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FESTIVAL VICINO/LONTANO, i libri per leggere il mondo: tanti autori dal 3 al 7 maggio a Udine

DiRedazione

Apr 25, 2023

Francesca MANNOCCHI, Stefano MASSINI, l’ANTEPRIMA di Floriana BULFON, il libro postumo di don Pierluigi DI PIAZZA, il moldavo CIOCAN, il montenegrino BOSKOVIC, Angela TERZANI e tanti altri autori dal 3 al 7 maggio a Udine

Al festival tante novità e anteprime, come il nuovo libro-inchiesta della giornalista Floriana Bulfon, “Macro mafia. La multinazionale dei clan che sta conquistando il mondo”, in uscita il 26 aprile per Rizzoli: i segreti del super cartello che domina la criminalità internazionale svelati dalla giornalista che ha scoperchiato l’infiltrazione della mafia a Roma e il potere dei Casamonica, sabato 6 maggio a vicino/lontano. E ancora: esce il 5 maggio per Laterza, e si presenta al festival domenica 7 maggio il libro di Pierluigi Di Piazza “Non uccidere. Per una cultura della pace”, a un anno dalla scomparsa del fondatore del Centro Balducci. E Fabrizio Gatti, Premio Terzani 2008, torna in libreria con “Nato sul confine”, una storia potentissima, ispirata a tanti viaggi attraverso il mare, spesso con bambini a bordo (Rizzoli).  Francesca Mannocchi firma per Round Robin “Se chiudo gli occhi. La guerra in Siria vista con gli occhi dei bambini” e per la prima volta presentano le loro pubblicazioni edite in Italia da Bottega Errante lo scrittore moldavo Julian Ciocan, voce fra le più autorevoli del suo Paese, a Udine con “Prima che Brežnev morisse”, e Stefan Bošković, scrittore e sceneggiatore montenegrino, al festival con “Il ministro”, un ritratto decadente del rapporto fra uomo e potere. E vicino/lontano ospita la prima presentazione di “Z. La guerra del soldato Konstantin” (Gaspari), il libro del giornalista Andrea Romoli: in un diario di guerra, custodito nella teca di un museo di Kiev, è nascosta una feroce denuncia della guerra in Ucraina e un commovente canto d’amore per chi, anche nei giorni dell’orrore e del sangue, sceglie di restare umano. Tradotto anche in russo per essere diffuso fra le milizie impiegate in Ucraina, sarà veicolato su Telegram e scaricabile gratuitamente proprio in occasione dell’incontro al festival. L’attualità dei nostri giorni echeggia nel nuovissimo saggio della giornalista Luciana Borsatti “Iran. Il tempo delle donne” (Castelvecchi), con prefazione di Lucia Goracci e postfazione di Farian Sabahi, che a Udine dialogherà con l’autrice. Ed è autobiografico “Il ritorno in Iran” pubblicato da La nave di Teseo a firma del regista curdo-iraniano Fariborz Kamkari, apolide e diviso tra due mondi. Al festival, ancora, il memoir di Angela Terzani che per Longanesi ha raccontato la lunga storia d’amore con il marito Tiziano Terzani, il “Dizionario del nord-est” del sociologo Stefano Allievi, da poco uscito per Ronzani e il libro omaggio di Annarita Briganti che racconta “Gae Aulenti. Riflessioni e pensieri sull’architetto geniale”. I diritti civili senza confine nella raccolta del disegnatore Gianluca Costantini, “Human Rights Portraits. Sessanta anni di volti e di lotte di Amnesty International, edito da BeccoGiallo. Il volume raccoglie 60 ritratti di persone, scelte simbolicamente una per ogni anno, che hanno fatto la storia dei diritti umani e che sono stati parte della storia di Amnesty International dalla sua fondazione, nel 1961. Geia Laconi, moglie di Folco Terzani, presenta “Figlia dell’uomo Tigre” edito da Giunti, la storia vera eppure magica di una donna che ritrova sè stessa attraverso suo padre. E il filosofo Pier Aldo Rovatti racconta a vicino/lontano “Quel poco di verità”, da una pubblicazione Mimesis la lezione su Foucault e le nuove forme di “autosorveglianza”.

Mannocchi – Chiara Pasqualini

UDINE Vicino/lontano festival, in programma da mercoledì 3 a domenica 7 maggio, come sempre è un’occasione per sfogliare insieme i libri che ci aiutano a interpretare il mondo e il nostro tempo: “Stefano Massini racconta Manhattan Project”, nell’evento di chiusura in programma domenica 7 maggio, alle 21 nella Chiesa di San Francesco, offrirà al pubblico la straordinaria occasione di assistere dal vivo al racconto di alcuni fra i più importanti momenti dell’opera appena pubblicata per Einaudi. Come già Lehman Trilogy, anche Manhattan Project è una ballata fluviale che racconta una storia americana con radici in Europa e conseguenze globali. Vicino/lontano permetterà di assaporare le atmosfere, i personaggi e il passo narrativo dell’opera firmata dall’unico autore italiano nella storia ad essersi aggiudicato il Tony Award, l’Oscar del teatro americano.

