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FIDUCIA NELLA RIPRESA: IL CONTRIBUTO DEI GIOVANI AGRICOLTORI AL NEXT GENERATION EU

DiRedazione

Mar 16, 2021
Tommaso Pace Perusini

Anche il 2021 sarà un anno difficile per l’Italia, ma i giovani imprenditori si mettono a disposizione per contribuire all’uscita dalla crisi, dice Tommaso Pace Perusini, referente Anga Fvg

Fiducia nella ripresa, grazie alle capacità individuali, ma anche al valore aggiunto di fare squadra, sia a livello generazionale, sia professionale. È questa la sintesi dell’indagine “Focus IMPatto Giovani”, dell’omonimo tavolo interassociativo di cui fanno parte i Giovani di Confagricoltura – Anga.

Lo studio era dedicato alla percezione per il 2021 di imprenditori, manager e professionisti under 40 sull’economia, sul lavoro e sul tessuto produttivo, ed è stato presentato alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

Per la maggioranza degli intervistati, nonostante la grave crisi, la percezione del futuro resta positiva: per il 74,4 per cento è «molto positiva» e per il 16,5 per cento è «abbastanza positiva». Il dato è confermato da due fattori: il 40 per cento degli imprenditori prevede di assumere e il 46,6 per cento ha in programma di investire nel corso dell’anno. Nel 44,4 per cento dei casi, nel 2021, le imprese prevedono di accedere alla misura che azzera i contributi per chi assume le donne mentre una percentuale più alta, il 62 per cento, utilizzerà lo sgravio per l’assunzione dei giovani under 35.

Questi risultati, tuttavia, sono condizionati da fattori esterni e interni: la risoluzione dell’attuale pandemia incide per il 48,7 per cento degli intervistati, mentre per il 40,4 per cento è l’alleanza strategica tra imprenditori, professionisti e manager a fare la differenza.

E se per il 2021, pur facendo leva sui propri sforzi, nel complesso la percezione degli under 40 appare positiva, il sondaggio rileva grande preoccupazione sul Sistema Paese nel suo complesso: il 71,9 per cento prevede che sarà un anno difficile per l’Italia.

Tra i fattori che determinano questa percezione negativa ci sono l’eccesso di burocrazia (62,8 per cento), la crisi economica (57,9 per cento) e le conseguenze della pandemia sul tessuto sociale (46,9 per cento), mentre per il 45,8 per cento l’instabilità/conflittualità politica è uno dei primi ostacoli da superare. 

Secondo gli under 40 le priorità delle aziende per ripartire sono formazione, digitalizzazione e innovazione. Ma saranno necessari interventi a tutto campo come la riduzione fiscale (55,1 per cento), lo snellimento della burocrazia (45,8 per cento) e un’azione decisa sull’istruzione e la formazione (37,4 per cento).

Per quanto riguarda il Programma Next Generation Eu, sono state individuate principalmente tre aree d’intervento su cui concentrare le risorse europee: la riduzione del costo del lavoro per il 53,8 per cento, la sanità per il 37,9 per cento, l’efficienza energetica e il digitale per il 37 per cento.

«La crisi pandemica, oltre a farci realizzare l’interconnessione tra i fenomeni, ha reso evidente la necessità di accelerare verso un nuovo modello di sviluppo, che sia sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale – ha commentato il Ministro Giovannini -. Le imprese che hanno avviato politiche di sviluppo sostenibile, oltre ad averne guadagnato in termini di produttività, come ha evidenziato l’Istat, sono state le più resilienti, hanno resistito e reagito meglio allo shock e sapranno sfruttare le opportunità di ripresa. I giovani imprenditori hanno nelle mani il futuro del Paese, la responsabilità di cambiare verso il nuovo paradigma, quello che l’Europa ci chiede per sfruttare al meglio le risorse che mette a disposizione. Il Ministero che guido sostiene con convinzione questa nuova visione, verso la quale orienterà le risorse del Next Generation Eu, così come gli altri fondi europei e nazionali, in linea con il cambio del nome del Dicastero».

«Sin dal primo giorno dell’insediamento del presidente Draghi, l’attenzione ai giovani è stata prioritaria per il nuovo Esecutivo, – ha affermato Tommaso Pace Perusini, presidente dei Giovani di Confagricoltura Fvg -. L’alleanza dei giovani imprenditori dei vari settori si mette a disposizione del Governo per contribuire a costruire un Piano di Next Generation Eu per uscire dalla crisi e incrementare la competitività delle imprese».

IMPatto Giovani

È il progetto che riunisce 13 sigle giovanili che, insieme, rappresentano oltre 100mila associati: Giovani Imprenditori Confindustria, Federmanager Giovani, Gruppo Giovani Imprenditori Confapi, Confartigianato Giovani, Giovani di Confagricoltura – ANGA, Giovani Imprenditori SMI – Sistema Moda Italia, Confartigianato Giovani Imprenditori, Giovani ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, AIGA – Associazione Italiana Giovani Avvocati, Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Gruppo Giovani – FederlegnoArredo, AIOP Giovani – Associazione Italiana Ospedalità Privata, Associazione Classi Dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni.

Di Redazione

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