PaggellONE
M. Verstappen: Weekend completamente da dimenticare per lui e la Red Bull. Malissimo in qualifica dove rimane fuori dal Q2 insieme al suo compagno di squadra e dove deve ringraziare la Federazione per aver chiuso gli occhi su ben TRE impeding. In gara prova a risalire la china ma la macchina oggi non andava,voto 5.5
S. Perez: Se Max è in gran difficoltà figuriamoci il suo compagno di squadra che ha sempre offerto prestazioni inferiori. A differenza di Max non conclude in zona punti e riesce a peggiorare una situazione già critica di sua. Per non farsi bastare niente si prende anche una penalità sotto regime di Virtual Safety Car, voto 5
C. Leclerc: Uno smacco a chi diceva che non lavorasse per i risultati del team. Fa una gara di grande sostegno per Sainz, prima cercando di compattare il gruppo e favorire la fuga del compagno e dopo, nonostante una grande sfortuna al rientro al box, cercando di rallentare il più possibile Russell. Chiude in quarta posizione ma il voto è per la prestazione magistrale, voto 8.5
C. Sainz: Weekend perfetto per il pilota spagnolo di casa Ferrari che dopo aver dominato totalmente le prove, aver bissato la pole dopo Monza si prende una vittoria con una freddezza glaciale. Usa la testa per tutta la gara e quando ormai sembra cosa fatta per la vittoria di Russell tira fuori il coniglio dal cilindro dando il DRS a Norris aiutandolo a rimanere vicino a lui e allontanandolo dalla presa di Russell. Strategia che dall’esterno sembrava folle, oltre che impensabile, alla fine si è rivelata vincente, voto 10
G. Russell: Parte con un solo obiettivo in testa, ovvero la vittoria e costruisce tutta la sua gara attorno a questa idea. Verso la fine della gara, in accordo con il suo team, rischia l’entrata ai box per montare le medium e avere più grip sul finale. La strategia sembrava ottima ma non aveva tenuto in considerazione la “follia” di Sainz che non favorisce il sorpasso finale costringendo George a fare qualcosa di diverso che però lo porta a commettere l’errore nelle ultime curve che di fatto gli preclude il podio, voto7
L. Hamilton: Torna sul podio anche grazie all’errore di George ma fa comunque una gara molto attenta e caparbia. Si abbatte sempre troppo facilmente e per questo spesso il box deve dargli quell’iniezione di fiducia tale da accenderlo, voto 7
P. Gasly: Chiude subito dopo Leclerc dopo essere partito in dodicesima posizione. Gara solida per l’alfiere francese che dopo un periodo iniziale di ambientamento ora sembra essere perfettamente calato nella realtà Alpine, voto 7
E. Ocon: Veramente un peccato che sia stato costretto al ritiro dopo una gara che lo ha visto autore di una gran numero di sorpassi, tra cui quello doppio fatto ai danni di Alonso e di Perèz mentre i due erano ingaggiati. Meritava sicuramente di più, voto 6.5
L. Norris: Se occupa il secondo gradino del podio lo deve anche a Sainz che per cercare di mantenere salda la vittoria nelle sue mani gli concede di fatto il DRS aiutandolo a resistere a Russell. Aveva il passo per provare ad assaltare il pilota spagnolo ma probabilmente non ha voluto rischiare, voto 8.5
O. Piastri: Il botto di Stroll durante il Q1 gli ha impedito di concludere il giro che lo avrebbe aiutato a qualificarsi, relegandolo alla diciassettesima posizione. Oscar, tuttavia, mette giù la testa ed inizia a lavorare per ricostruire il weekend portando a casa un ottima ottava posizione, voto 6.5
G. Zhou: Parte dalla pit lane e riesce a risalire la china solo grazie ai diversi ritiri degli altri piloti facendo una gara veramente nella media o poco al di sotto. Non lotta mai per la zona punti ed anzi appare più vicino al fondo che alla decima posizione, voto 5
V. Bottas: Si ritira senza essere mai inquadrato dopo una gara passata totalmente nell’anonimato. Peccato perché poteva dare finalmente continuità dopo i punti di Monza, voto 5
F. Alonso: Poteva essere l’occasione giusta per il leone asturiano di tornare alla vittoria e le premesse nei long run sembravano dargli quantomeno una possibilità; tuttavia, la prestazione offerta in pista è ben diversa. Si distrae nel rientro ai box e prende penalità e come se non bastasse una volta rientrato ai box ha avuto un problema finendo dietro e chiudendo all’ultimo posto, voto 5.5
