Rimembranze scolastiche del Trattato di Campoformio e del ventennale dell’Euroregione “Villa Manin” con alcune classi della Scuola media Bianchi di Codroipo e presenza di alte Autorità e rappresentanze istituzionali, sociali e culturali. Iniziativa ideata dall’intellettuale udinese prof. Travain. Il Presidente del Consiglio Regionale avv. Bordin agli studenti: “Per essere buoni europei prima bisogna essere buoni friulani, avere coscienza della propria identità peculiare per poter costruire l’armonia con gli altri!”.
“Il 17 ottobre 1797, a Villa Manin di Passariano, un trattato forzatamente riunì i territori dell’area Alpe Adria, divisi dal tempo delle invasioni barbariche. E fu la Pace di Campoformio. Iniziava così la seconda unificazione europea della Storia, che avrebbe superato di molto l’iniziativa di Carlo Magno…”. E ancora: “Il 17 ottobre 2005, nello stesso luogo, volontariamente, alcuni di quei territori sottoscrissero intenti di rinnovata unione. Si avviva in tal modo la cosiddetta Euroregione “Villa Manin”, divenuta successivamente Euregio “Senza Confini”, nome inadeguato a rappresentare tradizioni antiche di comunanza ricollegabili a Madre Aquileia…”. Questa concomitanza di ricorrenze viene commemorata dall’anno scorso presso la fastosa residenza dogale con mobilitazione delle scolaresche della locale scuola secondaria di primo grado, per iniziativa di quello stesso prof. Alberto Travain che ne avviò le rimembranze popolari, a Udine, nel 2011, alla guida del suo movimento culturale civista euroregionalista del Fogolâr Civic.
SCUOLA E TERRITORIO PER UNA CITTADINANZA INCLUSIVA E RADICATA
15^ edizione, quindi, di un evento che si propone di celebrare “radici friulane contemporanee di unità dei popoli al quadrivio d’Europa”. “Euregio Dì/Day, Campoformio e non solo”: questo il titolo delle “rimembranze studentesche del Trattato di Campoformio del 17 ottobre 1797 e della Dichiarazione di Villa Manin del 17 ottobre 2005”, in programma, appunto, a Villa Manin di Passariano, venerdì 17 ottobre 2025, “iniziativa didattica a cura del prof. Alberto Travain della Scuola Secondaria di Primo Grado G. Bianchi di Codroipo, coadiuvato dai colleghi prof.ssa Dorotea Fontana, prof. Alexej Giacomini, prof.ssa Raissa Volpe, prof.ssa Cristina Benedetti, prof.ssa Dania Benedetti e prof. Daniele Cressa, insieme alle Classi 1^F, 3^B e 3^E della suddetta Scuola oltreché all’Universitas Discipulorum Quadruviensis, con l’entusiastica ospitalità della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia attraverso l’ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale nonché la partecipazione della Presidenza del Consiglio Regionale e di quella dell’ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, la collaborazione del Comune di Codroipo ed il supporto della Dirigenza del locale Istituto Comprensivo oltre al concorso del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico Fogolâr Civic, del Circolo Universitario Friulano Academie dal Friûl e del Club per l’Unesco di Udine”.
UN RICCO PROGRAMMA
Un programma singolarmente ricco e pregnante: “ore 9:30 accoglienza in barchessa di autorità e rappresentanze da parte di formazione scolastica commemorativa della 55^ mezza-brigata di fanteria francese, che partecipò nel 1797 alla battaglia del Tagliamento, nel deferente ricordo dei giovani tamburini Richard e Bibolet; commemorazione dell’anniversario presso la Cappella di S. Andrea Apostolo, con sette oratori studenteschi a rileggere la ricorrenza da un punto di vista codroipese, friulano, forogiuliano, triveneto, italiano, alpino-adriatico ed europeo; visita scolastica alla Sala del Trattato ed alla Camera di Napoleone; firma di lettera commemorativa del ventennale dell’Euroregione Villa Manin, indirizzata alle autorità di Carinzia, Contea Istriana, Contea Litoraneo-Montana, Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Veneto; conclusione allo scalone d’onore con lo Sposalizio d’Europa, rivisitazione civica studentesca del rito veneziano delle Nozze col Mare (Sensa) e sigla del grande Tricolore Civico Europeo, ideato nel 2006 in seno al civismo udinese in omaggio all’idea di una cittadinanza d’Europa padrona dei propri destini e radicata orgogliosamente in un grande passato di civiltà”.
QUALIFICATA PARTECIPAZIONE
Sono intervenuti il Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, avv. Mauro Bordin; il Presidente dell’ARLeF, sig. Eros Cisilino; il Vicesindaco di Codroipo dott. Giacomo Trevisan accompagnato dall’assessore comunale sig. Luca Comisso; il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Codroipo, dott.ssa Erminia Salvador, insieme alla vicaria prof.ssa Lucia Schilter. Gradita presenza anche del massimo esperto regionale di storia napoleonica, dott. Paolo Foramitti, in uniforme da ufficiale francese, a rappresentare ai ragazzi l’impegno rievocativo di chi la Storia non solamente la ricostruisce ma la rivive. In rappresentanza del civismo udinese la prof.ssa Renata Capria D’Aronco, Presidente del Club per l’Unesco di Udine e membro dei direttivi del Fogolâr Civic di Udin e del circolo universitario Academie dal Friûl oltreché “procurator” del civico Arengo della Capitale del Friuli Storico.
