Grande partecipazione per ascoltare il climatologo Filippo Giorgi, che venerdì 24 febbraio Legambiente Gorizia APS ha ospitato nella Sala Incontro della Parrocchia di San Rocco per parlare di “Emergenza climatica: scenari e possibili soluzioni”.
Filippo Giorgi, che ha fatto parte della Commissione Intergovernativa sul Cambiamento Climatico (IPCC), insignita nel 2007 del Premio Nobel per la Pace e attuale Direttore della Sezione Scienze della Terra dell’International Center for Theoretical Physics (ICTP) ha ribadito, con l’ausilio di immagini e grafici molto eloquenti, che la comunità scientifica oggi non ha più alcun dubbio in merito alle cause antropiche del cambiamento climatico e sulla necessità di agire immediatamente a livello globale per invertire (o per lo meno arrestare) la tendenza al riscaldamento globale, con l’obiettivo, confermato anche dalla recente COP 27, delle Nazioni Unite di non superare il valore di 1,5°C entro il 2050 rispetto ai valori preindustriali. Ha inoltre sottolineato con preoccupazione il cosiddetto “Earth overshoot day”, ovvero il giorno in cui l’umanità utilizza tutte le risorse biologiche che la Terra rigenera durante l’intero anno. Questo giorno è ogni anno sempre più anticipato e ciò significa che le biorisorse lasciate in eredità alle generazioni future vengono costantemente erose. Se si procederà all’attuale ritmo, la terra continuerà ad esistere ma la specie umana correrà un grave rischio di estinzione.
È stato interessante e angosciante assistere alla simulazione degli scenari climatici futuri, con previsioni di un aumento della temperatura globale di 4-5°C a fine secolo, se non si adotteranno misure drastiche per ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera. Ciò significherebbe un cambio radicale del pianeta e della vita come la intendiamo oggi: desertificazioni, fusione dei ghiacci ai poli con aumento del livello dei mari di alcuni metri che comporterebbe la perdita di enormi aree produttive e di buona parte delle città costiere, eventi estremi sempre più frequenti e devastanti…
Il climatologo ha poi spiegato che le possibili soluzioni da adottare per contrastare il cambiamento climatico sono relativamente semplici, ma necessitano della volontà di molti attori a livello globale: è necessario, in primis, intervenire sul sistema energetico ed industriale, con l’obiettivo di ottenere la completa decarbonizzazione al 2050. E poi bisogna accelerare negli investimenti in ricerca e sviluppo di nuovi materiali e tecnologie meno impattanti: già oggi il motore elettrico è più efficiente di quello a combustione e dal 2035, in Europa, i veicoli con motore a combustione interna non potranno più essere commercializzati.
Lo scienziato ha affrontato anche il tema degli allevamenti intensivi di bovini, ovini e caprini, i quali producono ingenti quantità di metano, potente gas climalterante, sottolineando come sia auspicabile ridurre il consumo di carne.
Filippo Giorgi ha poi risposto ad alcune domande del pubblico, che aveva seguito con molta attenzione l’esposizione, approfondendo argomenti complessi, quali le possibilità di stoccaggio della Co2, la promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, il ruolo della geotermia, l’aumento della popolazione mondiale, la difficoltà della scienza ad essere ascoltata quando ammonisce sui rischi del Climate change…
In conclusione di serata, Anna Maria Tomasich, Presidente di Legambiente Gorizia ha ricordato la presenza dell’associazione sul territorio nel promuovere iniziative che contribuiscano a mitigare gli effetti del cambiamento climatico (chiedendo la realizzazione del Piano per la mobilità sostenibile, sensibilizzando i cittadini in merito alla qualità dell’aria e dell’acqua del fiume Isonzo, alla cura del verde pubblico, ecc.).
Nel ringraziare Filippo Giorgi per la disponibilità e la chiarezza dell’esposizione, ha ricordato che si possono seguire le numerose attività dell’associazione sui social: FB – legambiente.gorizia; Instagram – legambiente.gorizia oppure scrivendo a – gorizia@legambientefvg.it.
Ha infine ricordato che, iscrivendosi all’associazione, si contribuisce a rafforzarne il ruolo di “sentinella del territorio”, potenziandone la capacità di effettuare analisi scientifiche rigorose (anche di citizen science) per approfondire e divulgare la conoscenza del territorio e le si conferisce maggiore forza nell’essere da stimolo nei confronti delle istituzioni preposte alla tutela dell’ambiente, sia a livello comunale che regionale, nazionale ed europeo.
Il video della serata lo trovate al seguente link: https://youtu.be/RCeN_l8zxko