti preposti.
– Ricordato che dal 1999, in seguito alla costruzione di un pozzo da parte di un cittadino di
Firmano, era stata riscontrata con una relazione dell’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) un inquinamento in atto nella falda sottostante. Dopo oltre 27 anni, il sito è ancora in attesa di intervento di bonifica che non dovrebbe consistere con una semplice copertura dell’area interessata , ma soprattutto un’attenta verifica dell’inquinamento in atto da alcuni decenni.La situazione è ulteriormente peggiorata quando si è scoperto che a Firmano di Premariacco , da campione di acque sotterranee prelevato nell’anno 2018, risultavano concentrazione di PFAS 818,8 ng/L ben oltre 8 volte il limite ritenuto pericoloso per la salute dal mondo scientifico. Inoltre, in questi ultimi decenni sono state, inspiegabilmente, rimosse le 3 centraline pozzi spia installate nei primi anni del 1990 dalla ex Provincia di Udine che avrebbero permesso l’individuazione dell’origine dell’inquinamento e, di conseguenza la ditta cagionatrice.Il Comitato per la Salvaguardia del territorio di Premariacco e Cividale del Friuli – memoria storica di tutte queste vicende, chiede, anzi pretende da tempo maggior chiarezza e compartecipazione nell’affrontare queste scelte nell’interesse della salvaguardia del territorio e della salute pubblica.
Grande delusione nel constatare che questo, ma anche altri disastri ambientali in Friuli venghino, da alcuni decenni sottovalutati.