Al festival tante novità e anteprime, come per il nuovo libro-inchiesta della giornalista Floriana Bulfon, “Macro mafia. La multinazionale dei clan che sta conquistando il mondo”, in uscita il 26 aprile per Rizzoli, con prima presentazione al festival domenica 7 maggio: i segreti del super cartello che domina la criminalità internazionale svelati dalla giornalista che ha scoperchiato l’infiltrazione della mafia a Roma e il potere dei Casamonica. La presentazione sabato 6 maggio, alle 11.30 nella Loggia del Lionello, in dialogo con la giornalista Luana De Francisco, a sua volta autrice per Laterza di “Crimini a nord-est”.

Si intitola “Non uccidere. Per una cultura della pace” il libro in uscita il 5 maggio per Laterza, che porta la firma di Pierluigi Di Piazza, l’indimenticato fondatore del Centro Balducci scomparso proprio un anno fa, il 14 maggio. In trent’anni Pierluigi Di Piazza ha ospitato oltre mille profughi provenienti da 50 Paesi nel mondo, testimoniando con la sua vita la possibilità di tradurre in atti concreti le parole dialogo, accoglienza, integrazione, pace. Le riflessioni contenute in queste pagine hanno al centro l’esortazione a non rassegnarci mai all’ingiustizia e alla violenza, tanto più in un tempo come il nostro, segnato da gravi disuguaglianze e attraversato da conflitti sociali profondi, nel quale la guerra è tornata a essere un fatto che ci riguarda da vicino. La presentazione del libro è prevista al festival domenica 7 maggio, alle 10 nella Chiesa di San Francesco: con il fratello dell’autore, Vito Di Piazza, converseranno la giornalista Gabriella Caramore, storica conduttrice di “Uomini e profeti”, e il direttore del quotidiano Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini. Fabrizio Gatti, Premio Terzani 2008, torna a Udine con un libro che è trasposizione narrativa di tante inchieste e reportage seguiti in prima linea, “Nato sul confine” (Rizzoli), una storia potentissima, ispirata a tanti viaggi attraverso il mare, spesso con bambini a bordo.  Ne parlerà al festival sabato 6 maggio, alle 16.30 alla Loggia del Lionello, con Anna Dazzan e le letture di Manuel Buttus e Roberta Colacino. E la giornalista e autrice Francesca Mannocchi riedita per Round Robin il libro “Se chiudo gli occhi. La guerra in Siria vista con gli occhi dei bambini”, illustrato dai disegni dell’illustratrice Diala Brisly. Quattro storie, quattro voci di bambini e bambine – siriani – che attraversano il passaggio dalla guerra all’esilio, raccontando il passato e il difficile presente.

Per la prima volta in Italia presentano le loro pubblicazioni due autorevoli voci letterarie dell’est Europa, edite da Bottega Errante: lo scrittore e giornalista moldavo Julian Ciocan, firma della programmazione culturale di Radio Europa Libera a Chişinău e autore fra i più tradotti del suo Paese, sarà a Udine domenica 7 maggio, in dialogo con lo storico Andrea Zannini (ore 10, Loggia del Lionello),  con il romanzo “Prima che Brežnev morisse”: il libro, primo atto di una “trilogia moldava” inaugurata nel 2007, offre una straordinaria galleria di ritratti dell’Homo sovieticus, dai veterani di guerra agli umili lavoratori delle fattorie collettive ai venerabili pezzi grossi del Partito. Stefan Bošković è invece uno scrittore e sceneggiatore montenegrino: al festival presenta in anteprima italiana “Il ministro”, ovvero il racconto dei nove turbolenti giorni del ministro della cultura del Montenegro, Valentino Kovačević, durante i quali l’uomo lotta contro l’ondata di eventi politici e sociali che lo sommergono dopo l’uccisione accidentale di un’artista durante una performance. Un ritratto psichedelico e decadente della società contemporanea, della politica e dell’instabile equilibrio fra uomo e potere. Boskovic sfoglierà il suo romanzo sabato 6 maggio, alle 10 alla Loggia del Lionello, in dialogo con il giornalista Oscar D’Agostino, responsabile delle pagine cultura del Messaggero Veneto.  Vicino/lontano ospita anche la prima presentazione di “Z. La guerra del soldato Konstantin” (Gaspari), il libro del giornalista RAI Andrea Romoli, a lungo inviato in Ucraina: una prova narrativa uscita da poco per Gaspari editore, ispirata dal Diario di guerra custodito nella teca di un museo di Kiev: da quelle righe si leva una feroce denuncia della guerra in Ucraina e un commovente canto d’amore per chi, anche nei giorni dell’orrore e del sangue, sceglie di restare umano. Il libro viene presentato per la prima volta domenica 7 maggio, alle 16.30 nella Loggia del Lionello in un dialogo con la fotografa Karina Bikbulatova, per la conduzione di Giulia Soligon, redattrice carta e web del quotidiano Il Gazzettino. Tradotto anche in russo proprio per essere diffuso attraverso il canale Telegram fra le milizie schierate in Ucraina, proprio a partire dall’incontro al festival potrà essere scaricato gratuitamente, con la speranza di sensibilizzare i soldati dell’esercito di Putin.

