MERCOLEDÌ 3, GIOVEDÌ 4 e VENERDÌ 5 LUGLIO h 21,30
APPUNTAMENTO CON L’OPEN STAGE – A CUORE APERTO
E PRIMI SPETTACOLI DI TEATRO CONTEMPORANEO
AI GIARDINI SOSPESI – BASTIONE ALICORNO Piazzale Santa Croce Padova
In scena:
– 3/07 OPEN STAGE – A CUORE APERTO
Una serata aperta a tutti i teatranti della città, attori e registi, appassionati e professionisti, una serata in cui presentare un breve lavoro o un estratto da un lavoro più ampio, in cui mettersi alla prova, in cui mettersi in gioco, in cui condividere teatro in completa libertà, senza biglietto d’ingresso, senza valutazioni, senza censure, e sotto un unico vincolo: una durata massima di 10 minuti.
– 4/07 CARICHI SOSPESI con OTELLO SRL
con
Marta De Santis, Giuseppe Savio, Marco Tizianel / disegno luci
Stefano Razzolini / regia Marco Caldiron
Note di regia
Per noi che viviamo ai margini dell’impero, in una infinita Provincia, lontani dai centri di potere, temprati dai giorni nebbiosi e da grigi inverni, per noi Venezia è lontana quasi come l’america. Lei, Desdemona, figlia della provincia, vissuta lontano dai clamori dell’impero, mai andata ad un prima teatrale è stata affascinata dalle parole e dai racconti del Moro, titolare della Otello srl, uomo di confine, vissuto in centro dove ha visto le luci della grande città e conosciuto i lussi di una vita agiata. L’altro è Iago, uomo di fiducia, con ambizione di divenire il suo braccio destro, il suo amministratore delegato, deluso e incattivito dal non essere lui il prescelto: Otello ha deciso che il suo luogotenente sarà Cassio. Tra queste trame si intrecciano anche passioni e gelosie: Desdemona è desiderata da Iago e Iago è convinto che Otello sia stato l’amante della moglie.Otello è innamorato di Desdemona, Desdemona è innamorata di Otello, ma questo non basta.Il progetto dello spettacolo prende spunto da queste suggestioni che ci hanno portato a scegliere di immaginare di rappresentare l’intera storia nell’arco del giorno del loro matrimonio.La narrazione comincia subito dopo la cerimonia nuziale, all’inizio dei festeggiamenti, e termina prima che sia consumata la prima notte di nozze: tutto avviene nell’arco di 12 ore.Lo spazio agito sarà caratterizzato da elementi scenografici tipici di una festa di paese, come festoni colorati, lampadine appese, luminarie di paese e tavolate imbandite.La provincia è la nostra Cipro, un mondo piccolo, angusto in cui i rapporti, le dinamiche e le vicende sono permeabili e diventando indiscrezioni malevole: tutto va in pasto a tutti. In queste maglie Iago si muove agilmente tessendo trame che divengo cappi e sentenze di morte.Il testo guida è, e rimane, l’Otello di Shakespeare ma in questa visione, caliginosa c’è spazio per innestare altre drammaturgie, talvolta teatrali (Pinter, Mamet, Greig), altre volte tratte da testi di canzoni (Ciampi, Led Zeppelin, Bersani, Dalida) o di poesie. Una amalgama che ci permette di indagare attitudini sotterranee dei personaggi, nuove interpretazioni non lineari, sentimenti inconfessati.In scena solo Iago, Otello e Desdemona, tutti gli altri sono evocati ma non rappresentati.Questi personaggi restituiscono il dramma in un’accezione molto viscerale che fa del corpo lo strumento privilegiato (a volte ancor più della parola), in un alternanza tra rappresentazioni iconografiche, che fanno riferimento ai quadri di Michael Carson, e momenti di grande dinamismo fisico.
SINOSSI
Lo spettacolo inizia con Desdemona, sola in scena, vestita da sposa, non sappiamo se quello che dice è riferito a ciò che è accaduto o a ciò che è destinato ad accadere.Subito dopo la festa di matrimonio: sposi e invitati stanno festeggiando in un piccolo paese di provincia.Otello e Desdemona solo bellissimi, ballano insieme, ammirati e rispettati da tutti nonostante un’evidente differenza di età. Iago brinda con loro ma capiamo subito il suo rancore, l’invidia per una vita di felicità immaginata a lungo ma ormai irraggiungibile, per un ruolo di potere definitivamente perso.Questi gli elementi narrativi che innescano il conflitto tra i personaggi, Iago riuscirà a screditare Desdemona e gli uomini di fiducia di Otello, costruendo un mondo rovesciato in cui solo a lui si deve gratitudine e fiducia e tutto il resto diviene materia da distruggere.La provincia, il piccolo mondo in cui si muovono i personaggi, è il terreno che feconda le trame di Iago e che “giustificano” la violenza di Otello nei confronti di una Desdemona accusata di tradimento, in un paese che si ritrova ignaro complice scavato da vecchi rancori, da invidie, da gelosie e pregiudizi.Allo scontro di potere si aggiunge il desiderio carnale, intorbidito dal rancore, che Iago prova irresistibilmente nei confronti di Desdemona, la giovane e bella ragazza di città che Otello è riuscito a conquistare a scapito di tutto il resto della compagnia del paese.La tragedia si chiude con la sua l’inevitabile morte, sacrificata alle miserie di paese ancor prima di essere moglie vera e propria.
