Una bussola per viaggiare nelle geografie umane, sentimentali, razionali e irrazionali del nostro tempo: è quella che offrirà, dal 20 al 24 marzo la 6^ edizione del Festival Monfalcone Geografie”, promossa dal Comune di Monfalcone con Fondazione Pordenonelegge.it, per la cura artistica di Gian Mario Villalta, Silvana Corbatto e Roberto Covaz. Un cartellone che si appresta a ospitare voci importanti della letteratura e della riflessione saggistica del nostro tempo, a cominciare dallo psichiatra e scrittore Vittorino Andreoli, chiamato a inaugurare il festival mercoledì 20 marzo, alle 18 nella centralissima piazza della Repubblica dov’è allestito il Geovillage del festival: con lui sfoglieremo il nuovo saggio appena uscito per Solferino, “La dittatura del denaro”, un invito ad allontanarsi dal culto del «Dio-denaro» per tornare a un’economia dal volto umano, all’individuo e al suo significato di essere nel mondo. Una “psicoeconomia del bene” aperta a campi come quelli della fragilità dei sentimenti e delle relazioni e ai valori che sono alla base del vivere comune.
Quasi un ‘reverse’ dell’analisi sul materialismo del terzo millennio, per inoltrarci nelle geografie dei sentimenti familiari e nel mistero che ogni persona custodisce dentro di sé, sarà l’incontro che riporterà la scrittrice bestseller Susanna Tamaro nei luoghi fra Carso e Adriatico, verso il gran finale di Monfalcone Geografie, domenica 24 marzo alle 18 in piazza della Repubblica/Spazio Nord. In dialogo con il giornalista e scrittore Alessandro Mezzena Lona converserà del suo ultimo romanzo, “Il vento soffia dove vuole” (Solferino), un interno familiare restituito in forma epistolare. Pagine che ci riportano all’interno di complesse dinamiche generazionali, regalando riflessioni preziose che sovrastano il vociare confuso di questi tempi. Il vento soffia dove vuole ci cattura, ci consola e ci guarisce. Un romanzo profondo, appassionante e ricco di umorismo che è un inno alla forza dei legami familiari e all’importanza di dare un senso alla nostra vita. Di sentimenti parlerà con generosità a Monfalcone Geografie anche Giacomo Poretti, da qualche stagione sempre più impegnato nella scrittura, che affianca con piacere all’impegno teatrale e cinematografico: il suo “Un allegro sconcerto” (La nave di teseo) è un mosaico di 29 racconti, 29 storie da sfogliare insieme, venerdì 22 marzo (ore 21, piazza della Repubblica Spazio Nord, in dialogo con la giornalista Elisabetta Pozzetto). Dall’artista arrivato al grande successo con gli amici del Trio Aldo, Giovanni e Giacomo, una galleria di personaggi tenuti insieme dal filo rosso della surrealtà, che racchiudono la sconcertante bellezza dell’essere umano, in grado di realizzare l’impossibile con la sua immaginazione, sospesi fra guizzi e ombre, fra magnificenza e storture.
Le Geografie del nostro tempo si misurano anche attraverso gli sguardi degli autori capaci di delineare i percorsi più imprevedibili dell’anima e della psiche. Il maestro del brivido Donato Carrisi è atteso domenica 24 marzo alle 16.30 in piazza della Repubblica/ Spazio Nord con il suo nuovo romanzo, “L’educazione delle farfalle” (Longanesi), in dialogo con il direttore artistico Gian Mario Villalta: un viaggio senza ritorno nei recessi più oscuri del cuore in una attenta esplorazione delle nostre paure più ancestrali per portare il lettore a vedere il mondo con occhi diversi. Mentre chi ama il crime e le avventure della commissaria profiler Teresa Battaglia non può perdersi Ilaria Tuti con “Madre d’ossa” presentata da Alberto Garlini (23 marzo ore 17 piazza della Repubblica/ Spazio Nord): un altro viaggio negli enigmi della vita e della memoria, tanto più ora che la protagonista si ritrova ostaggio di un male che non perdona, l’Alzheimer, che improvvisamente la trascina nel buio.
Info, dettagli e programma: monfalconegeografie.it