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Formula 1: Il paggellONE del gran premio dell’Hungaroring

DiF1 addicted

Lug 23, 2023

PaggellONE

M. Verstappen: Regala la dodicesima vittoria di fila al team dopo un gara impeccabile. Infila Lewis al via senza particolari problemi e da lì inizia il suo classico allungo sugli altri piloti arrivando a concludere con ben 30 secondi di margine sul secondo posto. Il terzo titolo non è in dubbio ma Max è costantemente affamato, voto 9.5

S. Perez: Dopo un altro sabato disastroso Sergio non demorde e conclude la sua gara in terza posizione dopo una rimonta molto valida. Torna in grande spolvero con una serie di sorpassi molto intelligenti e riesce ad alleggerire la sua posizione, come testimoniato dal grande sollievo di Horner, voto 8

C. Leclerc: La macchina non lo aiuta ma lui oggi fa un brutto errore che non ci si aspetterebbe da un pilota così esperto: la penalità di cinque secondi inflittagli per speeding in pit lane è sicuramente un errore superficiale. Prova ad indirizzare la gara verso posizioni migliori ma la monoposto non la pensa allo stesso modo, voto 6

C. Sainz: La partenza di Carlos è senza dubbio perfetta e lo vede recuperare diverse posizioni in griglia. Il resto della gara si svolge senza particolari acuti dal momento che la macchina, in questo momento non può offrire di più. Lotta finché riesce a mantenere il passo, voto 6

G. Russell: Il sabato lo aveva visto uscire dai riflettori con una cattiva prestazione e l’inizio gara sembrava confermare il trend negativo ma il giovane alfiere inglese si fa trovare pronto e riesce a chiudere davanti ad entrambe le Ferrari pur scattando dalla diciottesima piazza, voto 7

L. Hamilton: Il voto oscilla tra un nove dato al sabato ed un quattro rimediato in gara. Alla partenza è così concentrato su Max che, oltre a perdere la posizione su di lui si lascia sfilare da entrambe le McLaren. Da quel momento in poi la sua gara è compromessa e si conclude con un mesto quarto posto e tanti rammarichi, voto 6.5

P. Gasly: Viene tamponato da Ocon ad inizio gara e costretto al ritiro, voto s.v

E. Ocon: Viene tamponato accidentalmente da Ricciardo, a sua volta tamponato da Zhou, e costretto al ritiro, voto s.v

L. Norris: Che momento di forma che sta vivendo il talentuoso pilota inglese. Al via della gara si lascia sfilare dal suo compagno di squadra ma Lando non demorde ed inizia a guidare a testa bassa al seguito delle prime due posizioni. Molto bravo a resistere al tentativo di sorpasso di Perèz e a chiudere in seconda posizione, voto 8.5

O. Piastri: Il talento del giovane pilota australiano sta esplodendo pian piano come ampliamente dimostrato nei primi giri della gara. Il primo stint lo vede letteralmente volare rispetto agli altri piloti (Max e la sua astronave permettendo) ma con il passare dei giri il suo passo inizia lentamente a calare. Dopo un leggero contatto con Perèz, che compromette parte della sua vettura, conclude in quinta posizione, dimostrando ampi margini di crescita, voto 7

G. Zhou: Si pianta alla partenza e quando prova a rimediare al disastro compiuto tampona Ricciardo che a sua volta tampona le Alpine, mettendole fuori gioco. Conclude penultimo dopo essere scattato dalla quinta posizione, peccato perché la prestazione offerta al sabato ed il passo dimostrato nelle libere sembravano promettenti, voto 4.5

V. Bottas: Al pari del compagno di squadra brilla al sabato e rappresenta la sorpresa di giornata. Non dimostra un ottimo passo nel corso della gara ma sicuramente lotta per i punti più di quanto faccia Zhou, voto 6

F. Alonso: Il crollo verticale di Aston Martin è sotto gli occhi di tutti ma Nando è sicuramente l’ultimo a mollare. Riesce a strappare un nono posto che assicura alcuni punti alla scuderia in attesa dei primi significativi aggiornamenti, voto 6.5

