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Fu consacrato da Papa Francesco il Gin del Cardinale, il gin più “spirituale” al mondo

DiRedazione

Ago 7, 2025

Papa Francesco consacrò il Gin Del Cardinale della Cantina piemontese Tabai

Cuneo, agosto 2025 – Nell’universo esclusivo del lifestyle contemporaneo, dove il confine tra sacro e profano si fa sempre più sottile, è nato un distillato destinato a lasciare il segno non solo per la sua qualità straordinaria, ma per l’incredibile gesto di Papa Francesco che lo ha reso unico al mondo. Si chiama Gin del Cardinale, ed è il nuovo capolavoro firmato Tabai, maison italiana rinomata per il suo approccio meticoloso alla distillazione. Ma la notizia che ha catturato l’attenzione internazionale è che questo gin è stato donato e benedetto personalmente da Papa Francesco.

Una benedizione che porta con sé non solo un valore simbolico, ma anche un’aura di autenticità e rispetto per le radici spirituali della nostra cultura. Un fatto senza precedenti nel panorama dell’alta mixology, capace di coniugare eleganza, tradizione e un tocco mistico che rende questa bottiglia una vera e propria reliquia del buon gusto.

La benedizione papale: un gesto che segna la storia

L’episodio che ha segnato la nascita simbolica del Gin del Cardinale Tabai è avvenuto in un contesto carico di significato: il fondatore dell’etichetta Tabai ha avuto l’onore di presentare il gin a Papa Francesco, ricevendone una benedizione ufficiale. Non si tratta di un semplice gesto cerimoniale, ma di un riconoscimento che, pur mantenendo il dovuto rispetto per il contesto spirituale, eleva il valore umano, culturale e simbolico del prodotto.

Un oggetto da collezione, e da contemplazione

Il Gin del Cardinale Tabai non è solo un’esperienza da bere, ma anche da possedere. Prodotto in tiratura limitata, ogni bottiglia è numerata e accompagnata da un certificato di autenticità. Il packaging, essenziale e al tempo stesso monumentale, lo rende un oggetto del desiderio per collezionisti, intenditori e amanti dell’estetica.

In un mondo dove tutto scorre troppo velocemente, il Gin del Cardinale Tabai si presenta come un invito a riscoprire il valore del tempo, della misura, del rito. E forse è proprio questo che ha colpito il Santo Padre: la capacità di questo distillato di farsi simbolo di qualcosa di più grande. Di essere un ponte, silenzioso ma potente, tra mondi solo apparentemente lontani.

Una creazione che parla la lingua dell’anima

Dietro ogni bottiglia del Gin del Cardinale Tabai c’è una storia. Una storia fatta di botaniche selezionate con cura maniacale, di piccoli lotti prodotti artigianalmente, di un savoir-faire che affonda le radici nella migliore tradizione italiana. Ma ciò che distingue veramente questo gin è la sua ispirazione: un omaggio al mondo ecclesiastico, non solo nell’estetica – sobria, solenne, raffinata – ma anche nello spirito.

L’etichetta, dominata da tonalità cardinalizie e rifinita con dettagli oro antico, richiama il silenzio ovattato delle sagrestie, l’imponenza delle basiliche, l’austerità elegante dei palazzi vaticani. Il nome stesso è un tributo all’immaginario ecclesiale, ma anche a un modo di vivere la spiritualità con stile e misura. Ogni dettaglio è pensato per evocare un rituale: dalla forma della bottiglia, che ricorda i calici liturgici, al tappo cerato, sigillo di autenticità e cura.

Tabai: tra arte, design e alta distillazione

Il brand Tabai non è nuovo a creazioni che sfidano le convenzioni. Da anni, l’azienda si distingue per la sua capacità di reinterpretare i grandi classici del beverage con un tocco artistico e contemporaneo. Ogni distillato Tabai è il risultato di un dialogo costante tra design, gusto e cultura. E il Gin del Cardinale rappresenta la massima espressione di questa filosofia.

La composizione del gin è un viaggio sensoriale con alla base le note pregiate del ginepro, arricchito con diverse botaniche nelle diverse espressioni: Liquirice Gin con note di liquirizia, Ice green, caratterizzato dalla presenza del Pino Mugo e Fruit Gin, contraddistinto dagli agrumi italiani.

Perfetto per essere degustato in purezza, magari in un calice ampio come si farebbe con un vino d’annata, oppure mixato con cura in un Martini dalle linee minimaliste, è un distillato che invita alla lentezza, alla riflessione, alla contemplazione. Proprio come un’opera d’arte.

In un’epoca in cui il lusso si misura non più solo in carati ma in significato, il Gin del Cardinale Tabai emerge come un’icona del nuovo modo di intendere l’eccellenza: profonda, consapevole ed autentica.

E se a consacrarne il valore è stato Papa Francesco, allora è davvero il caso di dire che questo gin ha ricevuto l’investitura più alta di tutte.

Di Redazione

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