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Formula 1: il pagellONE di HUNGARORING 2025

DiF1 addicted

Ago 3, 2025

Top 5

  • C.Leclerc :Quello che stava per fare oggi il pilota monegasco era ai limiti del miracolo. Prima conquista la pole position battendo le due “astronavi” color papaya, poi per ben 40 giri riesce a gestire la gara in testa. A rovinare tutto, però, arriva un problema al telaio che gli fa perdere la gara e anche il podio, costringendolo a chiudere solo in quarta posizione. Resta vivida, però, la sua grande determinazione per tutta la durata del weekend, voto 9
  • F.Alonso :Il leone spagnolo ha ancora talento da vendere, e lo dimostra con la prestazione di oggi. Pur guidando una monoposto che si è improvvisamente risvegliata — non si vedevano queste performance dai tempi del GP di Imola — Alonso è stato veloce e caparbio. Con uno stint di oltre 40 giri su gomma media, ha dimostrato una gestione gomme magistrale, confermando di non essere affatto a fine corsa. Per larghi tratti della gara è riuscito a tenere il passo dei migliori. Che sia l’inizio di una grande stagione 2026? , voto 8
  • L.Norris : È vero, parte male e perde tre posizioni al via, compromettendo quasi subito la sua gara. Ma da questa difficoltà nasce una grande strategia da parte del team, che lo mette nelle condizioni — grazie anche a una prestazione maiuscola, fatta di ottima gestione gomme e grande ritmo — di vincere la gara davanti al compagno di squadra. Così riesce anche ad accorciare nella lotta per il titolo mondiale , voto 8.5
  • G.Bortoleto :Ottima prestazione del pilota brasiliano, che continua a confermarsi come uno dei rookie più interessanti del momento. Chiude alle spalle del suo manager Alonso, dimostrando però grande maturità nella gestione del degrado gomme e una velocità sorprendente, soprattutto considerando la competitività ancora limitata della sua monoposto — anche se in crescita nelle ultime gare , voto, 7.5
  • G.Russell : Per tutta la settimana si era parlato delle gravi difficoltà della Mercedes, difficoltà che — al di là del solo e sfortunato Kimi Antonelli — sembravano aver colpito anche il più esperto George Russell. E invece è proprio lui a smentire le previsioni, offrendo una prestazione degna di nota per velocità e costanza. Da sottolineare anche la sua capacità di difendersi, per larghi tratti di gara, dagli attacchi sia di Norris che di Piastri. Nel finale, complice anche un problema al telaio della vettura numero 16, riesce a superare Leclerc e a conquistare il suo sesto podio stagionale. Un risultato che lo rilancia anche in ottica classifica , voto 8

Flop 5

  • L.Hamilton : Arrivava da una settimana in cui era apparso prima fuori forma, poi improvvisamente in ripresa grazie a una solida prestazione a Spa. Si presentava su uno dei circuiti a lui più favorevoli, Budapest, dove in passato ha spesso brillato. Ma la realtà è stata ben diversa: chiude le qualifiche al tredicesimo posto — poi divenuto dodicesimo per effetto di una penalità — e la gara la conclude esattamente nella stessa posizione, fuori dai punti, mentre il compagno va in pole e finisce a di poco lontano dal podio. Un risultato che testimonia un momento di forma complicato, e forse anche un malessere più profondo. A peggiorare il quadro, le dichiarazioni post-qualifica, in cui afferma di sentirsi “inutile” per la Ferrari e suggerisce che la Scuderia dovrebbe iniziare a pensare a un sostituto. La strategia scelta poteva avere un senso, ma le difficoltà sono arrivate puntuali, e con esse l’ennesimo weekend da dimenticare , voto 4.5
  • Red Bull : Se di solito a far suonare il campanello d’allarme nel box Red Bull sono le prestazioni di Tsunoda, oggi il segnale è arrivato direttamente dal quattro volte campione Max Verstappen. Il pilota olandese chiude solo nono sotto la bandiera a scacchi, portando a casa una prestazione ben al di sotto delle aspettative.È ormai evidente che il team di Milton Keynes non abbia ancora ritrovato l’equilibrio dopo il caos Horner. La macchina è apparsa nervosa, poco competitiva e lontana parente di quella dominatrice degli anni precedenti. La strada verso la risalita sembra ancora lunga, voto 5
  • P.Gasly :Questa volta il talentino di casa Alpine non brilla. Anzi, finisce addirittura alle spalle del compagno di squadra Colapinto, complice una gara tutt’altro che felice e, soprattutto, una qualifica deludente: eliminato già al termine del Q1, ha compromesso in partenza ogni possibilità di ottenere un buon piazzamento, voto 5
  • Williasm: Le prestazioni offerte oggi da Albon e Sainz non sono state tra le più esaltanti, e confermano un trend negativo per la scuderia di Grove. Se le posizioni recuperate nelle fasi iniziali da parte del pilota spagnolo avevano fatto ben sperare, il bilancio finale è amaro: entrambe le monoposto chiudono fuori dalla zona punti, a testimonianza di una performance decisamente al di sotto delle aspettative, voto 5
  • N.Hulkenberg :Dopo l’ottima prestazione a Silverstone, sono arrivate due gare poco convincenti per il pilota tedesco. Oggi, in particolare, è incappato in una penalità per movimento anticipato al via, che ha compromesso da subito la sua gara. A peggiorare le cose, anche un contatto con Tsunoda nel corso del GP. Weekend da dimenticare , voto 5.5

