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GIORNATE FAI DI PRIMAVERA – Oltre 35 i luoghi aperti in Veneto sabato 22 e domenica 23 marzo 2025

DiRedazione

Mar 18, 2025

XXXIII edizione delle

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA

Torna  il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico

del nostro Paese con l’apertura a contributo libero di 750 luoghi speciali in 400 città

un’edizione speciale, in occasione dei 50 anni della Fondazione

sabato 22 e domenica 23 marzo 2025

Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblicadi fondi

Oltre 35 le aperture in Veneto

Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano per la 33ª edizione le Giornate FAI di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.

Un’edizione speciale, in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del FAI – fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoliche anche attraverso le Giornate FAI di Primavera ribadisce la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, e che si realizza nella cura e nella scoperta di tanti luoghi speciali – oltre 13 milioni visitatori, 16.290 luoghi aperti in oltre 7.000 città in 32 edizioni – con lo scopo di educare la collettività alla conoscenza, alla frequentazione e alla tutela del patrimonio di storia, arte e natura italiano.

Le Giornate FAI rappresentano un momento di crescita educativa e culturale e di condivisione, strumenti essenziali per affrontare un mondo libero. Un percorso di cittadinanza che coinvolge  istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale, con un unico obiettivo: riconoscere il valore del nostro patrimonio culturale e con esso la nostra identità di cittadini europei.

Da oggi e senza incertezza anche noi del FAI dobbiamo avere ancora più chiaro che ogni nostra azione sociale ed educativa debba concorrere al rafforzamento di una comune coscienza europea e affido dunque a questa edizione delle Giornate FAI del cinquantennale e alle 750 piazze italiane – che esse virtualmente rappresentano –  l’auspicio che la nostra festosa, concreta e appassionata manifestazione del 22 e 23 marzo possa essere proposta, vissuta e percepita in questa ottica più ampia, più civile, più militante. Il mondo, e non solo noi europei, ne ha un immenso e drammatico bisogno. Viva l’Europa!” ha dichiaratoMarco Magnifico,Presidente FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano.

Le Giornate FAI di Primavera anche in questa edizione attraverseranno il territorio italiano – da Nord a Sud del Belpaese, aprendo luoghi insoliti e normalmente inaccessibili oppure poco noti e valorizzati – per continuare assieme a meravigliarsi di fronte alla sorprendente vastità del patrimonio italiano, una festa con le persone e per le persone: 750 luoghi saranno infatti aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti – cittadini di domani – appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Una mappa italiana, variegata e inaspettata (elenco completo dei luoghi visitabili e modalità di partecipazione dall’11 marzo su www.giornatefai.it): borghi, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, di archeologia industriale, case private, botteghe e luoghi di antichi mestieri, luoghi che ci raccontano di altre culture, luoghi in cui è in corso un restauro, luoghi di natura e cultura. Saranno proprio le Giornate FAI di Primavera per due giorni a dare voce a tanti luoghi e a ricordarci di dar loro attenzione, per raccontare e valorizzare le meraviglie e i tesori nascosti che ci circondano, promuovendone la conoscenza, la cura e la tutela. Una missione culturale verso il patrimonio italiano che coinvolge tutti, perché appartiene a tutti.

Tra le tante aperture proposte, alcune saranno dedicate agli iscritti al FAI e a chi si iscriverà durante l’evento. Verranno inoltre riaperti luoghi particolarmente apprezzati e visitati nelle scorse edizioni.  Ad ogni visita sarà possibile sostenere la missione e le attività della Fondazione con una donazione.

Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). Partecipare alla visita con una donazione significa sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Ogni Iscritto al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potrà beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture dedicate. Sottoscrivere la tessera FAI significa diventare parte di un grande progetto e rappresenta un atto d’amore per l’Italia.

Inoltre, fino al 30 marzo 2025 si potrà sostenere la missione del FAI donando con un SMS o una chiamata da rete fissa al numero 45584. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, Geny Communications e, sempre per la rete fissa, di 5 euro da Convergenze e PosteMobile.

Giornate FAI di Primavera: oltre 35 le aperture in Veneto

Saranno oltre trentacinque le proposte delle Delegazioni e dei Gruppi FAI Giovani del Veneto: da luoghi normalmente chiusi al pubblico a Chiese e Pievi di origini antichissime, da giardini affascinati fino a cave, edifici industriali e trasformazioni contemporanee della classica Villa Veneta.

