Questo è il trentunesimo anno che Legambiente e Ambiente Italia (Società di consulenza specializzata in analisi e valutazioni ambientali) in collaborazione con il Sole24Ore realizzano il Rapporto e la classifica delle 106 città capoluogo di provincia chiamato Ecosistema Urbano.
La nostra città è scesa al 38° posto, non è più solo ferma come succedeva negli anni scorsi, ma è regredita di qualche posizione.
C’è stato qualche lieve miglioramento più che bilanciato dai cambiamenti in negativo dei parametri calcolati, divisi in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia, che stanno ad indicare come la città si posiziona per qualità ambientale.
I temi chiave sono i seguenti:
Qualità dell’aria:
A Gorizia dal 2018 al 2022 c’era stato un peggioramento, rivelato dal sistema di monitoraggio satellitare europeo Copernicus.
L’anno scorso invece si è registrato un lieve miglioramento nei dati complessivi della qualità dell’aria.
Tuttavia dobbiamo segnalare che ARPA a Gorizia dispone di un’unica centralina di rilevazione in zona semi centrale. Risultano scoperti i quartieri di Sant’Andrea, a ridosso di due zone industriali, di cui una slovena dalla quale da anni si è accertato provengono emissioni odorigene pericolose con gravi disagi e danni alla popolazione. Anche nel quartiere di Montesanto da anni la popolazione segnala odori molto molesti e probabilmente nocivi per la salute.
Legambiente ha chiesto l’intervento del GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale – di Gorizia, Nova Gorica, SemPeter Vertojba) il quale si è impegnato ad agire come facilitatore in un incontro tra le parti pur non avendo competenze specifiche in materia; siamo in attesa di ulteriori sviluppi. Inoltre abbiamo contattato il Difensore Civico Regionale, il quale purtroppo non ha facoltà di agire a livello internazionale, ma ci ha invitato a proseguire la nostra campagna per un’aria sana contattando le autorità regionali e nazionali competenti e, se del caso, anche Unionali.
Ricordiamo che da anni chiediamo che vengano installate altre stazioni di monitoraggio in modo da avere una copertura di tutto il territorio cittadino.In attesa di ciò Legambiente ha provveduto ad installare alcune centraline Lufdaten distribuite in vari quartieri della città e anche nel vicino comune di Vertojba.
Acque:
la dispersione idrica registra un peggioramento del dato, passando dal 33 al 34%, valore alto, specialmente se si considerano i sempre più frequenti periodi di siccità estrema.
Rifiuti:
Gorizia segna una drastica inversione di tendenza rispetto al 2022: la produzione procapite è di 496 kg/ab (contro 475 kg/ab nel 2022 con una crescita di 21 kg per abitante – più 4,4%) e annulla il risultato positivo dell’anno precedente.
La raccolta differenziata è in diminuzione: a Gorizia si passa dal 64,0% del 2022 al 61,8% del 2023 (2,2 punti in meno) e ci si allontana dall’obiettivo del 65% che si sarebbe dovuto raggiungere entro il 2012.
Il peggioramento è forse dovuto alla chiusura di due isole ecologiche?
Inoltre, nonostante l’installazione di alcune fototrappole, si continua a registrare un rilevante fenomeno di abbandono di rifiuti in area urbana ed extraurbana.
Auspichiamo che grazie al lavoro di sensibilizzazione in merito a questa tematica svolto da Legambiente i cittadini si impegnino maggiormente a differenziare i propri rifiuti e ad usufruire in modo corretto dei servizi offerti da Isambiente.
Mobilità:
Gorizia mantiene costante da 9 anni la propria offerta di trasporto pubblico, al di sotto della media nazionale – 16 vetture-km/ab -.
Un forte peggioramento, da 21 passeggeri per abitante nel 2022 a 13 passeggeri nel 2023 (meno 38%), si è registrato per quanto riguarda il numero dei passeggeri trasportati.Rimane costante il tasso di motorizzazione con un numero di automobili immatricolate pari a 69 su 100 abitanti.
