• Sab. Dic 21st, 2024

Voce del NordEst

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FUGGO

Sono un viandante disperso

nel mondo di fragori

di odi violenti

mi confondo con la disperazione

di chi fugge

con animo contrito

e paure di morte

sono la terra!

su cui cammino

da cui scappo

aiutami a ritrovarmi

a capire cosa fare,

dove andare

senza più mete e patria il

scalzo senza calzari

prego un Dio

ormai sordo alla violenza

alla cupidigia degli uomini

io sono poeta

e guardo esterefatto

ai misfatti umani

senza tregua e compassione

proprio come gli uomini

FUGGO commento

Deve essere terribile vivere in un paese dove si odia, ogni uomo è un nemico a cui togliere il poco bene che ha, l’imperativo è “devo vivere”, tra scoppi di bombe e paure che porti dentro di te inesorabile. Ogni attimo potrebbe essere la tua ora, sono straniero nella mia terra, non ho più patria, nessuno può aiutarmi e a nessuno posso chiedere aiuto, ho sete e non posso bere, ho fame ma nessuno mi dà da mangiare, sono ormai senza scarpe per camminare, senza lacrime per piangere, senza neanche i miei morti dispersi nelle fosse comuni o sotto le macerie. Perché, perché devo sopportare tutto ciò?

Io vivevo del mio pane con la mia famiglia, in una casa modesta, ma eravamo felici. Amavo mia moglie, i miei figli che ho educato affinchè poi trovassero la loro vita per crescere in armonia; tutto finito, niente più progetti ma solo sopravvivenza, se qualcuno non mi ammazza.

Cosa farò della mia sopravvivenza, che valore avrà se tutto quello che ho creato mi è stato negato dall’odio dalla violenza, che farò domani, chi sarò, come sarò, da chi dovrò difendermi ancora? O mi lascerò andare alla deriva come un povero derelitto, senza casa, senza famiglia, senza amore, senza amici, senza più un cuscino dove posare la testa, ancora piena di rumori e di paure; chi mi aiuterà a sopravvivere a tutto questo orrore, a questo odio che mi circonda inesorabile. Sono mortalmente ferito non da proiettili nè da schegge di bombe: è la mia anima, il mio spirito che è ferito mortalmente, e io che ho sempre amato!

Di Giovanni Caldarone

GIOVANNI CALDARONE Giornalista in pensione - scrittore - poeta - fotografo, vive a Torino

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