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Formula 1 : il pagellONE di LAS VEGAS 2025

DiF1 addicted

Nov 23, 2025

Top 5

  • M.Verstappen :Max vince l’ennesima gara di quest’anno e lo fa grazie a una prova di forza e di grande abilità, dominando dall’inizio alla fine un Gran Premio non facilissimo, sfruttando anche l’errore di Norris in curva 1 per agevolarsi nel conquistare la vittoria. I punti di distacco da Norris ormai sono 42 e, francamente, sembra impossibile ipotizzare una rimonta nel finale, viste le sole due gare rimaste. Ma il sogno che ci ha fatto vivere Max quest’anno, dell’uomo contro la macchina, è stato senza dubbio una delle storie più vincenti di questa stagione , voto 9
  • K.Antonelli :Ottima prova da parte del pilota italiano, che conclude la gara in quinta posizione dopo essere scattato dal 17°.Ottima la gestione dello stint che pur essendo di una mescola differente dal suo compagno di squadra, gli permetteva di essere più veloce di lui, dimostrando ancora una volta le grandi capacità del giovane rookie. Unico neo della gara sono i 5 secondi acquisiti per falsa partenza che però visto il risultato finale [3 posizione a seguito della squalifica McLaren] amplificano ancor di più la portata dell’ottima guida dell’italiano, voto 8.5
  • L.Hamilton : Il voto, di fatto, è una media tra il disastro commesso in qualifica, dove per la prima volta nella sua carriera conclude ultimo senza guasti meccanici (e dove quindi meriterebbe un 3 in pagella), e la prestazione invece molto positiva offerta in gara, che lo vede chiudere in zona punti pur essendo partito dalla 19ª casella. Buona la gestione della corsa, così come quella dei sorpassi: aggressivi, sportivamente corretti e puntuali nel tentativo di completare la rimonta. Sia chiaro il voto é figlio della buona rimonta non tanto della gara visto che dopo il sorpasso su Ocon, molto difficile , non è successo più nulla, non solo per colpa sua, voto 6.5
  • G.Russell :Ottiene l’ennesimo podio di questa stagione e probabilmente si candida a essere uno dei contendenti al titolo per la prossima. La battaglia per il mondiale è sempre stata tra i due papaya e, a un certo punto, ha coinvolto anche Max, ma George è sempre rimasto lì, nelle vicinanze del podio, per cercare di sfruttare al meglio tutte le potenzialità della sua monoposto e delle sue abilità, provando a ottenere quanto più possibile all’interno dei weekend di Formula 1. Pilota capace e, sportivamente parlando, molto fastidioso, grazie alle sue ottime doti di guida, difesa e gestione complessiva del mezzo , voto, 8.5
  • C.Sainz : La prova dello spagnolo è stata eccezionale durante tutto il weekend, con un ottimo exploit già — e forse soprattutto — nel sabato di queste serate americane. Anche il principio di gara si dimostra interessante e caparbio per il pilota spagnolo che, però, alle volte si perde troppo nella sua lotta personale con la Ferrari, tralasciando la corretta gestione della gara, come accaduto oggi in occasione della sosta. Troppo tempo perso a bloccare Leclerc, invece di pensare alla sua gara, gli è costato la posizione su diversi piloti, portandolo alla fine a chiudere solamente in settima posizione, quattro posti in meno rispetto alla partenza, voto 7