«Davvero bello pensare che ancora una volta, la trentatreesima! si avvicinano le Giornate FAI di Primavera, il 22 e 23 marzo 2025. – commenta Giovanna Vigili de Kreutzenberg, Presidente del FAI Veneto – Grazie di cuore a tutti i Capi Delegazione, ai nostri Giovani, ai volontari che si impegnano nei vari ruoli, ai proprietari che ci permettono di entrare nelle loro proprietà, agli Apprendisti Ciceroni e ai narratori. Il prestigio delle numerosissime aperture e iniziative delle Delegazioni del Veneto sottolinea la ricorrenza dei 50 anni del FAI. Vi invitiamo tutti a questa grande festa di piazza per ammirare, conoscere, raccontare, amare il nostro straordinario Veneto, la nostra Italia, la nostra Europa. Buon lavoro e buon divertimento a tutti».

BELLUNO

A Belluno in occasione delle Giornate FAI di Primavera, grazie alla Delegazione FAI di Belluno sarà eccezionalmente aperto al pubblico Palazzo Bolzanio Coraulo (Via Santa Croce, 7), solitamente non accessibile in quanto di proprietà privata. L’edificio, risalente al XVII-XVIII secolo, nasce dalla sistemazione unitaria di un complesso di case quattro-cinquecentesche, è un elegante esempio di architettura rinascimentale veneta, rivisitata poi in epoca barocca. Gli Apprendisti Ciceroni Liceo Classico “Tiziano” di Belluno condurranno i visitatori nei suoi ambienti più rappresentativi, dall’androne al salone nobile e ad altre sale barocche, dove si potranno ammirare stucchi e dipinti di grande pregio. Sarà inoltre allestita una mostra di cappelli e accessori, dalla fine dell’Ottocento agli anni Ottanta del Novecento, provenienti dalla collezione di Ada Soffiantini, residente nel palazzo.

Aperto esclusivamente per le Giornate FAI sarà anche il Palazzo dei Vescovi in Piazza Duomo, attualmente chiuso perché in fase di restauro. Eretto o ampliato nel XII secolo dal vescovo Gerardo de Taccoli, all’origine era un castello fortificato con almeno tre torri, simbolo del potere episcopale. Tra il XV e il XVII secolo subì trasformazioni rinascimentali e barocche, perdendo le funzioni difensive. Il cantiere del Palazzo dei Vescovi riaprirà al pubblico con un’anteprima straordinaria: gli attuali lavori di restauro hanno, infatti, rivelato tracce del castello medievale e di un’esedra romana o tardoantica, che saranno visibili per la prima volta. Il percorso di visita si concluderà nel salone dell’Auditorium recuperato, offrendo ai visitatori una narrazione unica dell’evoluzione storica e architettonica di uno dei luoghi simbolo della città di Belluno.

Il Gruppo FAI di Feltre ci porterà, invece, alla scoperta di alcune meravigliose località della provincia. Si comincia con le visite, a cura Apprendisti Ciceroni Istituto G. Dal Piaz di Feltre (BL), con la collaborazione del Comitato Mercatino di Zorzoi, del Borgo di Zorzoi, sviluppatosi in epoca romana lungo una strada commerciale, prosperando nei secoli successivi grazie alla sua posizione strategica. Tra i suoi edifici di rilievo ci sono l’Oratorio della Beata Vergine di Pompei (1898) e il sacello dei Santi Vittore e Corona. Il Palazzetto Valle, risalente al 1602, riflette lo stile urbano di influenza tedesca, con muri spessi e piccole finestre. Al suo interno spiccano una cucina con larìn, una sala da pranzo affrescata con scene della Genesi e un soffitto ligneo decorato con motivi zodiacali. Gli affreschi, ispirati all’arte rinascimentale, rappresentano un raro esempio di decorazione residenziale bellunese. Da vedere anche Casa Valle, solitamente chiusa essendo privata, che conserva un notevole patrimonio di affreschi nella sala da pranzo, insoliti sia per l’ambiente in cui sono stati realizzati, sia per la loro storia iconografica.

