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Gas, rincari d’inizio 2025: bollette in aumento del 28% per le famiglie italiane

DiRedazione

Ott 22, 2025

Il 2025 si è aperto con un nuovo aumento delle bollette del gas, che segnano un +28% rispetto alla fine del 2024. Secondo le ultime analisi e i dati pubblicati dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), il rialzo riflette la crescita dei prezzi all’ingrosso e la maggiore domanda registrata nei mesi invernali. Questo scenario pesa sui bilanci familiari e riaccende il dibattito sulle strategie energetiche e sui meccanismi di formazione del prezzo del gas in Italia.

Aumenti record: +28% sul gas e spese familiari in crescita

Nei primi mesi del 2025 il prezzo del gas per uso domestico è aumentato del 28%, portando la spesa media annuale di una famiglia tipo (con consumi di circa 1.550 Smc) a superare i 1.700 euro. L’incremento è dovuto soprattutto all’aumento del costo della materia prima nei mercati all’ingrosso, che ha registrato una forte accelerazione tra dicembre e febbraio.

  • A subire gli effetti più rilevanti sono gli utenti con contratti a prezzo variabile, legati all’indice PSV (Punto di Scambio Virtuale), che riflette l’andamento del mercato italiano del gas.
  • Chi ha sottoscritto tariffe a prezzo fisso è temporaneamente al riparo dalle oscillazioni, anche se molti fornitori stanno già adeguando le offerte per i rinnovi dei prossimi mesi.
  • Le famiglie del Nord, dove il consumo di gas per riscaldamento è più elevato, affrontano un peso economico maggiore rispetto al Sud, con aumenti mensili anche superiori a 35 euro.

Di seguito una tabella riassuntiva dei prezzi del gas naturale per uso domestico nei mesi del 2024 e 2025, con le variazioni percentuali rispetto all’anno precedente e tra i mesi del 2025. I dati evidenziano l’andamento del mercato del gas e le fluttuazioni dei prezzi, utili per analisi e confronti.

MesePrezzo 2024 (€/MWh)Prezzo 2025 (€/MWh)Delta anno (%)Delta mese (%)
Gennaio31,42850,56861%0%
Febbraio30,74852,99172%5%
Marzo27,31545,40366%-14%
Aprile31,91643,08935%-5%
Maggio29,98333,25411%-23%
Giugno34,82734,9190%5%
Luglio36,30437,6164%8%
Agosto39,52136,418-8%-3%
Settembre43,34634,750-20%-5%
Ottobre40,76831,983
Novembre38,186
Dicembre50,378

Osservando le variazioni mese per mese e i delta anno, ci aspettiamo che i prezzi del gas rimangano elevati nei primi mesi del 2025, con possibili riduzioni nella seconda metà dell’anno. Le fluttuazioni continueranno a dipendere dalla domanda stagionale e dai costi all’ingrosso.

Dietro ai rincari: dinamiche del mercato e ruolo del GME

Il mercato del gas italiano è regolato dal GME (Gestore dei Mercati Energetici), che gestisce la piattaforma MGP-GAS, dove avviene la compravendita all’ingrosso. Secondo le ultime sintesi pubblicate dal Gestore, il prezzo medio ponderato giornaliero ha superato i 42 €/MWh, segnando un aumento del 20% rispetto al trimestre precedente. Tali variazioni si trasferiscono direttamente sul PSV, il principale riferimento per la determinazione del prezzo finale delle bollette, e impattano sulle offerte dei principali distributori di gas presenti sul territorio italiano, che devono adeguare le tariffe per i clienti domestici e industriali in base all’andamento del mercato.

  • Diversi fattori hanno contribuito a questa crescita: la riduzione delle forniture dai principali hub europei, l’aumento della domanda legata al clima rigido e le tensioni geopolitiche sui flussi di GNL (gas naturale liquefatto).
  • L’Italia, pur diversificando le fonti, rimane fortemente dipendente dal mercato europeo e dal TTF olandese, indice da cui deriva il PSV.
  • Le statistiche ufficiali del GME confermano un’elevata volatilità nei valori del mercato MGP-GAS, che rende difficile prevedere i costi e influenza direttamente le offerte dei fornitori.

Prospettive per il 2025: tra volatilità e strategie di contenimento

Le proiezioni indicano che i prezzi del gas resteranno alti almeno fino alla prossima primavera, con incrementi che potrebbero superare il 30% rispetto ai livelli medi del 2024. L’andamento dipenderà soprattutto dai costi all’ingrosso e dalla capacità del sistema nazionale di garantire scorte adeguate durante la stagione fredda.

  • Nonostante segnali di riequilibrio sui mercati globali del GNL, la domanda europea rimane sostenuta e i margini di riduzione dei prezzi sono limitati.
  • Gli esperti raccomandano strategie di efficienza energetica: caldaie a condensazione, termostati intelligenti e miglioramento dell’isolamento domestico.
  • Cresce l’interesse verso contratti a prezzo bloccato, che offrono maggiore stabilità rispetto alle offerte indicizzate al PSV.

L’inizio del 2025 conferma che la dipendenza dalle fonti fossili e la volatilità dei mercati internazionali restano le principali sfide per la sicurezza energetica italiana.


Fonte: papernest.it

Di Redazione

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