Flop 5

  • G.Bortoleto : Si era già sottolineata da tempo la mancanza di lucidità del pilota brasiliano, e oggi questa idea trova ulteriore conferma: Bortoleto valuta malissimo l’accesso e il punto di frenata in curva 1, finendo rovinosamente contro Stroll e compromettendo l’andamento della gara di diversi piloti a causa del caos generato nella prima curva. Sembra aver perso lo smalto e soprattutto l’equilibrio che avevano determinato gli ottimi risultati della prima parte di stagione, e deve assolutamente ritrovarsi se vuole arrivare preparato in maniera ottimale alla prossima stagione di Formula 1, considerando anche il passaggio alla casa madre Audi, che probabilmente gli offrirà una monoposto ben più competitiva dell’attuale, voto 4
  • A.Albon : Non un ottimo weekend per il pilota thailandese che, dopo essere stato eclissato dal compagno di squadra qualificatosi terzo (contro la sua sedicesima posizione), commette una serie di errori gravi in gara, tra cui quello che gli costa la penalità su Hamilton: calcola male il punto di sorpasso e finisce rovinosamente contro la SF-25 del pilota britannico. Da questa penalità nasce una serie di complicazioni che porteranno Albon al ritiro, voto 4.5
  • L.Lawson :Perde la macchina nel corso del primo giro finendo visibilmente addosso a Piastri e complicandosi irrimediabilmente la gara. Un peccato, vista la sesta posizione di partenza del pilota neozelandese, che chiude invece soltanto in sedicesima posizione. Era in un buon momento di forma e possiamo considerare questo come un semplice scivolone. Peccato, perché senza questo errore probabilmente sarebbe potuta essere un’ottima gara. Appunti per Liam, che ricordiamo essere ancora in cerca di conferme, vista la poca sicurezza di un sedile per il prossimo anno nel Circus, voto 5
  • O.Bearman : Dopo l’ottima prova offerta a San Paolo, quella di Las Vegas è senza dubbio un passo indietro. Chiude fuori dal Q3, dove ormai ci aveva abituato a vederlo, e si deve accontentare della 14ª posizione, poi diventata 12ª in seguito ai due ritiri nelle posizioni davanti. Non una gara eccellente per il giovane rookie inglese, che comunque si dimostra un osso duro per il sette volte campione del mondo Hamilton, a cui rende la vita difficile con un sorpasso complicato. Ma è l’unico momento brillante della sua gara, voto 5
  • F.Alonso :Partiva all’interno della zona punti e finisce inaspettatamente fuori da essa, dopo una gara sì difficile e complicata dal caos di curva 1, ma che comunque non giustifica la perdita di ben sei posizioni rispetto alla partenza. È pur vero che la monoposto dell’Aston Martin non sia assolutamente competitiva in questo momento — e i pochi punti raccolti dai due piloti lo testimoniano — ma Fernando oggi fa davvero troppo poco per provare a cambiare la situazione, accontentandosi semplicemente di non riuscire a reggere la posizione finale , voto 5

Sintesi

Weekend di gara che ci porta su uno dei circuiti più famosi del mondo. Non tanto per la longevità, quanto più per la location in cui si svolge. Siamo a Las Vegas, una delle città più iconiche del mondo e che da qualche anno ospita sulla propria Strip uno dei circuiti cittadini del calendario di Formula 1. Lo spettacolo raggiunge il circuito vista l’alta presenza di celebrità, ma quello che ci interessa è lo spettacolo all’interno delle mura del circuito, dove la battaglia per il titolo, seppur indirizzata verso il Regno Unito in direzione Norris, ha ancora qualche colpo da giocare tra Verstappen e Piastri, pronti ad approfittare di ogni minimo errore del leader per accorciare in classifica.

Siamo alla terza e ultima tappa del mondiale e fin da subito viviamo qualche sorpresa, visto che all’interno delle prove emerge un’ottima prestazione da parte della Ferrari SF25 e della Mercedes. Le condizioni meteo sembrano poter diventare protagoniste del weekend di gara, viste le basse temperature e soprattutto la pioggia che, come vedremo, caratterizzerà non poco le qualifiche. Giocano un ruolo determinante anche le caratteristiche del circuito, molto veloce e molto stretto all’interno dei tre muri.Il sabato delle qualifiche regala fin da subito grandi sorprese, visto che a rimanere escluso è il pilota più titolato della griglia, ovvero Lewis Hamilton, che per la prima volta in carriera rimane al di fuori del Q1 in ventesima posizione senza guasti o errori meccanici. Deludente, insieme alla prova di Hamilton, è anche quella del giovane rookie italiano Antonelli, che come Lewis finisce rovinosamente fuori dalla Q1. Le condizioni rispetto all’inizio delle qualifiche iniziano a migliorare: da una pista gelata e bagnata si passa a una pista leggermente più gommata, che permette l’utilizzo delle intermedie al posto delle full wet. Nel corso del Q2 assistiamo a poche sorprese, seppur lo stesso Piastri — uno dei candidati al mondiale — passi per pochissimo il taglio della sessione. Nel Q3 arriva lo spettacolo più bello, quello per la conquista della pole position, dove iniziano a darsi battaglia Norris, Verstappen, Russell, Piastri e anche il sorprendente Carlos Sainz, che si ritrova invischiato nella lotta per la pole grazie a una prestazione magistrale e a una guida sul bagnato davvero interessante. Le qualifiche si concludono però con una pole position di circa tre decimi di vantaggio del pilota papaya e leader mondiale Norris, che costringe Max Verstappen ad arrendersi, pur restando attaccato in fase di partenza. Terza posizione per Carlos Sainz, che si impone davanti al pilota Mercedes Russell. Delusione in casa Ferrari con Leclerc che non va oltre il nono posto, dimostrando ancora una volta che la SF25 è un progetto fallimentare, anche a discapito delle parole del presidente Elkann.

