Una fotografia di 18 indicatori rispetto a 6 aree tematiche: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia, che delineano il profilo ambientale della città’
Gorizia fa un passettino avanti: dal 33° posto nel 2020 sale al 32° nel 2021 per arrivare al 30° posto nel 2022 (su 105 città capoluogo di Provincia analizzate), due punti più in sù nella classifica nazionale rispetto all’anno scorso, ma resta ultima in regione (dopo Pordenone 7°, Trieste 15° e Udine 18°).
Purtroppo pero’ siamo scesi leggermente come performance complessiva , in poche parole siamo fermi, come da diagramma, ed il margine per migliorare resta molto ampio, soprattutto per quanto riguarda la dispersione idrica, la raccolta differenziata, la superficie destinata a zona pedonale e la produzione di energia da fonti rinnovabili su edifici pubblici.
Rispetto ai dati relativi al 2021, nel 2022 i risultati più significativi sono i seguenti:
Aria
– biossido di azoto: la concentrazione media espressa in ug/mc è risultata pari a 20,0 (Gorizia è 32°su 105 città analizzate);
– polveri sottili: concentrazione media delle PM10 pari a 17,40 ug/mc (Gorizia è 12° su 105 città);
– Ozono: nell’anno 27 sono i giorni di superamento dei valori rispetto alla media mobile (Gorizia è 60° su 105 città).
Come vengono rilevati i dati? La centralina in via Duca d’Aosta è stata spostata, per quale motivo?
Comunque ci sono delle criticità in alcuni quartieri, quali Sant’Andrea, vicino alla zona industriale, dove è stato istituito un tavolo tecnico, su nostra segnalazione, per odori molesti verosimilmente provenienti da una ditta che produce asfalti a Vertojba in Slovenia. Attualmente è in corso un monitoraggio da parte dell’ARPA per quanto riguarda la situazione, ma da mesi stiamo aspettando anche un confronto transfrontaliero attraverso il GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale); con alcune nostre centraline (Lufdaten) installate nel quartiere di Sant’Andrea monitoriamo le polveri sottili e abbiamo riscontrato che verosimilmente quando si percepisce l’odore vi è un concomitante innalzamento dei valori delle polveri sottili presenti nell’aria.
Acqua
– praticamente invariato il dato del consumo idrico da 155,6 l/ab/gg a 155,9 l/ab/gg;
– inoltre si conferma il peggioramento per quanto riguarda la dispersione idrica (pari al 34,5%);
Rifiuti
– aumentata la produzione di rifiuti urbani (più 8kg/abitante/anno pari a 501kg/abitante/anno rispetto ad un obiettivo ideale di 1kg/abitante/giorno pari a 365kg/abitante/anno);
– per quanto riguarda la differenziata Gorizia conferma il dato del 2020, dal 64,3 al 64,2% nel 2021 e non raggiunge l’obiettivo del 65% – obiettivo peraltro di 10 anni fa.
Si segnala inoltre un costante abbandono del rifiuto sia nel contesto urbano che extraurbano, constatato durante le attività di Puliamo il Mondo: tema difficile da affrontare, e per risolverlo, a nostro avviso, sarà necessario attivare un tavolo tecnico per lavorare nel breve, medio e lungo periodo assieme agli amministratori, enti, imprese ed associazioni presenti sul territorio.
Trasporto pubblico
– il servizio di trasporto pubblico è in lievissimo miglioramento, da 15 passa a 16 passeggeri/abitante (quante persone usano i mezzi);
– mentre l’offerta del servizio di trasporto pubblico è sempre bassa;
– Il tasso di motorizzazione rimane stabile a 69 auto circolanti per 100 abitanti;
Mobilità Piste ciclabili
– Il dato di metri equivalenti per 100 abitanti è di 7,31 rispetto a 7,25 nel 2020; valore lontano da città con indici di 40 – comunque sono dati che valutano solo gli aspetti quantitativi ma non qualitativi;
– le isole pedonali, (0,25 mq/abitante) fanno registrare un valore molto basso, pur essendo un indicatore molto importante della qualità della vita anche dal punto di vista sociale;
Verde urbano
– il verde fruibile in area urbana resta stabile a 139,2mq/abitante (139,6 nel 2020) al 7° posto su 105 città;
– la disponibilità di alberi in area pubblica è di 26 alberi per 100 abitanti (a Trieste sono 102, ma vi possono essere discrepanze nella modalità di contabilizzazione!);fonti ISTAT.
Come visto nell’arco di molti anni di interventi sporadici e scadenti, però, questo ingente patrimonio necessita di essere regolato sulla base di una regolamentazione efficace, attraverso il Piano del Verde Urbano e correlato Regolamento, strumenti necessari per la gestione corretta del verde cittadino.
Energia – la produzione di energia da fonti rinnovabili in edifici pubblici è in lievissimo aumento a 4,64 KW/1000 abitanti (4,60KW/1000ab nel 2020), ma resta un valore basso rispetto ad altre città virtuose come Pordenone o addirittura Padova ed altre città, che hanno valori compresi tra 26 e 30 KW/1000abitanti.
Legambiente Gorizia APS, per favorire il ricorso a questo tipo di energia pulita, promuoverà processi di facilitazione per l’istituzione di comunità energetiche con un occhio agli aspetti di solidarietà verso quelle famiglie e persone che si trovano in condizioni di povertà energetica e si aspetta un atteggiamento di collaborazione attiva da parte dell’Amministrazione Comunale.
Per concludere, a Gorizia urge promuovere una cultura, quella della sostenibilità e dell’innovazione; si devono trovare nuovi paradigmi, necessari per avviare processi di transizione ecologica tale da superare la tendenza di stallo, che si trascina ormai da troppi anni nella nostra città e i decisori politici devono capire e saper cogliere in maniera opportuna le numerose possibilità offerte dalle innovazioni tecnologiche, normative e finanziarie del momento presente.
Per migliorare la qualità della vita nella nostra città, che dovrà essere sempre più pulita e eco-friendly, e per fronteggiare il cambiamento climatico, uno strumento fondamentale è sicuramente il PAESC (Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima), ma capiranno i nostri decisori politici l’importanza dell’adozione di questo strumento? Ulteriori dati si possono leggere nel sito www.legambiente.it