I metri equivalenti ogni cento abitanti di piste ciclabili rimangono costanti a 8,95 m eq/100 abitanti, ma riguardano essenzialmente dei percorsi condivisi con i pedoni, realizzati su marciapiedi e strade e spesso le “piste ciclabili” vengono invase dagli automobilisti.Purtroppo, la promessa pista ciclabile “Ciclovia della Cultura 2025”, proposta da 14 associazioni cittadine e fatta propria dal sindaco, e che avrebbe dovuto collegare in sicurezza la stazione di Gorizia Centrale con quella della Transalpina per unire le comunità delle due città, non è stata ancora realizzata.Un insuccesso è stato anche quello del programma di bike-sharing.
Le aree pedonali sono molto limitate e rimaste pressoché invariate.
Non risultano ZTL a carattere permanente ma solo attivate in condizioni particolarmente gravi di inquinamento atmosferico.
Molto brevi sono i tratti con velocità limitata a 30 km/ora mentre sarebbe bello e utile estenderli.
Gorizia ad ogni modo è maglia nera per la pianificazione della mobilità non avendo di fatto un Piano urbano del traffico, né un Piano urbano della mobilità sostenibile.
Ambiente urbano:
I metri quadri di verde fruibile in area urbana sono passati da 139,1 a 140,3 m2 per abitante (fonte ISTAT 2022).Gorizia rientra tra le 9 città con una disponibilità procapite di verde urbano superiore ai 100 m2. Gorizia si conferma una città con il maggior numero di alberi per abitante.
Gorizia viene da sempre considerata una città giardino e nonostante i dati confortanti della dotazione del verde fruibile in area urbana lamentiamo la mancanza di un Piano del verde urbano e di un relativo Regolamento, cosa che porta all’abbattimento sconsiderato di vari alberi e a una gestione incoerente del verde.
Il clima è cambiato e continua a cambiare e c’è urgente bisogno di iniziare a gestire in maniera diversa il verde urbano.
Energia:
Nel corso del 2023 c’è stato un cambiamento significativo del solare termico e fotovoltaico installato su strutture pubbliche in termini di potenza complessivamente installata di impianti solari realizzati su edifici di proprietà comunale ogni 1000 abitanti residenti (da 4,69 kW a 9,04 kW/1000 abitanti).
Il Comune di Gorizia però continua a non promuovere la costituzione di una CERS sul proprio territorio.
Inoltre, insieme ad altre tredici associazioni, siamo ancora in attesa di risultati più tangibili che avrebbero dovuto derivare dall’adozione nel 2022 del PAESC – Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima che ha come obiettivo ridurre le emissioni di CO2, aumentare l’efficienza energetica e preparare il territorio alle mutazioni del clima.
Uso efficiente del Suolo:
In questa edizione del rapporto è stato introdotto un nuovo indicatore che misura la variazione del consumo di suolo pro capite (mq/abitante) in un arco temporale quinquennale (2017-2022).
L’indicatore, in generale, mostra una tendenza negativa con una crescita del suolo impermeabilizzato per ogni abitante anche nelle città con un calo del numero degli abitanti.
E’ il caso di Gorizia che registra nel periodo 2017-2022 un aumento di 8,62 metri quadrati per abitante, che rappresenta il dato più alto tra le città regionali, pur in presenza di un decremento della popolazione.
Inquinamento acustico:
Quest’anno è stato anche elaborato un nuovo indicatore relativo all’inquinamento acustico in città che tuttavia non fa parte dei 20 indicatori che compongono l’edizione 2024 di Ecosistema Urbano.
A Gorizia attualmente è in fase di elaborazione il Regolamento Comunale per la tutela dall’inquinamento acustico – Legambiente si augura di venir invitata ad un’audizione pubblica in occasione della quale poter esprimere le sue forti riserve in merito al Regolamento proposto.
Alla luce di tutti questi dati Gorizia si colloca al 38° posto della classifica generale dell’Ecosistema Urbano.
Iniziative per il futuro
Legambiente FVG, in collaborazione con il circolo di Gorizia e di concerto con le omologhe autorità slovene, ha intenzione di intraprendere i primi passi per arrivare alla realizzazione di una “fotografia” dell’ecosistema urbano transfrontaliero che comprenda non solo l’abitato di Gorizia ma anche di Nova Gorica. A tal fine è in programma un ulteriore incontro il prossimo 22 Novembre.