Top 5
- M.Verstappen : Quello che ha fatto Max oggi – ma già fin dalla pausa estiva – è assolutamente qualcosa di incredibile. Arrivare a giocarsi il titolo nelle ultime gare di questo campionato è senza dubbio un merito enorme per un pilota che sta scrivendo pagine e pagine di questo sport. Sfrutta al meglio la strategia cucita su di lui dal team e lo fa grazie a una velocità e una capacità di guida davvero invidiabili, che mettono in crisi fin da subito Norris, che si fa beffare in curva 1, ma soprattutto anche Piastri e la McLaren, che non riescono a elaborare una strategia per contrastare il gran passo di Max. Si giocherà il quinto mondiale ad Abu Dhabi, e forse tra i tre è quello che lo merita di più per i valori dimostrati in pista , voto 9
- C.Sainz : Sfrutta molto bene il pit-stop dettato dalla Safety Car, ma è comunque davvero bravo e caparbio nel cogliere l’occasione che gli si presenta, mantenendo la terza posizione e il podio grazie a una prestazione attenta e misurata, soprattutto nella gestione degli stint e delle criticità che si palesano.Pur riscontrando a pochi giri dalla fine qualche problema allo sterzo, mantiene i nervi saldi e chiude al terzo posto, conquistando così il suo secondo podio stagionale alla guida della Williams, che non otteneva due podi nella stessa stagione dal lontano 2009, voto 8.5
- O.Piastri : Nonostante la beffa della mancata vittoria in questa tappa, dimostra di essere tornato ai livelli mostrati fino a due mesi fa. Non sembra più confuso, anzi: determinato, veloce e in pieno controllo, tanto da dominare fin da subito sia le qualifiche che la Sprint Race. Resta l’amaro in bocca per una strategia che non lo premia e che, unita al suo periodo di forma negativa, probabilmente gli costerà il mondiale. Ma Oscar dimostra ancora una volta di non essere un pilota qualunque: ha la stoffa del campione del mondo, anche se quasi certamente non lo sarà quest’anno, voto 7.5
- K.Antonelli : Nonostante l’errore che gli costa il quarto posto nell’ultimo giro, il pilota italiano conferma un periodo di forma davvero magnifico, che gli consente di chiudere ancora una volta davanti al compagno di squadra, che ormai sembra soffrire la presenza del giovane bolognese. Dopo i cambi di setup degli ultimi Gran Premi, Antonelli si sta dimostrando veloce e costante, un valore a cui il pilota inglese non era abituato. Potrebbe essere l’ago della bilancia per il mondiale, ma la polemica montata nel post-gara da alcuni membri Red Bull appare francamente esagerata, visto che è palese come si sia trattato di un errore tecnico e non di un favoritismo verso la McLaren. Resta comunque ottima la prestazione del pilota italiano, voto, 7.5
- L.Lawson : Conclude una gara iniziata fuori dalla top ten e conferma di avere ancora qualche colpo in canna per cercare di rimanere in Formula 1. La lotta con Tsunoda per un posto nel Circus il prossimo anno è sempre più serrata, e Liam sembra avere qualcosa in più del pilota giapponese per restare nell’universo Red Bull.Parte dodicesimo e chiude nono, entrando in zona punti grazie a una prestazione molto interessante, soprattutto nella gestione dei sorpassi e degli stint, dovendo superare piloti ben più esperti come Hamilton, Albon e lo stesso Tsunoda. Dimostra così di avere ancora molto da mostrare, voto 6.5
Flop 5