Spostandosi a Sorriva, si potrà scoprire una vera gemma nascosta: la Chiesa di San Giorgio situata su un’altura che domina la piana di Sovramonte. Il percorso di visita, condotto dall’Istituto Dal Piaz, con la collaborazione del Comune di Sovramonte, delle Parrocchie e del Comitato Parrocchiale, offrirà un’esperienza unica, dove la bellezza degli affreschi che adornano l’interno, risalenti dal XIV al XVI secolo, sorprenderà i visitatori, in particolare il ciclo di Andrea Nasocchio nel presbiterio. La combinazione di stili architettonici e decorazioni, dalla struttura gotica alla cappella settecentesca, arricchisce questo angolo di quiete. Sabato 22 e domenica 23 marzo alle 17.00, sono state organizzate due visite speciali, con prenotazione obbligatoria che si estenderanno fino a Ponterra lungo il “Percorso degli appestati”, un affascinante itinerario per ammirare l’affresco che raffigura il trasporto degli appestati durante l’epidemia del 1630-31, un sacello dedicato a Maria e il cimitero degli appestati.

Nell’antico borgo di Servo è situata, invece, la Chiesa di Santa Maria Assunta, Pieve delle comunità di Aune, Faller, Sorriva e Zorzoi, la cui esistenza è attestata già in epoca altomedievale e documentata dal 1085. La facciata semplice presenta un rosone, riscoperto nel 1968, e un portale romanico, mentre l’interno, a navata unica con abside a crociera, ospita cinque altari in muratura con dossali lignei, tra cui spicca il gruppo dell’Addolorata in stile gotico. Il campanile romanico-gotico del XV secolo, alto 36 metri, conserva un’iscrizione del 1640. La chiesa è nota per gli affreschi del XIV-XVI secolo, tra cui spiccano l’“Ultima Cena” di Giovanni di Francia, scene sacre nel battistero, i Dodici Profeti sull’arcone e opere di Giovanni e Marco da Mel. Ospita inoltre dipinti di Francesco Frigimelica e arredi preziosi nella sagrestia.

PADOVA

In città, la Delegazione, il Gruppo FAI Ponte tra culture e il Gruppo FAI Giovani di Padova faranno scoprire ai visitatori la sede della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) di Padova situata nel cuore del centro storico, che un tempo ospitava un quartiere medievale. Gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” di Selvazzano Dentro accompagneranno il pubblico all’interno dell’edificio, solitamente accessibile solo per motivi professionali, che custodisce opere di artisti di spicco come Fulvio Pendini, Antonio Morato e Oreste Da Molin, esposte in ambienti normalmente inaccessibili, tra cui la suggestiva Sala di Giunta, arricchita dalla “galleria dei presidenti”. Un’ulteriore attrazione sarà l’apertura straordinaria della mostra dell’Ufficio Metrico. Sono previsti inoltre due incontri speciali: venerdì 21 marzo i visitatori potranno conoscere la storia del palazzo e della collezione della Camera di Commercio attraverso il racconto dello storico e critico d’arte Massimiliano Sabbion. Domenica 23 marzo alle ore 11.00 il giornalista e geografo Dott. Pietro Casetta, approfondirà aspetti di natura architettonica e artistica della Camera di Commercio e di Piazza dell’Insurrezione. Domenica 23 marzo alle ore 10.10 è prevista una visita in lingua ucraina e alle 11.35 una visita in lingua araba/curda.

Da non perdere anche la Chiesa di San Daniele, risalente all’XI secolo e situata lungo via Umberto, tra la Basilica di Sant’Antonio e quella di Santa Giustina. Custodisce pregevoli tele seicentesche, tra cui due attribuite al Langetti, influente nella pittura veneziana del XVII secolo. Gli affreschi ottocenteschi di Sebastiano Santi, autore anche delle tele della Via Crucis, arricchiscono l’interno. Spiccano una scultura lignea dell’Ecce Homo e un crocifisso di grande eleganza. I confessionali, raffinati esempi di ebanisteria padovana, sono autentici capolavori. L’organo ottocentesco, tra i più belli d’Italia, è ancora in uso grazie al restauro delle canne originali e alla straordinaria acustica della chiesa. Il percorso, curato dai volontari insieme con Apprendisti Ciceroni dell’ITES Einaudi-Gramsci e dell’IIS Valle di Padova, permetterà di esplorare in dettaglio gli aspetti storici, artistici e spirituali del luogo.

