Fondazione Luigi Bon, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Tavagnacco
Presenta
FONDAZIONE LUIGI BON – STAGIONE 2025/2026
DOMENICA 7 DICEMBRE AL TEATRO PAOLO MAURENSIG LO SPETTACOLO IMMERSIVO WOLF 1069
TRADIZIONE E INNOVAZIONE SI INCONTRANO: PROIEZIONI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE UNITE ALLA SOÑADA, CHITARRA UNICA AL MONDO
SARANNO DUE LE REPLICHE, ALLE 17.00 E ALLE 20.00, MENTRE ALLE 19.00 GLI ARTISTI INCONTRERANNO IL PUBBLICO

Wolf 1069
Jacopo Baboni Schilingi live computer
Christian Lavernier soñada
Ore 17.00 prima replica
Ore 19.00 talk con gli artisti
Ore 20.00 seconda replica
Domenica 7 dicembre – Teatro Paolo Maurensig, Feletto Umberto
Il calendario completo su www.fondazionebon.com
Entra nel vivo il calendario della stagione 2025/2026 della Fondazione Luigi Bon. Dopo gli eventi dedicati alla musica, alla prosa e alla danza, domenica 7 dicembre prenderà il via anche il calendario degli spettacoli immersivi, che sapranno valorizzare a pieno le potenzialità tecnologiche del Teatro Paolo Maurensig di Feletto Umberto, venue che rappresenta un unicum in regione perché dotato di un’infrastruttura tecnologica audio e video immersiva. Primo di questi particolari eventi, curati dall’associazione di promozione culturale RiMe MuTe, si intitola Wolf 1069 ed è un progetto sorprendente, che unisce musica, astronomia, tecnologia d’avanguardia e intelligenza artificiale. Due saranno le repliche, alle 17.00 e alle 20.00, mentre alle 19.00 ci sarà il talk con gli artisti, che presenteranno in prima persona al pubblico questo avveniristico spettacolo. I biglietti per l’evento sono acquistabili alla biglietteria del teatro oppure online sul circuito Vivaticket. Tutte le info su www.fondazionebon.com .
Wolf 1069 è una creazione visionaria del XXI secolo, nata dall’incontro tra innovazione strumentale e sperimentazione tecnologica. Al centro del progetto c’è la soñada, uno strumento unico al mondo: undici corde, sette tastate e quattro bordoni liberi, costruito dal liutaio Carlos González e trasformato da Christian Lavernier in una piattaforma sonora completamente nuova, grazie a tecniche esecutive sviluppate appositamente per quest’opera. Accanto alla tradizione acustica, Wolf 1069 integra la ricerca più avanzata nella musica informatica: sensori di respirazione, motion tracking delle mani e sistemi di analisi gestuale permettono all’intelligenza algoritmica – ciò che oggi chiamiamo intelligenza artificiale – di generare e modellare in tempo reale un paesaggio sonoro in continua metamorfosi. Il risultato è un viaggio musicale di un’ora senza pause: dalle forme barocche e classiche alle musiche popolari, dal tango al jazz, fino ai linguaggi più radicali del secondo Novecento e alle sonorità del presente. Un arco narrativo che attraversa secoli e stili, restituendo timbri mai ascoltati prima. Con Wolf 1069, Christian Lavernier e Jacopo Baboni Schilingi propongono un’opera che fonde tradizione e tecnologia, memoria e futuro, corpo e algoritmo. Una creazione che spinge l’ascolto oltre i confini abituali e invita il pubblico a inoltrarsi in territori sonori inesplorati. Il progetto è finanziato dal PR FESR Coesione Italia 2021-2027 FVG.
Prossimo appuntamento del calendario stagionale sarà mercoledì 10 dicembre con il capolavoro La Petite Messe Solennelle di Gioacchino Rossini, nella versione per due pianoforti e armonium con il Coro del Friuli Venezia Giulia. Info, biglietti e calendario completo su www.fondazionebon.com.
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