Finalmente si riparte! Una nuova avventura in un luogo speciale… la Groenlandia.
Una spedizione nella terra degli Inuit, una regione in cui il territorio è in gran parte ancora da esplorare.
Come ben saprete prima di partire per una nuova avventura mi piace documentarmi sul luogo che andrò ad attraversare e conoscere. Quando si parla di Groenlandia tutti pensano a una distesa di ghiaccio, invece non e così…. durante l’estate lungo la costa ovest, sullo stretto di Davis, una striscia di terra larga 200 km ne rimane priva grazie all’influenza della corrente del golfo.
Proprio in questo tratto si trova l’Artic Circle Trail, uno dei migliori thru-hiking al mondo, un classico assoluto per i thru-hiker più esperti e che mi troverò a percorrere almeno in parte di qui a poco, infatti il 5 luglio è la data di partenza.
Il mio punto di inizio sarà il bordo della Calotta Polare Artica, 50 km a nord del villaggio di Kangerlussuaq da dove ufficialmente inizia per poi snodarsi fino al villaggio di Sisimut sulla costa occidentale. I thru-hiker che affrontano questa sfida devono essere totalmente autosufficienti e pronti a qualsiasi evenienza. Gli unici villaggi che si incontrano sono Kangerlussuaq, ex base americana dei tempi della guerra fredda abitato ora da circa 500 persone, e Sisimut, un villaggio di pescatori sullo stretto di Davis che divide la Groenlandia dal Canada, rispettivamente all’inizio e alla fine.
Nei 200 km che li divide, il nulla… solo qualche capanna e la mancanza assoluta di contatti verso il mondo esterno.
Il terreno è molto vario, di tipo montuoso con qualche salita impegnativa e un dislivello totale che supera i 7000 metri sia positivo che negativo. Il tragitto può essere percorso tra i 7 e i 12 giorni a seconda della preparazione fisica e delle avversità atmosferiche. Lo zaino dovrà tenere conto di tutte le possibili variabili e i suoi 16 kg dovranno contenere il materiale tecnico, il vestiario e un’autonomia di viveri per una decina di giorni.
Nel fondo valle il permafrost la fa da padrone, quindi sovente mi troverò a camminare in un ambiente acquitrinoso generato dalla sua liquefazione per il caldo estivo e dalla neve che si scioglie sulla landa. La difficoltà dei fiumi da guadare, dove la forza dell’acqua alimentata dallo scioglimento dei ghiacci può essere un improvviso e serio problema, sarà alleviata dallo spettacolo di una natura selvaggia e paradisiaca che mi avvolgerà con le sue immense vallate glaciali contornate da laghi e fiordi che si spingono verso l’interno fino a lambire la calotta polare e dai possibili incontri con la magica fauna locale.
Ma il mio thru-hiking non finirà a Sisimut, una volta arrivato sullo stretto di Davis ed essermi rifornito di viveri proseguirò verso Nord-Est costeggiando il fiordo Kangerluarsuk Tulleq per poi dirigermi verso l’interno per raggiungere il punto di partenza, la calotta polare, per un totale di circa 480 km con altri 10 giorni di cammino, infatti lunedì 29 mi aspetta il volo per Copenaghen.
Come già sperimentato nel corso della traversata Lappone sfrutterò il sole di mezzanotte per avere a disposizione 24h di luce e così anche una tranquillità mentale che con il buio potrebbe mancare in questi luoghi così solitari. Per quanto riguarda il meteo le temperature dovrebbero oscillare dallo 0 ai 15 gradi anche se so già che incontrerò sole, pioggia, vento e neve.
A queste latitudini si fa presto a passare da una bella giornata di sole nel bel mezzo di una bufera di neve che di conseguenza potrebbe ostacolare il mio andare. Mesi di costante preparazione fisica e una pianificazione del percorso nei minimi particolari mi infondono grande coraggio e ottimismo, l’esperienza maturata nei viaggi precedenti e quella acquisita nelle file del 8° Reggimento Alpini sono un prezioso bagaglio che mi aiuterà anche questa volta a raggiungere il mio obiettivo.
di Luigi Ferraro
Luigi mi fa piacere sapere che continui a vivere con passione e sempre maggiore esperienze questi cammini che ti rendono un camminatore speciale talento da definire i un alpino in cammini. In bocca al lupo per questa nuova avventura è spero di rivederti presto per sentire dalla tua viva voce le emozioni private e vissute. Ciao