In una laterale di via Forcellini si erge il “Gregorianum”, un prestigioso collegio universitario cattolico di Padova. Gli Apprendisti Ciceroni Liceo Artistico “Pietro Selvatico” condurranno i visitatori in luoghi solitamente inaccessibili, iniziando dall’atrio dove si trova un affresco vivace di F. Pendini sulla vita universitaria. Si proseguirà nell’Aula Magna, dove un’imponente opera dello stesso artista raffigura i principali edifici e collegi della città, simboleggiando il legame tra vita civile, accademica e religiosa. La visita si concluderà nella cappella, arricchita dalle vetrate della Via Crucis, realizzate su cartoni da Pendini con la collaborazione di Camillo Bianchi. Sabato 22 marzo ore 11.00, Don Giulio Osto, teologo e guida spirituale del Gregorianum, terrà una visita speciale da non perdere dedicata al luogo, che non è solo una dimora, ma un centro di formazione e cultura per i giovani che studiano a Padova.

Sempre a Padova, in occasione delle Giornate FAI di Primavera, sarà aperto al pubblico Palazzo Dondi dall’Orologio (via Cesare Battisti), esempio significativo di architettura rinascimentale padovana, con una facciata elegante arricchita da elementi dorici e una notevole decorazione interna. I visitatori potranno percorrere un affascinante viaggio nei secoli, dalle origini medievali del palazzo alla sua ristrutturazione nel XXI secolo. Sarà possibile ammirare l’imponente salone con il fregio dei 89 putti e le stanze affrescate in stile neoclassico, testimoniando le trasformazioni dell’edificio nel corso dei secoli. Il restauro condotto dall’’architetto Paolo Portoghesi, ha, infatti, portato alla luce non solo gli elementi artistici, ma anche importanti tracce medievali, come la struttura della torre e i massi di trachite nello scalone. Un’occasione imperdibile per conoscere la storia di un edificio che ha visto il passaggio di secoli, famiglie illustri e trasformazioni architettoniche, divenendo simbolo della Padova che cambia.

Spostandosi in provincia, a Limena, sempre a cura della Delegazione e il Gruppo FAI Giovani di Padova, sarà aperta al pubblico Villa Pacchierotti De Benedetti, edificata nel XVIII secolo ed esempio di architettura veneta del XVIII secolo, che fonde elementi della “casa veneziana” con la tipologia palladiana, riflettendo l’evoluzione stilistica dell’epoca. Costruita su una fortificazione romana, la villa si distingue per la facciata con tre logge sovrapposte, ispirate a Villa Angarano del Longhena. Il giardino all’italiana, di quasi tre ettari, ospita alberi monumentali ed è ideale per passeggiate. Il complesso include una cappella settecentesca in stile Frigimelica e ampie barchesse, tipiche della tradizione veneta. La visita si articola in quattro tappe: il giardino, la cappella, il piano terra con ambienti storici e il primo piano, che conserva gli spazi più prestigiosi, offrendo un’immersione nella bellezza del patrimonio veneto.

Durante le Giornate FAI di Primavera, sarà possibile inoltre, partecipare alle visite a Villa dei Vescovi, Bene FAI a Luvigliano di Torreglia. Questo sito fa parte dell’Itinerario europeo delle Giornate FAI di Primavera, avendo beneficiato di un contributo del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale per il restauro del muro di cinta della Villa.

ROVIGO

La Delegazione e il Gruppo FAI Giovani di Rovigo vogliono in occasione delle Giornate FAI di Primavera far scoprire alcuni luoghi ricchi di interesse e fascino della provincia.

Ad Adria, gli Apprendisti Ciceroni IIS “Cipriani Colombo” condurranno i visitatori attraverso l’ampio salone del Palazzo Vescovile, edificio emblematico della ricca tradizione storica della città di tutto il Polesine, soffermandosi poi nella sale che ospitano l’Archivio Diocesano, custode di un prezioso patrimonio di documenti storici, testi religiosi e opere rare, testimonianza della lunga storia della diocesi e della comunità locale, e la Biblioteca Capitolare che custodisce volumi di grande valore teologico e storico, mentre l’Archivio raccoglie documenti che riflettono la vita e l’evoluzione della diocesi. Le loro origini risalgono a secoli fa, quando la diocesi iniziò a raccogliere e preservare manoscritti e testi sacri. Nel tempo, queste collezioni si sono arricchite, diventando centri di studio e conservazione di rilevanza regionale. Il luogo offre un percorso di visita che permette di scoprire la storia del palazzo e i suoi tesori documentari. Tra i fondi più significativi spiccano quelli della “Fabbriceria”, che raccontano la costruzione e la manutenzione della Cattedrale, e il fondo musicale, con spartiti e composizioni dal XVI al XIX secolo.