- McLaren : Le papaya rules e questa costante imparzialità che vogliono dimostrare nella lotta mondiale sta costando caro in termini di risultati, soprattutto per quanto riguarda il campionato piloti. Il non voler interferire nella lotta interna oggi ha gettato nel caos il team, che si è ritrovato ad adottare una strategia probabilmente errata: al momento della Safety Car è stata infatti l’unica squadra a non effettuare la sosta, convinta di poter avere più flessibilità successivamente. Valutazione che si è rivelata totalmente fallace e dannosa per i piloti: Piastri ha perso la leadership della gara a favore del quattro volte campione Max Verstappen, mentre Norris è scivolato in una quinta posizione molto pericolosa. In seguito il britannico è riuscito – anche per un errore di Antonelli – a risalire fino al quarto posto, ma la strategia adottata dal team rimane sbagliata fin dall’inizio. Devono prendere una posizione, altrimenti rischiano seriamente di perdere un titolo che poteva essere archiviato già una serie di GP fa, voto 4
- Ferrari : Come più volte ribadito da Vasseur, la scelta – psicologica prima ancora che tecnica – di non apportare modifiche alla propria monoposto, seppur fallimentare come la SF25, sta pesando moltissimo all’interno del box, sia lato meccanici sia lato piloti. Sia Leclerc che Hamilton sono profondamente frustrati dalle condizioni impietose della macchina e sono costretti ad affrontare costantemente difficoltà nuove che impediscono loro persino di ambire a una lotta tranquilla per il podio. Persa ormai la seconda posizione nel campionato costruttori, è quasi certa anche la sconfitta ai danni della Red Bull, trainata praticamente solo dai punti di Max Verstappen. Arrivare quarti in questo modo non può che rappresentare un fallimento per una casa storica come quella del Cavallino Rampante, voto 3.5
- Circuito di Lusail : Non è stata affatto una gara noiosa, ma questo non è merito del circuito: a renderla interessante sono state le strategie diverse, le situazioni imprevedibili e l’ingresso della Safety Car. Altrimenti, il rischio era di assistere a una gara davvero piatta, così come lo era stata la Sprint Race. Si dovrebbe rivedere l’assegnazione di questo circuito al calendario di Formula 1, visto che finora non ha mai offerto gare entusiasmanti. Probabilmente per un layout e una configurazione che si sposano molto meglio con le caratteristiche della MotoGP che con quelle della Formula 1. Sembra quasi di assistere a una Monaco nel deserto, voto 4
- N.Hulkenberg : Partiva a ridosso della zona punti, ma un errore di valutazione – o un tentativo azzardato di sorpasso, a seconda di come lo si vuole leggere – lo porta ad avere un contatto precoce con la monoposto di Gasly, costringendo entrambi a un ritiro anticipato. Guidato probabilmente dalla voglia di risalire e di portare quanti più punti possibili al team nella lotta per la classifica costruttori, il tedesco commette un errore che costa caro, perché oggi la zona punti sembrava assolutamente alla sua portata, voto 5
- L.Hamilton : Chiude un’altra gara nelle retrovie, ma ciò che delude maggiormente è la totale rassegnazione con cui affronta weekend dopo weekend. Il pilota inglese sembra ormai non essere più in sintonia con la monoposto. È vero che la SF25 è una delusione totale, ma a differenza del compagno di squadra – che ovviamente ha un’esperienza maggiore con il team italiano – Lewis fa poco o nulla per ribaltare le sorti delle sue qualifiche o delle sue gare. Appare completamente arreso alla mediocrità della sua vettura. Serve un cambio di passo netto da parte del sette volte campione del mondo che, il prossimo anno, magari con una monoposto più competitiva, dovrà iniziare a dare risposte a un investimento che non può essere rilevante solo a livello mediatico, voto 5
Sintesi
Siamo alla penultima tappa di questo Mondiale, che sembrava chiuso subito dopo l’estate, ma che invece è andato crescendo proprio verso gli ultimi GP, complice la grande rimonta effettuata da Max Verstappen ai danni dei due piloti McLaren, che invece all’interno del box ha visto mano a mano entrare in crisi il pilota che si riteneva più saldo, ovvero Piastri, mentre ha visto crescere il pilota che sembrava più sottoposto a pressioni psicologiche, ovvero Lando Norris.
