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FESTIVAL VICINO/LONTANO CHIUDE CON L’OMAGGIO A ETTORE MO ‘CHI ABITERÀ L’ITALIA DOPO DI NOI?’

DiRedazione

Mag 11, 2024

Stiamo affrontando una crisi globale di civiltà? Ma anche, chi abiterà l’Italia dopo di noi? E come ridurre il divario tra nord e sud del mondo? Sono questi alcuni dei grandi interrogativi che animeranno la giornata conclusiva del festival vicino/lontano, al traguardo della sua XX edizione. Alle 10 nella chiesa di San Francesco il tradizionale focus scientifico si concentra quest’anno su un tema decisivo per la stabilità dell’equilibrio globale in campo economico, sociale, culturale: “Ridurre il divario Nord/Sud del mondo. La scienza ci prova”, incontro coordinato dal genetista Michele Morgante, che vedrà la partecipazione del prestigioso scienziato Atish Dabholkar, direttore del Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam di Trieste, del professore di Genetica agraria Mario Enrico Pè e del pediatra Giorgio Tamburlini, presidente del Centro per la Salute del Bambino. La geopolitica torna in prima linea con il politologo della Sorbona Manlio Graziano, l’antropologa brasiliana Paula Montero, il docente di Geografia economica della Sapienza Jean-Léonard Touadi e il sinologo Maurizio Scarpari, moderati da Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, che affronteranno il complesso tema della: “Crisi delle civiltà e disordine del mondo”, alle 17 nella Chiesa di San Francesco. In due appuntamenti cruciali, Il festival indaga anche un nodo diventato ormai ineludibile come il calo della natalità e il progressivo invecchiamento della popolazione nel mondo occidentale: se ne discute in “Inverno demografico. Un destino ineluttabile?”, alle 11.30 nella Chiesa di San Francesco, con il sociologo Stefano Allievi e il professore di Demografia e rettore dell’Università Bocconi Francesco Billari, moderati da Danilo De Biasio, direttore del Festival e della Fondazione Diritti Umani di Milano. Ed è proprio a questo tema che fa riferimento l’evento finale del festival 2024, con uno sguardo rivolto al futuro. Torna infatti a vicino/lontano un vincitore del Premio Terzani, il giornalista e scrittore Fabrizio Gatti, insignito del riconoscimento nel 2008: alle 20.30, nella chiesa di San Francesco, chiuderà il percorso di riflessioni di questa edizione con un racconto-reading dal titolo “Chi abiterà l’Italia dopo di noi?”. Tutti sanno che la domanda non è più fantascienza poiché l’inverno demografico comincia a gelare le nostre attività. I pochi giovani sono già partiti da un pezzo. Restano gli anziani, ma senza più servizi a portata di mano e senza più bambini intorno. E in Italia dieci milioni di abitazioni sono vuote. Fabrizio Gatti ci suggerisce una prospettiva e forse una risposta, ripercorrendo per il pubblico del festival le rotte della sua vita di giornalista, restituendo racconti, immagini e letture tratte dalle sue inchieste su Today.it e dai suoi bestseller: Bilal e Nato sul confine.

All’Oratorio del Cristo, alle 16 si farà il punto sul significato della parola liberalismo oggi: ne parleranno in “Libertà contro libertà” lo storico dell’economia Emanuele Felice e il docente di storia delle dottrine politiche Alberto Mingardi, moderati dall’economista Antonio Massarutto. E per capire cosa si nasconda “dentro le parole”, la lezione, alle 10 all’Oratorio del Cristo, del filosofo Pier Aldo Rovatti. L’incontro “EmpowerHer” con Grazia Garlatti Costa, Luisa De Marco e Federica Parri, alle 10 alla Torre di S. Maria, è dedicato all’importanza di sconfiggere insicurezze e difficoltà delle donne nel ricoprire ruoli storicamente appannaggio degli uomini.