Nel centro di Adria si situa anche Casa di Carlo Bocchi, sede della Fondazione Scolastica Carlo Bocchi ETS, ente filantropico che promuove attività culturali e scolastiche nella città. Carlo Bocchi, influente collezionista, politico e benefattore di Adria, lasciò in eredità una vasta raccolta di stampe e incisioni alla Fondazione da lui istituita nel 1874, che si occupa di preservare e valorizzare questo patrimonio artistico, che rappresenta un’importante testimonianza della storia incisoria. Gli Apprendisti Ciceroni IIS “Cipriani Colombo” di Adria illustreranno nella Sala Bocchi le incisioni dal Rinascimento in poi, realizzate da artisti europei come Albrecht Dürer, la dinastia Sadeler e Jacques Callot. Particolarmente affascinanti sono le incisioni “di traduzione”, che riproducono capolavori di Raffaello, Michelangelo e Tiziano, offrendo ai visitatori un’immersione nell’arte incisoria e pittorica.

Riservata agli iscritti FAI e a chi si iscrive in loco è la visita a Villa Salvagnini nel pieno centro storico della città, a pochi passi dalla Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. L’edificio rientra tra le opere dell’architetto Giambattista Scarpari, autore di molte ville del viale della Stazione. Il progetto originale del 1909 riguardava la sola casa ma alla proprietà si aggiunsero altri annessi in stile neogotico tra il 1925 e il 1928. La facciata della villa è decorata con un fascione affrescato, mentre all’interno si distinguono la ringhiera in ferro battuto di Natale Boccato e i soffitti riprodotti secondo gli originali. Durante le Giornate FAI di Primavera, i visitatori potranno esplorare questa iconica villa del primo Novecento, scoprendone la storia e il legame con la famiglia Salvagnini e con Scarpari, figura chiave dell’architettura locale.

Gli Apprendisti Ciceroni dell’IIS Cipriani Colombo di Porto Viro attendono i partecipanti alle Giornate FAI a Loreo, nell’oasi di Volta Grimana, una riserva naturalistica di grande valore ambientale e culturale, collocata tra il Po Grande e il Po di Levante. Istituita nel 1991, l’oasi, estesa su undici ettari, è composta da laghetti d’acqua dolce circondati da una vegetazione variegata, che supporta diverse specie di fauna, tra cui uccelli selvatici, mammiferi e rettili. Con postazioni di birdwatching e passerelle, i visitatori potranno esplorare il percorso naturalistico e faunistico, scoprendo la storia della conca e osservando specie come il picchio rosso maggiore, la faina e il ramarro occidentale.

Ancora in esclusiva per gli iscritti FAI è la visita a Valle Morosina, un’antica valle da pesca situata nel comune di Rosolina, all’interno del Parco del Delta del Po. Con l’apertura di questo luogo i visitatori potranno scoprire la storia di una tipica Valle da pesca dalle sue origini fino ai giorni nostri e come vengano eseguite le attività di pesca nella valle, in un’ottica di sostenibilità ambientale. Sarà un’occasione unica per visitare il piccolo ma prezioso museo della famiglia Vianelli costituito da 92 mappe storiche dove i visitatori potranno comprendere l’evoluzione del Delta del Po nei secoli.

TREVISO

La Delegazione FAI di Treviso, in occasione delle Giornate FAI di Primavera, ha organizzato visite e aperture sia in città che in provincia.

A Treviso, in Piazza della Vittoria, sarà aperto ai visitatori l’Istituto “Riccati Luzzatti”, unica scuola ad indirizzo tecnico della città fino al secondo dopoguerra. L’Istituto conserva ancora oggi una preziosa collezione storica di strumenti scientifici per lo studio della fisica e della chimica. Saranno gli stessi studenti, nelle vesti di Apprendisti Ciceroni,a condurci in un viaggio nel passato scolastico alla scoperta degli ambienti storici più suggestivi e ben conservati: l’atrio, lo scalone, l’Ufficio di Presidenza con gli arredi originali, i lunghi corridoi e l’aula di fisica con banchi a gradoni in legno. Tra le meraviglie, gli armadi a vetro con strumenti di fisica e chimica, l’Aula Magna e la biblioteca “Quintino Sella”, che custodisce un prezioso patrimonio librario.

