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FRIULI VENEZIA GIULIA : PROPOSTA DI LEGGE N. 24 GRUPPO CONSILIARE LEGA

DiRedazione

Lug 19, 2024

PROPOSTA DI LEGGE N. 24

RICONOSCIMENTO DELLE VITTIME DEL DOVERE.

TRA LORO I VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE

“Interventi regionali per il sostegno delle associazioni combattentistiche e d’arma e delle associazioni delle forze dell’ordine operanti sul territorio regionale e per il sostegno delle vittime del dovere ed equiparate” presentata dai consiglieri di Lega Fvg Calligaris, Miani, Buna, Ferrari.

“Con questa legge riconosciamo il valore delle vittime del dovere e lo facciamo prevedendo un adeguato sostegno regionale a loro e ai loro parenti superstiti come il diritto al collocamento obbligatorio, l’attribuzione di titoli di preferenza nell’accesso all’impiego nell’amministrazione regionale, contributi a compensazione delle obbligazioni tributarie, esenzione dalle spese sanitarie, borse di studio per i figli delle vittime, agevolazioni per i trasporti regionali e benefici per l’acquisto della prima casa. La legge è rivolta a tutti gli appartenenti a Forze dell’Ordine e Forze Armate impegnate nell’attività di servizio a cui noi equipariamo i volontari di Protezione Civile impegnati sul territorio. I membri delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate che operano sul nostro territorio e i volontari di Protezione Civile devono sapere che se dovesse succedere loro qualcosa, la Regione si prenderà cura dei loro figli. Questa legge è rivolta ai casi come quelli degli agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, scomparsi a Trieste, e anche a Elena Lo Duca, tragicamente scomparsa combattendo gli incendi di due anni fa”. Antonio Calligaris, capogruppo del Gruppo Lega FVG, presenta la legge a sua prima firma con cui sono normati gli Interventi regionali per il sostegno delle associazioni combattentistiche e d’arma e delle associazioni delle Forze dell’Ordine operanti sul territorio regionale e per il sostegno delle vittime del dovere ed equiparate.

“Riuniamo in un’unica legge più norme sparse per quanto riguarda le associazioni d’arma e più norme estemporanee per riconoscere le cosiddette vittime del dovere. C’era la necessità di una norma unica che ci permettesse di riconoscere il valore dei tanti volontari che con le loro associazioni e attività contribuiscono alla sicurezza e sostengono con spirito di sussidiarietà l’azione pubblica con operatività importante nel sociale”.

L’esigenza di apportare un aggiornamento al precedente dettato normativo è nata per permettere alla Regione di sostenere e valorizzare in modo più completo la funzione sociale, culturale, educativa e di sicurezza svolta dalle associazioni combattentistiche e d’arma, dalle associazioni delle Forze dell’Ordine e dalle associazioni vittime del dovere ed equiparate.

Le attività di queste realtà associative volontarie contribuiscono a mantenere lo spirito di corpo tra i soci e offrono sostegno morale alle forze armate. Oltre a ciò, queste associazioni cooperano sempre più attivamente con le istituzioni locali per la realizzazione di progetti sociali e di pubblica utilità, per il dialogo con il mondo del volontariato e per la partecipazione alla gestione e conservazione dei beni culturali legati alla memoria della guerra e alla storia nazionale.

Attraverso questa legge, la Regione può adottare una serie di interventi per sostenere le associazioni e le vittime del dovere ed equiparate, promuovendo attività volte a diffondere, preservare e tramandare le tradizioni, difendere le caratteristiche, illustrare le glorie e le gesta, e valorizzare il patrimonio storico e culturale legato alla memoria degli eventi.

Nella nostra Regione, le associazioni combattentistiche e d’arma sono molto diffuse, come dimostra uno studio recente che ha censito ben 682 realtà associative distribuite nei quattro ambiti provinciali.

È quindi necessaria una specifica norma di sostegno per queste importanti e significative realtà associative, che svolgono non solo cerimonie rievocative, ma anche una pluralità di iniziative di tipo culturale e di “educazione al senso civico”, diffondendo la cultura della legalità.

Gli interventi previsti mirano a promuovere la funzione sociale, culturale ed educativa delle associazioni, a esprimere solidarietà alle vittime di eventi di terrorismo, criminalità organizzata e del dovere, nonché ai volontari civili della Protezione Civile. Pertanto, la Regione potrà riconosce il ruolo delle associazioni nel promuovere progetti e programmi d’attività, organizzare raduni, cerimonie, manifestazioni, mostre e convegni per celebrare la storia del Friuli-Venezia Giulia, la storia nazionale e il ruolo delle forze armate.

Oltre a questo, le associazioni sono incoraggiate a diffondere la cultura della legalità e della sicurezza, a restaurare e realizzare lapidi e monumenti celebrativi, a recuperare e divulgare materiale storico-documentale e a organizzare incontri nelle scuole. Per accedere ai benefici di questi interventi, le associazioni devono essere iscritte all’elenco regionale delle associazioni combattentistiche e d’arma e delle associazioni delle Forze dell’Ordine.

Le modalità e i termini per la presentazione delle domande di iscrizione all’elenco, nonché le modalità di rendicontazione degli interventi, abbiamo previsto siano definiti in un regolamento adottato entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sentita la Commissione consiliare competente. Inoltre, la Giunta regionale identificherà annualmente gli interventi prioritari e i criteri di assegnazione dei contributi, inclusi i contributi a rimborso, al fine di garantire un sostegno efficace e mirato alle associazioni e alle vittime del dovere ed equiparate.

Con questa norma miriamo a fornire, inoltre, un adeguato sostegno alle vittime del dovere ed equiparate e ai loro superstiti.

Tali misure possono essere concesse se si verifica almeno una delle seguenti condizioni: la residenza delle vittime o dei loro superstiti nei Comuni della Regione al momento dell’evento lesivo o l’accadimento dell’evento lesivo nel territorio della Regione Friuli-Venezia Giulia.

È importante sottolineare che le misure di sostegno non possono essere cumulate con provvidenze analoghe previste dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni per le stesse circostanze.

Il gruppo consiliare Lega ritiene che sia necessario un intervento incisivo e sistematico per riconoscere e sostenere le attività di queste associazioni che sono legate alla nostra Terra.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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