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Gemona del Friuli : 11 e 17 dicembre per la Rassegna Da Campo, L’APE REGINA e FANCIULLE DI LUSSO

DiRedazione

Dic 9, 2025

MARINA VLADY NEL CAPOLAVORO DI MARCO FERRERI“L’APE REGINA” PRECEDUTO DA UN’ANTOLOGIA DI TAGLI DI CENSURA AI FILM DEL REGISTA E IN “FANCIULLE DI LUSSO” DI BERNARD VORHAUS.

L’attrice fondamentale per Gianni Da Campo al centro dei due appuntamenti di dicembre con la rassegna a lui dedicata.

Giovedì 11 e mercoledì 17 dicembre, ore 20.30, al Cinema Sociale di Gemona. Ingresso libero.

La rassegna della Cineteca del Friuli che insieme alla mostra “L’età dell’amore” allestita al Castello di Gemona rende omaggio a Gianni Da Campo dedica i due appuntamenti di dicembre a Marina Vlady, l’attrice fondamentale per il cineasta e collezionista veneziano, e in particolare a due dei suoi maggiori film italiani, segnati da diverse vicende censorie, che li rendono particolarmente in tono col successivo percorso registico di Da Campo.

Fanciulle di lusso

Il primo film, in programma giovedì 11 dicembre alle 20.30 al Cinema Sociale di Gemona è L’ape Regina(Italia/Francia 1963) di Marco Ferreri, feroce ed esilarante critica alla famiglia tradizionale italiana e all’influenza del cattolicesimo all’interno del talamo coniugale, uno di quei capolavori di Ferreri che letteralmente travolsero i costumi della nostra società, con Marina Vlady in uno dei suoi grandi ruoli, affiancata da un altrettanto grande Ugo Tognazzi. Come molti altri film del regista, L’ape Regina ebbe una lunga vicenda censoria e fu infine ammesso alla distribuzione in sala con un ritocco al titolo (Una storia moderna – L’ape Regina) e alcuni tagli. Da Campo inseguì a lungo e vanamente la prima versione integrale, che ebbe all’epoca una proiezione a inviti a Venezia. A Gemona, il film sarà quindi opportunamente preceduto da un’antologia di tagli di censura ai film di Marco Ferreri curata dalla Cineteca Nazionale, che l’ha presentata quest’anno in anteprima a Roma al suo festival Custodi di sogni. La visione sarà introdotta come sempre dal curatore della mostra e della rassegna, Sergio M. Grmek Germani.

Anche il film successivo, in programma mercoledì 17 dicembre alle 20.30, Fanciulle di lusso (Italia 1952), in cui ragazze dell’alta società internazionale imparano le “buone maniere” in un prestigioso collegio svizzero, è segnato da una vicenda di repressioni, quella del regista di origini centroeuropee Bernard Vorhaus, colpito in America dal maccartismo ed esule in Italia per questo suo unico film realizzato nel nostro Paese, troppo poco noto rispetto ai suoi pregi, che confermano ancora una volta come i film italiani di Marina Vlady, francese di origini russe, siano tra i suoi migliori. La giovanissima attrice si cala in un bel cast corale con la capacità di conservare l’ingenuità all’interno di una recitazione già esperta. Oltre al cast, che include fra gli altri Susan Stephen, Anna Maria Ferrero, Rossana Podestà, Elisa Cegani, si segnalano importanti collaborazioni quali Ennio Flaiano alla sceneggiatura, Nino Rota alla musica e il desantisiano Piero Portalupi alla fotografia.

La rassegna riprenderà dopo la pausa natalizia mercoledì 7 gennaio con I diabolici (Les diaboliques, Francia 1955) di Henri-Georges Clouzot, con Simone Signoret, Véra Clouzot, Paul Meurisse, Charles Vanel, tratto da un romanzo di Boileau e Narcejac, come Gianni Da Campo cultori di Simenon.

In copertina : Ape Regina – Marina Vlady

Di Redazione

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