L. Stroll: Chiude decimo assicurando ulteriori punti alla scuderia inglese. Dimostra un passo gara abbastanza buono che gli consente di tornare in zona punti dopo la brutta prestazione di Silverstone, voto 5.5

K. Magnussen: Conclude la sua gara in ultima posizione dopo un’altra bruttissima gara. Mai inquadrato non fa nulla per migliorare la sua posizione, voto 4.5

N. Hulkenberg: Scattava decimo e quindi in zona punti ma chiude in quindicesima posizione con il sacco vuoto. Tra i due piloti di casa Haas è senza dubbio quello più in forma ma nonostante l’impegno non riesce ancora a portare punti alla sua scuderia, voto 5.5

Y. Tsunoda: Dopo l’allontanamento di De Vries è lui adesso ad essere sotto la lente di ingrandimento di Marko e la prestazione offerta oggi sicuramente non gli è d’aiuto. Conclude davanti a Zhou e Magnussen ma senza mai impensierire le monoposto che lo precedono, voto 5

D. Ricciardo: Volto “nuovo” del Circus dopo il licenziamento di De Vries si presenta carico di entusiasmo seppur la monoposto che gli viene affidata non è delle migliori. Al via del gran premio viene tamponato da Zhou che lo coinvolge in un parapiglia che vedrà il ritiro di entrambe le Alpine. Chiude in tredicesima posizione con l’auspicio di riporta presto l’Alpha Tauri a punti, voto 6

A. Albon: Chiude poco fuori la zona punti dopo una gara sicuramente meno brillante rispetto a quelle precedenti. Sembrava leggermente in difficoltà, probabilmente a causa delle temperature non favorevoli alla sua monoposto, voto 6

L. Sargeant: Costretto al ritiro dopo una gara anonima che sicuramente rappresenta un passo indietro rispetto agli ultimi weekend dove le sue prestazioni erano in crescendo, voto 5.5

COSTRUTTORI

Red Bull: Dodicesima vittoria di fila per la Red Bull che ad undici gare dall’inizio ha un distacco dalla seconda posizione praticamente pari al numero dei punti della scuderia che si trova in seconda posizione (Mercedes). Sono pressoché perfetti fino all’ultimo dettaglio, considerando che stabiliscono il record sul pit stop con 1,9 secondi, voto 9.5

Ferrari: Se due weekend di gara fa si esaltavano le crescite della scuderia e sembrava finalmente tracciato il percorso di crescita ad oggi la situazione pare pressoché ribaltata. Su una pista favorevole alla Rossa le prestazioni offerte sono deludenti e accendono un campanello d’allarme a Maranello. La McLaren grazie agli ultimi aggiornamenti si è rimessa in lotta per il campionato costruttori e vede sempre più ridursi il distacco dalla scuderia italiana. Urge un cambiamento prestazionale al più presto, voto 4.5

Mercedes: Ritrovano la pole position ma raccolgono meno di quanto speravano. La crescita della monoposto va a fasi alterne come testimoniato dalle prestazioni offerte da Russell ed Hamilton. Rafforzano la loro seconda posizione ma come per le altre scuderie di testa (esclusa la Red Bull) devono guardarsi le spalle dalla McLaren, voto 6.5

Alpine: Impossibile giudicare la loro prestazione dopo il duplice ritiro al primo giro, voto s.v.