Siamo in Qatar, più precisamente sul circuito di Lusail, un tracciato dai alti e bassi, visto che spesso le gare all’interno del circuito qatariota non si sono dimostrate all’altezza delle emozioni tipiche della Formula 1. È un weekend sprint, l’ultimo di questo formato, con una prima giornata di libere dove si impone subito la McLaren di Piastri, seguita dalle qualifiche sprint, nelle quali la McLaren conferma la supremazia con Piastri e Norris.
Molto male le due Ferrari, che fin da subito dimostrano una scarsa adattabilità al circuito qatariota, con una monoposto nervosa, sovrasterzante e particolarmente scivolosa nelle curve. Entrambi i piloti lamentano fin da subito una totale inguidabilità della vettura, che costerà a Hamilton l’eliminazione nel corso del Q1 delle qualifiche sprint. Anche Verstappen non trova subito il setup ideale per la sua Red Bull, concludendo le qualifiche in sesta posizione, addirittura dietro al compagno di squadra Tsunoda, che raramente quest’anno si è trovato davanti al pilota olandese. A dividere i due piloti McLaren sulla griglia di partenza è il solito Russell, che approfitta dell’indecisione dei due per inserirsi nella lotta per il podio.
La gara sprint si conclude con le stesse posizioni di partenza per la testa della classifica, salvo la risalita di Verstappen di due posizioni, riportandosi sotto il podio e a pochi punti da Norris, accendendo così l’attenzione per le qualifiche del sabato.
Le qualifiche iniziano con poche sorprese, se non per il terzo flop consecutivo di Hamilton, che esce nuovamente fuori dal Q1, deludendo in maniera significativa e confermando le difficoltà con la Ferrari. La lotta per la pole position vede contendersi i tre principali candidati al titolo: Norris, Verstappen e Piastri. A spuntarla è nuovamente Piastri, che conquista la pole rifilando ben un decimo al compagno Norris, seguito da Verstappen. Dietro di loro si piazzano le due Mercedes, intenzionate a chiudere la disputa per il secondo posto nel campionato costruttori. Sorpresa delle qualifiche sono le Racing Point di Albon, la Williams di Sainz e la Aston Martin di Fernando Alonso, quest’ultima particolarmente veloce sul tracciato qatariota.
La gara parte con uno spartito chiaro: Norris vuole rischiare il meno possibile, mentre Piastri e Verstappen cercano di recuperare più punti possibile. Alla prima curva, Verstappen supera subito Norris e si lancia alla caccia del pilota australiano. La svolta arriva intorno al giro 7, quando Hulkenberg, in un tentativo azzardato, colpisce Gasly e finisce contro i cartelloni del circuito, costringendo all’ingresso della safety car. La Red Bull chiama subito Verstappen ai box, mentre le McLaren rimangono in pista con una strategia diversa, sperando di avere maggiore flessibilità nelle due soste obbligatorie.
Questa scelta, però, si rivela un grave errore: Verstappen, sostenuto da una monoposto finalmente a punto, riesce a dimezzare il vantaggio guadagnato dalle McLaren e ad avvicinarsi grazie a mescola, pitstop e tempi velocissimi. La strategia McLaren si complica: Piastri finisce dietro Max, lontano 15 secondi, mentre Norris resta bloccato nel traffico della Williams di Sainz e della Mercedes di Antonelli. Norris impiega dieci giri per passare Antonelli, e solo grazie ad un errore dell’italiano, per guadagnare la quarta posizione, ottenendo due punti fondamentali per la lotta al titolo.
Alla fine a trionfare è Max Verstappen, seguito da Piastri e da Carlos Sainz, che conquista un brillante terzo posto. Delusione cocente per le due McLaren: Piastri, probabilmente ormai fuori dai giochi a causa di scelte errate del muretto box, e Norris, che arriva ad Abu Dhabi con forte pressione, visto il rientro in classifica di Verstappen, determinato a vincere il quinto titolo mondiale. Non ci resta che aspettare l’ultimo GP ad Abu Dhabi, che deciderà chi sarà il nuovo campione del mondo, tra un quinto titolo per Verstappen o il primo per Norris o Piastri