Sintesi

Finalmente è arrivata l’ultima tappa prima della pausa estiva. Riflettori puntati sulla McLaren, dove i due giovani talenti Lando Norris e Oscar Piastri continuano a contendersi la vetta della classifica piloti, mentre il titolo costruttori è ormai saldamente nelle mani del team di Woking. Le premesse della vigilia fanno pensare all’ennesimo 1-2 papaya, e le prime prove libere sembrano confermare lo scenario. Tuttavia, un ottimo Charles Leclerc e un consistente George Russell, accompagnati anche da un timido acuto di Lewis Hamilton, sembrano in grado di rompere il dominio McLaren.

Le qualifiche del sabato scorrono senza particolari sorprese nel Q1, se non per l’eliminazione precoce di Pierre Gasly. Ma i veri segnali preoccupanti arrivano da Red Bull, con Max Verstappen che, nonostante il talento e la grinta, è costretto a cedere all’evidente mancanza di competitività della sua monoposto. Anche la Ferrari fatica: Hamilton, più volte vincitore a Budapest, non va oltre il Q2 e chiude le qualifiche in dodicesima posizione. Le sorprese, però, non finiscono qui. Nonostante qualche difficoltà della McLaren, penalizzata da un improvviso cambio di direzione del vento, a brillare è Charles Leclerc. Il monegasco conquista la sua prima pole stagionale grazie a un giro semplicemente perfetto, che riaccende le speranze in casa Ferrari. Buone notizie anche per Aston Martin: Alonso chiude quinto nel Q3 dopo una qualifica solida e concreta. Verstappen, invece, deve accontentarsi dell’ottava piazza: una nuova conferma del trend negativo della Red Bull.

La gara si apre con grande attesa. La Ferrari in pole, seguita dalle due McLaren, promette spettacolo. Al via, Lando Norris parte bene ma, cercando di superare sia Leclerc che Piastri, commette un errore che lo retrocede fino alla quinta posizione, dietro anche a Russell e Alonso. Ma proprio da lì costruirà la sua rimonta e, soprattutto, la vittoria. Grazie a una strategia ad una sola sosta perfettamente eseguita, Norris riesce a sopravanzare prima Piastri, poi Leclerc, approfittando anche di un calo della Ferrari nel finale. La gara fila liscia per larghi tratti, con Leclerc in testa e autore di due stint solidi, mentre Piastri appare più concentrato a controllare il compagno di squadra che a lanciarsi all’inseguimento della rossa. Russell, nel frattempo, resta in agguato, pronto ad approfittare di ogni errore per agganciare il podio. E infatti, al giro 40, arriva la svolta: Leclerc effettua la seconda sosta, ma qualcosa non va. Un problema al telaio — di cui il pilota non era a conoscenza — compromette del tutto le sue prestazioni. Il ritmo crolla, e il sogno della vittoria sfuma in pochi giri. Anche il podio gli sfugge, a favore di un Russell mai domo. Alle loro spalle, ottima gara di Fernando Alonso e del rookie Gabriel Bortoleto, che chiudono rispettivamente in quinta e sesta posizione. Buona anche la prova di Liam Lawson e di un Verstappen che riesce a raccogliere il massimo da una monoposto ancora troppo nervosa. Delusione invece per Lewis Hamilton, che con una strategia diversa rispetto a Russell non riesce mai a emergere, complice anche l’intenso traffico su un circuito in cui sorpassare è notoriamente difficile. Chiude solo dodicesimo, fuori dalla zona punti. A fine gara arriva anche l’unico ritiro di giornata, quello di Bearman che chiude una domenica amara per la Haas. Con questo GP si chiude la prima parte di stagione. La Formula 1 va in vacanza per tre settimane, pronta a ripartire con un campionato ancora apertissimo tra i due piloti papaya.

Di F1 addicted

Thomas SERAFINI