Spettacolo ideato e creato da Gianni Fantoni,Davide Livermore,Andrea Porcheddu e Carlo Sciaccaluga.
interpreti:
Gianni Fantoni -Fantozzi
Paolo Cresta- Calboni
Cristiano Dessi – Filini
Lorenza Fontana- signorina Silvani
Rossana Gay – contessa Serbelloni Mazzanti vdm
Marcello Gravina – Cecco il fornaio e il mega direttore
Ludovica Iannetti- Mariangela
Valentina Virando – Pina
Simonetta Guarino- dizionario fantozziano.
Senza ombra di dubbio Paolo Villaggio è stato un grande personaggio del nostro tempo. Attore, comico, scrittore ma non solo, uomo dotato di una grande intelligenza, a volte caustico, acuto, sarcastico e spesso sopra le righe ha però saputo come pochi altri raccontare uno spaccato della vita quotidiana degli italiani o meglio di quell’italiano medio, impiegato (come appunto il ragionier Ugo Fantozzi) oppure operaio degli anni 60/70/80.
Gianni Fantoni riporta alla luce assieme ai suoi validissimi otto colleghi attori, prodotto dal teatro nazionale di Genova, città natale di Paolo Villaggio (ndr), le gesta del mitico ragionier Fantozzi riproponendo le scene più esilaranti tratte liberamente dai suoi mitici e intramontabili film, come La corazzata Potemkin, il campeggio, la gara di tennis, la recita natalizia della figlia Mariangela ,il presunto tradimento della moglie Pina con il nipote del panettiere sottocasa e la gara di biliardo.
Due ore di spettacolo suddivise in due tempi dove lo spettatore viene proiettato in un viaggio magistralmente interpretato dai validissimi attori che attraverso i personaggi più iconici della saga di Fantozzi, come la signorina Silvani, il ragionier Filini, il geometra Calboni, la signora Pina e la figlia Mariangela, nonché la contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare e il megadirettore galattico, fanno rivivere in chiave teatrale e davvero molto divertente e senza mai annoiare lo spettatore due ore di battute e frasi diventate ormai un culto e d’uso comune nel linguaggio di tutti i giorni come dichi, facci lei, cagata pazzesca, come è umano lei…
Fantoni con questo spettacolo, fortemente voluto da Villaggio stesso, pare suo mentore e che lo stesso ha avuto e voluto al suo fianco, ne ha ereditato in qualche modo degnamente le gesta, facendo rivivere anche grazie alla sua voce, davvero molto simile a quella originale del mito Villaggio una epopea che mai davvero si è assopita. Tre giornate di spettacolo consecutive ne dimostrano la forza e la credibilità che questa compagnia ha portato in scena attraverso questa prosa esilarante fatta di recitazione si ma anche di rumori e suoni, balletti e improvvisazione e dalla bravissima voce fuori campo (ma non solo) Simonetta Guarino, già vista a Zelig…
Uno spettacolo recitato ed interpretato come probabilmente lo stesso Paolo Villaggio avrebbe voluto e nonostante lui stesso amasse ironizzare e polemizzare probabilmente non avrebbe saputo trovarci grosse lacune.
Degno di nota anche il finale, nel quale Fantoni fa una riflessione molto lucida sul fatto che tutto sommato visto il momento non particolarmente felice nel quale stiamo vivendo economicamente parlando ma non solo, tutto sommato forse Fantozzi non era poi proprio cosi sfortunato, perché comunque un lavoro, una famiglia, una casa e qualche soldo in banca almeno ce li aveva….
Che cosa si può dire di più? Bene, bravi bis