L’attualità dei nostri giorni echeggia nel nuovissimo saggio della giornalista Luciana Borsatti “Iran. Il tempo delle donne”, da poco pubblicato per Castelvecchi, che porta la prefazione di Lucia Goracci e la postfazione di Farian Sabahi. A Udine, nell’incontro introdotto dall’attrice Rita Maffei, l’autrice dialogherà proprio con Sabahi, sabato 6 maggio (ore 11, Libreria Moderna): una conversazione fra due autrici legate all’Iran per ragioni diverse, professionali e familiari. Entrambe hanno seguito da giornaliste l’ultima stagione di proteste in Iran, che ha visto le donne in prima linea nel dar voce a un’istanza diffusa di cambiamento politico radicale. Ed è autobiografico “Il ritorno in Iran”, un po’ memoir un po’ racconto dolente, pubblicato da La nave di Teseo a firma del regista curdo-iraniano Fariborz Kamkari, apolide e diviso tra due mondi. L’autore sfoglierà il suo libro a vicino/lontano con la giornalista e scrittrice Fabiana Dallavalle domenica 7 maggio, alle 11 alla Libreria Moderna. Il filo rosso fra un figlio, quarantenne regista curdo-iraniano emigrato molto tempo prima, e sua madre, che non sente da ventisette anni. I fatidici conti col passato e un ritorno in Iran che si rivela molto diverso da come lo aveva immaginato …  A vicino/lontano tante ancora le storie che si racconteranno: quella del lungo amore fra Tiziano Terzani e la moglie, Angela Terzani Staude, presidente della Giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Si intitola “L’età dell’entusiasmo” il libro dato alle stampe per Longanesi, e che si presenta finalmente a Udine, in occasione della 19^ edizione di vicino/lontano, domenica 7 maggio alle 11.30, nella centralissima Loggia del Lionello. Con l’autrice converserà il biografo di Tiziano Terzani, Àlen Loreti. E vicino/lontano racconta il libro omaggio firmato dalla scrittrice e giornalista Annarita Briganti, un omaggio e un ricordo di “Gae Aulenti. Riflessioni e pensieri sull’”architetto geniale”. Appuntamento sabato 6 maggio, alle 17.30 alla Libreria Tarantola, per ritrovare una figura eccezionale di donna, una storia italiana, dal sapore internazionale: Gae Aulenti, classe 1927, ha girato tutto il mondo per ristrutturarlo, costruirlo, allestirlo. La presentazione di Annarita Briganti sarà introdotta dal presidente dell’Ordine degli Architetti di Udine, Paolo Bon. Si focalizza sul nordest l’ultimo saggio del sociologo Stefano Allievi, uscito da poco per Ronzani: in 34 parole chiave, da Accoglienza a Volontariato, nel suo “Dizionario del Nord-est” l’autore racconta come è cambiato il territorio, per descrivere una pluralità di aspetti che non coincide più con lo stereotipo “Modello Nordest”. Lo presenterà sabato 6 maggio, alle 17 alla Libreria Friuli, in dialogo con il giornalista Nicola Angeli, direttore di Udinetoday.it e Triesteprima.it.  Si parla di diritti civili nella raccolta del disegnatore Gianluca Costantini, “Human Rights Portraits. Sessanta anni di volti e di lotte di Amnesty International: edito da BeccoGiallo, il volume raccoglie 60 ritratti di persone, scelte simbolicamente una per ogni anno, che hanno fatto la storia dei diritti umani e che sono stati parte della storia di Amnesty International dalla sua fondazione, nel 1961. La presentazione al festival è in programma venerdì 5 maggio, alle 18.30 alla Libreria Moderna. Con l’autore dialogherà Elettra Stamboulis, curatrice d’arte e scrittrice.  

Geia Laconi, moglie di Folco Terzani, venerdì 5 maggio alle 18 alla Libreria Tarantola, presenta “Figlia dell’uomo Tigre” edito da Giunti, la storia vera eppure magica di una donna che ritrova sé stessa attraverso suo padre. Con l’autrice dialogherà Fabiana Dallavalle.

E il filosofo Pier Aldo Rovatti, attraverso una lezione magistrale in programma sabato 6 maggio, alle 18.30 nell’Oratorio del Cristo, tratterà a vicino/lontano i temi ispirati alla pubblicazione “Quel poco di verità. Una lezione su Michel Foucault” (Mimesis). Le parole soggettività e libertà sembrano oggi intrappolate in questo chiaroscuro che il pensiero critico ha il difficilissimo compito di rendere abitabile, ricavandone quel poco di verità che ci è necessario.

Info dettagli e programma: vicinolontano.it

Fonte :  Vuesse&c

Foto di copertina : Stefano Massini

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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