La domenica di gara, iniziata per noi in Italia alle 5 del mattino, si dimostra fin da subito caotica. Nel corso del primo giro infatti Norris sbaglia l’approccio alla gara, andando a chiudere in maniera cruenta ma sbagliata su Verstappen: nel suo tentativo di chiusura dura non considera il punto di corda in curva 1, finendo leggermente largo e lasciando così che il cannibale Verstappen possa approfittarne per portarsi in prima posizione, seguito subito dopo da un caparbio Russell, sempre attento agli errori degli altri piloti per giovarne e dimostrare ancora di più perché è uno dei piloti più talentuosi della griglia. Dietro succede il caos: Bortoleto manca totalmente il punto di frenata e colpisce in pieno Stroll, che finisce rovinosamente addosso a Gasly, generando una serie di errori, tra cui anche quello che porta Lawson a colpire Piastri, compromettendo così la sua gara. Chi ne approfitta è Lewis Hamilton, che nel corso del primo giro guadagna moltissime posizioni — all’incirca sei — portandosi a ridosso della zona punti, che come vedremo verrà piano piano conquistata fino a permettergli di chiudere effettivamente dentro i punti. Oltre a lui, ad approfittarne è anche Antonelli, che dimostra una maturità quasi maggiore rispetto a quella del pilota inglese e riesce, ovviamente aiutato da una monoposto più performante, a portarsi fino in quinta posizione, davanti allo stesso Leclerc che, per molti tratti di gara, era stato invece davanti a lottare quasi per la terza posizione. Ma una lotta probabilmente esagerata con Sainz — più per colpa dello spagnolo che del monegasco — e un’estrema resistenza del pilota spagnolo, che per circa dieci giri si chiude in una difesa arcigna, viziata probabilmente dal suo passato in Ferrari e dal modo in cui è stato successivamente scaricato, non giova né a lui né al monegasco. Entrambi vengono poi penalizzati nel pit stop dal sorpasso esterno sia di Russell che di Piastri.

A proposito di Piastri, il pilota australiano, pur essendo partito in quinta posizione e riuscendo a risalire in quarta, non sembra mai avere quel passo gara per provare ad attaccare non solo il podio, ma anche il suo contendente al titolo, nonché compagno di squadra, Norris. Sembra ormai totalmente in difficoltà e incapace di reagire alla situazione negativa in cui è finito, e vede piano piano assottigliarsi sempre di più la possibilità di arrivare alla conquista del titolo mondiale. Conclude in zona punti anche Nico Hülkenberg, che recupera ben due posizioni rispetto alla partenza e dimostra ancora di più l’ottima solidità acquisita quest’anno. Buone le prove anche di Ocon, che per larghi tratti di gara si dimostra pilota arcigno da superare per molti dei piloti del Circus che ambiscono alla zona punti. Di tanto in tanto buona anche la prova di Leclerc, che cerca di recuperare al disastro del sabato e che, se non fosse stato per l’ennesimo episodio di confusione strategica, avrebbe probabilmente ottenuto almeno una posizione in più. Disastro per Albon, reo di aver commesso un incidente con Hamilton, e per Bortoleto, mentre gara compromessa in maniera incolpevole per Stroll. [ a seguito della clamorosa squalifica delle McLaren l’ordine di arrivo è stato modificato portando Antonelli in terza posizione , sul podio con il suo compagno di squadra, e dietro di loro tutti i piloti sono avanzati di ben due posizioni , portando così le Haas in zona punti]

Mancano solo due appuntamenti (con due gare ed una sprint) per la fine del mondiale, che ormai , dopo la squalifica delle due McLaren sembra essersi clamorosamente riaperto ad una lotta a tre visto che sia Verstappen che Piastri distano solo “24 lunghezze” da leader britannico. Mancano inoltre solo due gare alla conclusione di un regolamento tecnico che ha mostrato diversi limiti con la speranza che l’arrivo di un nuovo ciclo poss scompigliare le carte in tavola, visto anche l’imminente accesso di Audi e Cadillac all’interno del mondo della F1. Appuntamento quindi alla prossima settimana con il GP del Qatar.

Di F1 addicted

Thomas SERAFINI