L. Stroll:Non prende parte alla gara dopo il brutto incidente rimediato nel corso delle qualifiche, voto s.v
K. Magnussen: Finalmente torna a punti dopo Miami e lo fa con una grande gara passata a battagliare prima con Gasly e dopo con Albon. Speriamo per lui e per la Haas che sia l’inizio di un cammino più fruttuoso, voto 6.5
N. Hulkenberg: Per un certo periodo sembrava essere il pilota più in forma di casa Haas ma ultimamente sembra essere incappato in un periodo no. Gara senza acuti e che lo vede fuori dalla zona punti, voto 5
Y. Tsunoda: Costretto quasi subito al ritiro un po’ come successo a Monza non può quindi provare a lottare per i punti che mai come in questo momento servono in casa Alphatauri (prossima al cambio nominativo), voto s.v
L. Lawson: Veramente molto concreto il giovane pilota neozelandese che dopo essere salito alla ribalta mondiale per essere colui che ha eliminato Max dal Q2 il giorno dopo, in una gara complicata come quella di Singapore, porta a casa una nona posizione, pazzesca viste le condizioni in cui versa il team. Per uno che in F2 non aveva brillato questi risultati sono veramente ottimi, voto 8
A. Albon: Leggermente sottotono rispetto a quanto ci aveva abituati. Chiude fuori dalla zona punti dopo un finale di gara complicato in cui è venuto a contatto con Perèz, voto 5.5
L. Sargeant: Causa l’ingresso della prima safety car dopo un lungo che non fa rimpiangere il vecchio Latifi. Chiude in quattordicesima posizione dopo una gara passata totalmente nell’anonimato, voto 5
COSTRUTTORI
Red Bull: La loro striscia di vittorie si interrompe con un weekend veramente disastroso. In qualifica perdono entrambi i piloti nel corso del Q2, dimostrando gran difficoltà nel mettere a temperatura gli pneumatici. In gara optano per una strategia diversa rispetto agli altri top team ma la safety car causata da Sargeant scombina i loro piani e relega i due alfieri del team austriaco a fare una gara abbastanza anonima,voto 5
Ferrari: La storia si ripete, come nel 1988 per ora la Ferrari impedisce ad un team di conquistare tutte le vittorie in un’unica stagione. Sfruttano fin da subito il gran passo dimostrato da Sainz e Leclerc e gestiscono bene anche la strategia di squadra allo start, lasciando che Leclerc si scarichi per aiutare Sainz, senza però compromettere troppo la gara del monegasco, poi sfortunato nel momento del pit stop. Stavano per rimanere sorpresi dal rischio della Mercedes ma grazie all’intuizione di Sainz salgono meritatamente sul gradino più alto del podio, voto 8.5
Mercedes: Speranzosi al pari della Ferrari di poter finalmente dar fine alla striscia di vittorie della Red Bull rafforzano questa loro convinzione dopo la seconda piazza conquistata da George Russell. Nel corso della gara decidono di correre un gran rischio richiamando, durante la Virtual Safety Car, i suoi due alfieri ai box per tentare il tutto per tutto e sarebbe stata anche un’ottima intuizione se non fosse stato per Sainz. Alla fine, tornano con un terzo posto in un weekend tutto sommato positivo, voto 7
Alpine: Il ritiro di Ocon ha impedito di portare due piloti a punti in questo weekend di gara per il team francese. Si dimostrano nettamente più competitivi rispetto a due weekend fa cercando di trovare un equilibrio che più volte è mancato in questa stagione, voto 6.5
McLaren: Un altro podio con Lando ed un’altra ottima prestazione da parte della scuderia di Woking che sembra ormai lontana parente di quella disastrosa di inizio stagione. Approfittano della grande bagarre che si crea in testa e strappano un ottimo secondo posto. Bravi anche con la strategia di Piastri che dalla diciassettesima posizione chiude in zona punti, voto 7.5
Alfa Romeo Racing: Dopo i punti di due settimane fa oggi si dimostrano nettamente inferiori alla concorrenza, ritirando un’auto e vedendo la seconda chiudere ben lontana dalla zona punti, voto 5
Aston Martin: Si ritrovano a dover gareggiare con una sola monoposto dopo l’incidente occorso a Stroll nel corso del Q1 che lo ha costretto al forfait. Erano tra coloro che potevano ambire ad una vittoria ma il tabellino alla fine recita ultima posizione, risultato di una gara sfortunata frutto di un errore ai box prima e di Alonso poi. Devono guardarsi indietro perché la McLaren sta sopraggiungendo di gran carriera, voto 5.5
