Irina Brook, regista residente e Bepi Morassi alla produzione.
Queste le scelte artistiche del CdA del Teatro Stabile del Veneto per il prossimo triennio
Il Consiglio di Amministrazione del Teatro Stabile del Veneto ha nominato con un voto all’unanimità Giorgio Ferrara nuovo direttore artistico a partire da aprile 2021. Il 31 marzo scadrà l’incarico del dott. Massimo Ongaro e, dopo sette anni di direzione, il Teatro Stabile Veneto lo saluterà con stima e affetto. Ferrara rimarrà in carica per i prossimi tre anni.
“Il mandato affidato al Maestro Ferrara è la sintesi di un percorso che stiamo affrontando con determinazione e che ha l’obiettivo di riportare il Teatro Stabile del Veneto ad essere teatro nazionale e a dare valore artistico alla propria identità e alla propria produzione” – questo il senso di un documento programmatico fatto proprio dal Consiglio di Amministrazione e che accompagna le nomine. “Nel prossimo triennio dobbiamo esaltare alcune caratteristiche del nostro teatro” – prosegue il documento – “a partire dal suo palcoscenico più internazionale che è e rimarrà il Goldoni di Venezia. Occorre poi concentrare la produzione artistica a Padova, proponendo Treviso come terzo polo musicale di una regione ricca di fermento culturale”.
Il CdA ha poi scelto Irina Brook in qualità di regista residente e, in particolare, Brook esporterà il suo progetto itinerante House of Us. Venezia sarà la città capofila di questo laboratorio, che coinvolge diverse città del Mondo, in Italia anche Palermo e Firenze, dedicato ai giovani di oggi, ai problemi della solitudine e dell’isolamento, attraverso l’Amleto shakespeariano. Brook, celebre artista internazionale, da anni sta rivolgendo la sua attenzione alle nuove generazioni e ritiene che oggi più che mai vi sia il bisogno di trovare nuovi linguaggi teatrali che parlino a tutti.
Per quanto riguarda la produzione del TSV, il Maestro Ferrara si avvarrà della collaborazione del regista veneto Bepi Morassi, che ha firmato numerose regie di successo e per più di un decennio ha diretto la produzione del teatro La Fenice.
“Queste nomine che il Consiglio di Amministrazione del teatro ha fatto in assoluta autonomia con un metodo inclusivo e trasparente, rappresentano per il Veneto, per l’Italia e per l’Europa la costruzione di un soggetto nazionale e internazionale incardinato nel Nord-Est italiano che dovrà dimostrare il proprio valore sul palcoscenico – ha dichiarato il presidente Giampiero Beltotto –. Siamo grati a Ferrara, Brook e Morassi per questi mesi di colloquio artistico e culturale ampio, generoso e intelligente. E siamo felici di aver tenuto il percorso di queste nomine fuori dai riflettori. Adesso al lavoro.”
“Sono onorato di essere stato chiamato alla direzione artistica del Teatro Stabile Veneto – ha dichiarato Giorgio Ferrara – e porterò la mia esperienza e passione per il teatro nei tre importanti palcoscenici di questa grande struttura, per un percorso che ha una triplice importanza: riavvicinare il teatro al territorio attraverso produzioni attente al pubblico, farlo tornare ad essere teatro nazionale e soprattutto creare le condizioni per una sua internazionalità.”
A Giorgio Ferrara sono arrivate, tra le altre, le congratulazioni da New York di Bob Wilson e di Lucinda Childs, da Mosca di Rimas Tuminas, da Palermo di Emma Dante, e da Roma di Silvia Colasanti.
“È emozionante – ha detto Irina Brook – l’idea di un lavoro che mi porta finalmente a Venezia per raccontare i giovani di tutto il mondo e di questo territorio e per lavorare con i giovani artisti della scuola del Teatro Stabile“.
“Dopo tanti anni di produzione teatrale sia nella prosa che nella lirica, l’invito che mi ha fatto il Teatro di tornare a operare sui palcoscenici di Venezia, di Padova e di Treviso è un po’ come ritornare a casa mia”, così ha dichiarato il regista Bepi Morassi.