DEMOSTENE IN ERBA E VALORI EUROPEI
Una giusta menzione per gli abilissimi oratori studenteschi Samuele Cozzutti, Simone Iandolo, Pietro Mangiacapra, Francesco Picogna, Enea Sattolo (intervenuto in lingua friulana), Sofia Urban ed Elia Zoratto oltreché per il cerimoniere Daniele Valerio e la presentatrice Adele Zamarian. Affermato più volte, nelle allocuzioni, il principio di autodeterminazione delle comunità, che nel 1797 fu illustre assente. Ribadita la bontà di un concetto di unità dei popoli nel rispetto delle diversità. Criticata, poi, l’anonima denominazione dell’odierna Euregio “Senza Confini”, priva di memoria storica. Fantasmagorico lo spiegamento, sotto le finestre della storica sede, del grande stendardo civico europeista, confezionato nel 2005 dalla compianta decana del Fogolâr Civic di Udine, sig.ra Mirella Valzacchi. Presenti, in fascia di rappresentanza storica, anche i decani studenteschi dei Comuni rustici soppressi di Codroipo (Matteo Molinaro), Biauzzo (Francesco Marzinotto), Goricizza (Robert Astefani), Pozzo (Diana Zanini), Rivolto (Ethan Baracetti), Zompicchia (Sofia Dimasi), oltre a quelli di Glaunicco (Pietro Mangiacapra) e Lonca (Francesco Picogna) impegnati nello staff oratorio.
LA LETTERA PER IL VENTENNALE
Per il ventennale dell’Euroregione “Villa Manin” le scolaresche hanno firmato una lettera commemorativa – in italiano, friulano e inglese – indirizzata ai “Presidenti delle Assemblee nazionali e subnazionali dell’Euroregione Villa Manin” ossia dei territori che sottoscrissero nel 2005 la Dichiarazione euroregionalista: Marko Lotrič (Consiglio Nazionale della Repubblica di Slovenia), Urška Klakočar Zupančič (Assemblea Nazionale della Repubblica di Slovenia), Andreas Scherwitzl (Parlamento dello Stato di Carinzia), Mauro Bordin (Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia), Valter Flego (Presidente del Consiglio Regionale dell’Istria), Marko Boras Mandić (Presidente del Consiglio Regionale della Litoraneo-Montana), Roberto Ciambetti (Presidente del Consiglio Regionale del Veneto). Eccone il testo: “(IT) Oggetto: 20° dell’Euroregione Villa Manin oggi Senza Confini. Autorità, scriviamo Loro dallo stesso luogo e nell’anniversario del giorno in cui i rappresentanti delle Loro terre vent’anni or sono promisero di unirsi in sempre più stretta collaborazione, reinventando così, liberamente, quell’unità che, in questa stessa sede e nella stessa data, era stata imposta alle loro contrade esattamente 208 anni prima dal celebre Trattato di Campoformio, avvio della seconda unificazione europea e sodalizio rinnovato della Mitteleuropa alpino-adriatica già concepita storicamente da Madre Aquileia e dal suo Patriarcato ma apparentemente oggi senza memoria, come attesta il nome di questa odierna Euregio Senza Confini. Un invito, quindi, a riandare alla Storia, maestra di vita e buone intenzioni, al fine di trarre dalla memoria radici di futuro comune. Mandi! / (FUR) Cantin: 20 agns da l’Euroregjon Vile Manin vuê Cence Confins. Sorestants, ca si Ur scrîf dal stes lûc e tal inovâl da la dì che i rapresentants dai Lôr teritoris a prometerin vincj agns indaûr di unîsi intune simpri plui strete colaborazion, rinovant cussì, di lôr volontât, chê unitât che, simpri culì e ta la date istesse, je veve imponude 208 agns prin a di chês lôr contradis il Tratât di Cjampfuarmit famôs, juste ben la partence da la seconde unificazion europeane e fradaie rignuvide da la Mittel-Europe alpine-adriatiche za barlumade dilunc dai timps di Mari Aquilee e dal so Patriarcjât, però vuê e pararès propit cence memorie, tant che al dîs il non di chê Euregio Cence Confins di cumò. Un invît, aduncje, a tirâ fûr la Storie, mestre di vite e di buinis intenzions, par sgarfâ ta la memorie lidrîs di un nestri avignî comun. Mandi! / (EN) Subject: 20th of the Euroregion Villa Manin now Without Borders. Authorities! We write to You from this very place, and on the anniversary of the day when, twenty years ago, the representatives of Your lands chose to join in ever closer cooperation. A gesture that, through the free will to collaborate, renewed the unity that – in this same place and on this same date – had been imposed upon our territories 208 years earlier by the renowned Treaty of Campoformio: the act that marked the beginning of the second unification of Europe and the renewed fellowship of the Alpine-Adriatic Mitteleuropa. A project of civilization already conceived centuries ago by Mother Aquileia and her Patriarchate, yet apparently forgotten today, as the very name of this Euroregion, Without Borders, suggests. Let this anniversary be an invitation to return to History – the greatest teacher of life and good intentions – to draw from memory the roots of our common future. Mandi!”