Haas: Punti, quello che ci voleva in casa Haas dopo un lungo periodo di astinenza. Si dimostrano in forma nel corso della gara tant’è che ad un certo punto entrambi i piloti sembrano destinati a chiudere dentro la top Ten ma alla fine si devono accontentare di un solo podio, anche se molto prezioso, voto 6
AlphaTauri: Riescono a rimanere attaccati al trenino del fondo classifica dopo una grande gara del giovane pilota Lawson che per la terza gara di fila si dimostra molto attento e concentrato riuscendo a portare degli ottimi punti in un circuito difficile come quello di Singapore. Peccato per il secondo ritiro di fila per Tsunoda, voto 6.5
Williams: Non si dimostrano tanto competitivi quanto nei weekend precedenti riuscendo a malapena a portarsi in zona punti. Il voto per la livrea speciale sarebbe 10 ma quello della gara purtroppo è insufficiente, voto 5.5
Sintesi
Si torna nel primo circuito notturno della storia della F1 che ha come sfondo la bellissima baia di Singapore, in un circuito che quest’anno ha cambiato configurazione andando ad eliminare le 4 curve successive alla 15 per creare un nuovo gran rettilineo che premia la velocità. Il weekend si apre con grande curiosità per la nuova direttiva della FIA che limita la flessibilità degli elementi del fondo e che colpisce in maniera maggiore il team di vertice, la Red Bull. Le premesse, quindi, vedono il team di Milton Keynes favorito ma con subito alle spalle la Ferrari, la Mercedes, la McLaren e l’Aston Martin. Fin dalla prime libere però a sorprende è il team italiano che si dimostra imprendibile sul giro secco e che dimostra anche un ottima passo gara mentre le prestazioni della Red Bull si dimostrano fin da subito allarmanti. Arrivano le qualifiche e i favori del pronostico vanno tutti verso la Rossa; nel corso del Q1 Stroll corregge male una traiettoria e finisce a muro rovinosamente costringendo la direzione gara ad interrompere la sessione con una bandiera rossa. A farne maggiormente le spese di questa interruzione è il giovane Oscar Piastri che purtroppo non può chiudere il suo giro e rimane perciò diciassettesimo. Dopo questa interruzione però abbiamo la vera sorpresa di questo weekend ovvero l’esclusione di entrambi i piloti Red Bull in Q2 dopo che Liam Lawson, il giovane pilota di casa Alpha. Tauri, elimina per soli sette decimi il campione del mondo in carica Max Verstappen. La pole position è molto tirata ma alla fine vede bissare il risultato ottenuto a Monza da parte di Carlos Sainz, seguito poi da George Russell e Charles Leclerc. La Ferrari vuole ottenere la prima vittoria stagionale, al pari della Mercedes, ma la grande partenza di Sainz e Leclerc sembra favorire maggiormente il team di Maranello. Al giro 20 Sargeant va a muro causando l’ingresso della Safety car e aiutando anche Leclerc che stava iniziando ad arrancare con la gomma rossa. Durante il pit stop però lo stesso monegasco non è fortunato a causa del grande traffico ai box e rientra molte posizioni dietro rispetto a Sainz. La gara procede abbastanza tranquille fino a quando a causa di un guasto meccanico la monoposto di Ocon si pianta in pista costringendo l’uso della VSC; a quel punto la Mercedes, facendo leva sul fatto di avere un nuovo set di medie, rischia il tutto per tutto richiamando entrambi i suoi piloti al box. La strategia inizialmente sembra funzionare benissimo dati gli agili sorpassi ai danni di Leclerc ma quando sembrava tutto pronto per una doppietta Mercedes Carlos Sainz si inventa una magia concedendo il DRS a Norris in maniera tale da garantirgli una buona velocità contro le Mercedes ma tenendolo comunque dietro. Grazie a questa intuizione Sainz fa rischiare il sorpasso a Russell che per forzarlo va a muro a pochi giri dalla fine e lasciando il terzo gradino del podio a Lewis Hamilton, dietro rispettivamente a Lando Norris e Carlos Sainz. Come nel 1988 quindi la Ferrari interrompe la striscia di vittorie di un team rivale e porta per la prima volta in questa stagione il colore rosso sul gradino più alto.