Legato al Premio Terzani l’intervento di uno dei cinque finalisti dell’edizione 2024, lo scrittore cileno Benjamín Labatut, autore di “Maniac”, romanzo che ci sprofonda nei sogni grandiosi e insieme negli incubi tremendi scaturiti dal genio del matematico von Neumann, inventore del calcolatore universale: alle 17.30 nella Chiesa di San Francesco verrà proiettata la sua intervista esclusiva per vicino/lontano curata dal matematico Furio Honsell,  che la introdurrà e commenterà dal vivo per il pubblico del festival. Non poteva mancare il ricordo di un grande giornalista, inviato di guerra per il Corriere della Sera, Ettore Mo, scomparso lo scorso ottobre. È stato tra i fondatori del Premio Terzani, della cui Giuria ha fatto parte fino alla fine. Vicino/lontano gli dedica la lettura scenica “Ma nemmeno malinconia” (alle 17.30, Oratorio del Cristo), di e con Massimo Somaglino, accompagnata dalla proiezione delle immagini di Danilo De Marco  e dal sassofono tenore di Daniele D’Agaro. E ancora: alle 11 al Teatro San Giorgio, “L’Assemblea Straordinaria”, prima chiamata pubblica per il laboratorio preparatorio allo spettacolo di teatro partecipato ideato e diretto da Rita Maffei con Ada Delogu, Nicoletta Oscuro, Matteo Sgobino e con le donne invitate a far parte del progetto. Alle 18, alla Loggia del Lionello, lo scrittore croato Dino Pešut racconterà, in “Figlio di papà”, la sua storia di giovane trentenne gay che cerca il suo posto nel mondo.  Marino Sinibaldi, membro della giuria del Premio Terzani e ideatore di Fahrenheit Rai Radio3, racconterà la sua avventura culturale nel fondare la rivista “Sotto il Vulcano” (alle 11.30, alla Loggia del Lionello) con Mario Soldaini, della giuria del Terzani.

CHIUSURA IN MUSICA CON UN GENTILE OMAGGIO PER IL 20ESIMO COMPLEANNO DI VICINO/LONTANO

Infine un regalo per il ventesimo compleanno di vicino/lontano, con il concerto-omaggio del cantautore e polistrumentista Jvan Moda, alle 21.30 all’ Oratorio del Cristo, accompagnato da Pietro Sponton, Paolo Paron, Nicolas Nicoletti e Alessandro Larocca. Cantautore polistrumentista con esperienze musicali a livello internazionale, Jvan Moda ha pubblicato diversi dischi sia come solista che con le band Kosovni Odpadki, Playa Desnuda, Pantan. Il suo è un cantautorato venato di rock, che si guarda dentro pur non smettendo mai di tenere aperta una finestra sul mondo. Il 2024 è per lui l’anno del ritorno al suo progetto solista. In occasione della 20esima edizione di vicino/lontano, dedica un omaggio al festival, nella sua serata conclusiva: si esibisce proponendo la sua recentissima produzione, supportato da una band di musicisti e collaudati compagni di viaggio.

ALTRI INCONTRI, PRESENTAZIONI IN LIBRERIA, MOSTRE

L’ultimo giorno di incontri nelle librerie di Udine, da sempre vicine al festival, prevede l’incontro alle 11.30 alla Feltrinelli con il sinologo Maurizio Scarpari col suo “La Cina al centro – Ideologia imperiale e disordine mondiale” (Il Mulino), in dialogo con Nicola Gasbarro. Alle 17, sempre alla Feltrinelli, il teologo e saggista Andrea Bellavite racconta “Gorizia Nova Gorica: due città in una” (Ediciclo), con Barbara Urizzi: l’occasione per scoprire e ritrovare una terra che nei secoli ha testimoniato la bellezza delle culture – germanica, slava, latina, friulana, ebraica – ed è stata dolorosamente divisa per decenni da un confine innaturale, che l’ha trasformata nella “piccola Berlino”. Vicino/lontano domani rende omaggio alla figura di Franco Basaglia nel centenario della nascita dello psichiatra che rivoluzionò le cure e portò alla chiusura dei manicomi: cosa rappresenta oggi il suo pensiero? Ne parleranno alle 16, alla Torre di Santa Maria, nell’approfondimento “La metamorfosi di una rivoluzione”, gli psichiatri Mario Colucci, Paolo Peloso e Marica Setaro, storica della psichiatria, con la moderazione di Beatrice Bonato, presidente della SFI-Fvg.  Subito dopo, alle 18, sempre alla Torre di Santa Maria, l’incontro “Coprogettare città inclusive. L’eredità di Franco Basaglia”, che vedrà l’intervento di Ivano Marchiol, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Udine, la documentarista Erika Rossi, l’architetta docente dell’ateneo triestino Giuseppina Scavuzzo, e Michela Vogrig, presidente di Legacoop Fvg, che da oltre 20 anni si occupa di salute mentale, inserimento lavorativo, economia sociale.