– 5/07 BARABAO TEATRO con OMERTÀ CAPACI, 23 maggio 1992
“… Il fenomeno mafioso è qualcosa di più importante della criminalità: è la criminalità più l’intelligenza e più l’omertà: è una cosa ben diversa.”
Tommaso
Buscetta
Omertà è un racconto, un viaggio attraverso
l’intreccio di storie così incredibili da non poter sembrare vere,
pur essendolo: 4 vite:
Giovanni Falcone, giudice di Palermo ha, come obiettivo di vita, colpire il cuore, l’onore e le tasche di chi tiene sotto scacco la Sicilia e l’Italia intera. Tommaso Buscetta, il boss dei due mondi, facente parte della Mafia perdente, che chiede di poter parlare proprio con il giudice per vendicare la morte dei suoi familiari, parlando. Permette a Falcone e al Pool Antimafia di poter istruire il Maxiprocesso alla Mafia.
19
ergastoli, 342 condanne e 2665 anni di carcere. Il più grande
processo penale mai celebrato al mondo.
Michele Greco, detto il Papa, con le sue dichiarazioni e auguri di pace che rivolge alla Corte…
Totò Riina con la sua “fame” di arrivare, di comandare, di combattere tutti coloro che tentano di fermare la sua ascesa… 4 personaggi, che affrontano, percorrono e sviluppano la loro esistenza nella quale il confine dall’essere vittime o carnefici è molto sottile.
“…penso
che occorra compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia
il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché in ciò
sta l’essenza della dignità umana…”
Giovanni
Falcone
Note di Regia
Parlare di fatti storici
estremamente attuali e scottanti come le vicende malavitose che hanno
condotto alla morte di uno dei più importanti giudici italiani
qual è stato Giovanni Falcone, non è un’impresa semplice. E
non lo è neppure ricrearli attraverso il teatro.
Tradurli in
linguaggio teatrale pregnante, denso ed efficace ha significato:
•
Una profonda conoscenza di quanto è accaduto, in modo da essere il
più fedeli possibili alle reali vicende;
• Saper scegliere tra
i tanti protagonisti a chi dare voce, affinché l’intersecarsi
degli eventi avesse resa comunicativa e rendesse giustizia ai
fatti;
• Creare, così come fa lo scrupoloso compositore
musicale, un’opera che tra spazio scenico, personaggi,
stili, musica, ritmo e immagini, arrivasse in modo incisivo e
diretto non solo a ridestare il ricordo dello spettatore che ha
vissuto quel periodo storico, ma risvegliasse un senso della memoria
nel giovane spettatore, non presente all’epoca, arrivando
quindi al cuore di tutti.
Questo è quanto ha creato in me
“movimento”, nel senso più amplio del termine, quando mi è
stato chiesto di seguire la regia di uno spettacolo che tanto
coinvolgeva l’attore protagonista.
Si è delineata dinnanzi ai
miei occhi una sfida che ridesse vita attraverso un linguaggio
teatrale vivo, a quanto Falcone diceva: “Gli uomini passano,
le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri
uomini”.
Il giudice ci suggerisce un passaggio di testimone ed è
quello che lo spettacolo si propone.
Non solo: è quello che
Falcone ha chiesto e chiede quotidianamente a tutti noi. Nessuno
escluso!
Romina Ranzato
INFO: carichisospesi@gmail.com – 347 4214400
Prenotazioni spettacoli tramite Eventbrite
Link dal sito www.carichisospesi.com o dagli eventi sulla pagina facebook dei Carichi Sospesi.
La prenotazione assicura esclusivamente il posto a sedere.
BIGLIETTI: 10 € interi | 7 € ridotti studenti universitari
ABBONAMENTI: 3 spettacoli a scelta: 24 € interi | 15 € studenti universitari
GIARDINI SOSPESI è un progetto dell’Associazione Carichi Sospesi di Padova, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, la Locanda Peccatorum, l’associazione Piano T, il gruppo Studenti Per – Udu Padova e il festival Play Languages (Teatro Popolare di Ricerca-Centro Universitario Teatrale).
Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21,30 e si svolgeranno anche in caso di maltempo (il Bastione Alicorno è coperto da una volta muraria).