McLaren: Le monoposto azzurro-papaya rappresentano attualmente la seconda forza in pista di questa F1. Le loro ottime prestazioni offerte al sabato vengono confermate e rafforzate alla domenica dove il podio di Norris rappresenta una crescita importante per una scuderia che qualche settimana fa si ritrovava a lottare per le ultime posizioni. Qualche team che si trova sopra di loro dovrebbe prendere appunti su come sviluppare la monoposto, voto 8.5

Alfa Romeo Racing: Sono la sorpresa del sabato. Dimostrano un ottimo passo nel corso delle libere e nel corso delle qualifiche sorprendono tutti con il quinto posto di Zhou. Pagano un po’ di inesperienza al via della gara e non riescono a raccogliere punti che sarebbero fondamentali in questo momento, voto 5.5

Aston Martin: Il calo dell’Aston Martin è sotto gli occhi di tutti e la scuderia di Silverstone non sembra in grado di invertire la rotta. Dopo aver perso la seconda posizione in classifica il margine sul quarto posto si sta assottigliando sempre più per una scuderia che ad inizio anno sembrava in grado di poter ambire tranquillamente alla seconda posizione, voto 5

Haas: Un altro zero aggiunto alla classifica della scuderia americana dopo una prestazione deludente offerta da entrambi i piloti. Non sono ultimi poiché le prestazioni delle altre scuderie sono inferiori ma devono invertire la tendenza, voto 5

AlphaTauri: Mai competitivi e costantemente fuori dalla zona punti. Bastano queste poche partole per far capire l’oblio nella quale sono caduti a Faenza. Urgono aggiornamenti per rilanciarsi in questa stagione, voto 4.5

Williams: La prestazione raggiunta in questo weekend appare inferiore rispetto a quelle offerte nel corso degli altri weekend. Sicuramente la temperatura non aiuta le monoposto inglesi che chiudono con uno zero in classifica dopo molto tempo, voto 5.5

Sintesi

Protagonista di questo weekend di gara di F1 è l’Hungaroring, tracciato che ospita la classe regina dal 1986 e fresca di rinnovo fino al 2032. Dopo il licenziamento di Nick De Vries dall’Alpha Tauri torna sulla scena del Circus Daniel Ricciardo, pronto a ritrovare la forma nella remota possibilità che Perèz venga anzitempo liberato dalla Red Bull. In aggiunta a questa notizia il weekend ungherese vede il debutto del nuovo format delle qualifiche che obbliga l’uso di una mescola specifica a sessione. La prima “vittima illustre” di questo nuovo format è George Russell che non riesce a passare il taglio del Q1. Il Q2 vede l’uscita di scena anche di Sainz e Stroll ma il risultato sicuramente più interessante è quello ottenuto da Lewis Hamilton che strappa la sua 104sima pole position con Verstappen e Norris a completare le prime tre posizioni. Allo start l’eccessiva attenzione rivolta all’eventuale sorpasso di Verstappen costa ad Hamilton ben tre posizioni, vedendosi sfilare davanti le due monoposto papaya della McLaren. Piastri si dimostra in grandissima forma e nelle fasi iniziali della gara sembra essere addirittura in grado di poter tenere il passo di Max. Un’altra grande partenza è quella effettuata da Sainz che dopo la prima curva guadagna ben sei posizioni rispetto alla posizione di partenza. Zhou si pianta alla partenza e nel tentativo disperato di recuperare qualche posizione allunga la staccata colpendo Ricciardo che a sua volta colpisce Ocon e Gasly costringendo entrambe le Alpine. A causa di questo incidente rimedia una penalità di cinque secondi che compromette totalmente la sua gara. Il resto della gara si svolge senza particolari acuti, Max domina senza che nessuno possa impensierirlo mentre Leclerc rimedia anche lui una penalità di cinque secondi per eccesso di velocità in pit lane. Perèz è in grande spolvero e rimedia alla disastrosa prestazione del sabato raggiungendo il gradino più basso del podio dopo una serie di ottimi sorpassi ai danni di Norris ed Hamilton. Norris dopo aver superato il suo compagno si è difeso fino all’ultimo dai tentativi di Sergio Perèz portando il secondo podio consecutivo in casa McLaren. Chi esce con le ossa rotte dall’Hungaroring è sicuramente la Ferrari che su una pista favorevole alle capacità della monoposto raccoglie una prestazione opaca e assolutamente non competitiva, dimostrandosi attualmente sotto anche la stessa McLaren che invece esce da questo weekend sugli scudi.

Di F1 addicted

Thomas SERAFINI

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