Alla Loggia del Lionello: “Scrivere di sé come terapia” con Francesca Cerno, Pasquale Guadagno, Silvia Orso, Maddalena Bosio, Alice Boeri, alle 10. È rivolto in particolare alle nuove generazioni, cui spetta un futuro europeo, “Per molti anni, da domani”, alle 16 (evento in lingua inglese) con l’attivista climatico e curatore dell’omonimo libro – uscito il 9 maggio, Giornata dell’Europa – Giovanni Brizio, e altre due giovani attiviste: Karolina Fabianova ed Emma Reynolds, tra le autrici del volume che raccoglie i contributi di 27 giovani, uno per ogni paese della UE. All’Oratorio del Cristo, alle 11.30, si presenterà, in collaborazione con Leggimantagna, “Assalto alle Alpi”, con Marco Albino Ferrari e Andrea Zannini, un’anticipazione della rassegna estiva vicino/lontano mont; sempre alle 11.30, alla Torre di Santa Maria, Massimo Filippi e Giovanni Leghissa presentanoil fascicolo 401/2024 di “aut aut”: ”La filosofia di fronte al massacro degli animali”. E ancora alle 11.30 vengono proposti “Quattro passi nel verde di città”, con partenza dal Giardino Loris Fortuna di Piazza Primo Maggio: una visita nel verde di Udine guidata da Paolo Bon e Alessandro Peressotti. Infine, a due anni dalla sua scomparsa, vicino/lontano non dimentica un amico di strada, che parlerà ancora una volta al pubblico del festival attraverso il suo libro postumo “La profezia del quotidiano. In ascolto di profeti e testimoni”, che sarà presentato in San Francesco alle 14.30 dal fratello Vito Di Piazza insieme alla teologa e pastora battista Lidia Maggi, con la partecipazione al dialogo di Paolo Mosanghini, vice direttore del Messaggero Veneto.

Si chiudono domani alcune mostre che hanno accompagnato vicino/lontano: alla Galleria fotografica Tina Modotti “Ritorno in città. Il futuro dei borghi urbani udinesi” con i progetti degli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Architettura dell’Università di Udine. In Piazza Libertà, nel centro di Udine, l’installazione dell’artista e attivista Gianluca CostantiniCi sono Amori senza paradiso”: un gesto artistico di denuncia e un messaggio consegnato dal festival a tutti i cittadini, già intercettato in questi giorni da centinaia di persone di ogni età e condizione. Dedicata alle vittime di femminicidio in Italia, la struttura circolare con 20 metri di diametro progettata da Alberto Cervesato ha custodito al suo interno i ritratti delle molte, troppe donne che hanno dolorosamente fatto parlare di sé, da Giulia Cecchettin a tante altre vittime delle quali non ricordiamo nemmeno il nome. L’installazione vuole spingere a riflettere sulle drammatiche conseguenze della violenza di genere. Infine, nella Chiesa di San Francesco, si conclude la mostra “Ri-uso: dare una nuova vita agli abiti” a cura di Sartoria sociale Fil, piccolo e accogliente laboratorio nella città di Udine, in cui si re-inventano abiti ancora in buono stato, destinati agli Empori Solidali, e intanto si entra in relazione e si condivide con altre persone una possibilità di reinventare anche se stesse.

Vicino/lontano 2024 si svolge con la media partnership di Rai Radio3 e della sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il contributo della Camera di Commercio di Udine e Pordenone, di Confindustria Udine, di Confartigianato Udine e con il supporto degli sponsor Banca di Udine Credito Cooperativo, Ilcam, Amga Energia & Servizi, Coop Alleanza 3.0, Legacoop Friuli Venezia Giulia, Farmacia Antonio Colutta, Studio associato Romanelli & Partners, Me.La Servizi, Eps oltre che del contributo spontaneo di privati cittadini sotto forma di “erogazione liberale”. Il festival gode del patrocinio di Confcommercio. Il programma di vicino/lontano 2024 ha la supervisione scientifica dell’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, di cui fanno parte: Sergia Adamo, Stefano Allievi, Beatrice Bonato, Michele Bonino, Lucio Caracciolo, Guglielmo Cevolin, Fabio Chiusi, Guido Crainz, Giovanni Leghissa, Antonio Massarutto, Michele Morgante, Massimiliano Panarari, Pier Aldo Rovatti, Andrea Staid.

In copertina : Jvan Moda

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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