In provincia ci si sposta ad Ormelle, che custodisce la Chiesa dei Templari, l’edificio meglio conservato tra quelli dei Cavalieri in Italia. Edificata intorno al 1190 dall’Ordine dei Cavalieri del Tempio, nel 1312 la chiesa passò sotto il controllo dell’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, che la mantenne per circa 400 anni. Durante questo periodo, il complesso fu trasformato da ospizio per pellegrini a azienda agricola, un cambiamento che durò dal XIV al XVIII secolo. L’edificio attuale della presenta caratteristiche tipiche dell’architettura romanica, con un’unica navata orientata Est-Ovest e un portico sui lati Sud e Ovest. La facciata laterale a Nord evidenzia le trasformazioni subite nel tempo, mentre l’interno, semplice e severo, conserva frammenti di affreschi. La torre campanaria, separata dalla facciata, è di una fase successiva. Il portico, aggiunto nel XVIII secolo, sorregge arcate con capitelli in pietra di Ausina e Cugnan, e tra il 1723 e il 1731 fu ampliato per proteggere l’ingresso e facilitare il passaggio delle processioni. L’ambiente circostante, immerso nella natura, ci riporta a un tempo lontano, offrendo un luogo di pace e tranquillità.

A Villorba sarà invece aperta al pubblico Fabrica, edificio progettato dall’architetto giapponese Tadao Ando, fondata nel 1994 da Luciano Benetton e Oliviero Toscani all’interno di una villa veneta del XVII secolo. Normalmente accessibile solo ai membri del centro di ricerca, la visita, curata dagli Apprendisti Ciceroni Liceo Da Vinci Treviso, consentirà di immergersi nell’ambiente creativo che ispira giovani talenti provenienti da tutto il mondo, offrendo un’occasione unica per esplorare una straordinaria opera architettonica. Sabato 22 marzo dalle 10.00 alle 12.30, si terranno, inoltre, visite speciali su prenotazione e riservate agli iscritti FAI o a chi si iscrive in loco, a cura dell’Architetto Mario Gemin, Capodelegazione FAI di Treviso e dell’ Ingegnere Luigi Cocco che ha diretto i lavori accanto all’Architetto Tadao Ando.

In occasione delle Giornate FAI di Primavera sarà aperto ad Altivole il Memoriale Brion, Bene donato al FAI da Ennio e Donatella Brion. Ultima opera di Carlo Scarpa, tra le sue più complesse, originali, significative e care, fu realizzato tra 1970 e 1978, anno della morte dell’architetto in Giappone, e ultimato sui suoi progetti.

VENEZIA

Anche nell’edizione 2025 delle Giornate FAI di Primavera saranno numerose le aperture nella città lagunare e nella sua provincia.

In città, la Delegazione FAI di Venezia attende gli iscritti FAI, con possibilità di iscriversi in loco, all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, oggi ospitata nell’edificio che era l’Ospedale degli Incurabili. Gli Apprendisti Ciceroni dell’IIS “Marco Polo” condurranno i visitatori all’interno di questo edificio storico di Venezia, testimonianza della rilevanza che la Serenissima attribuiva alle opere sociali. L’esperienza sarà arricchita dalla presenza e dalle attività degli studenti dell’Accademia. Gli spazi interni, le aule e i lunghi corridoi sui quattro lati del rettangolo, sono veri e propri spazi espositivi, pronti ad ospitare le opere degli studenti attuali e di quelli degli anni passati. Nel vasto chiostro con colonnato, si trovano tuttora quattro antichi pozzi. Tra i locali, si distinguono ancora alcune grandi sale con soffitti lignei e stucchi, e l’antica farmacia. Visite speciali: sia sabato che domenica, su prenotazione, gli studenti e i docenti apriranno eccezionalmente i laboratori di anatomia artistica, grafica e pittura per raccontare e mostrare il loro lavoro quotidiano.

A cura degli Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico “Ugo Morin” è la visita con prenotazione obbligatoria a Palazzo Dolfin Manin, un capolavoro architettonico costruito nella metà del Cinquecento su progetto di Jacopo Sansovino e oggi sede della filiale della Banca d’Italia a Venezia. Commissionato nel 1536 dalla famiglia Dolfin, il palazzo sorge sui resti di abitazioni medievali, quale esempio emblematico dell’architettura rinascimentale veneziana, frutto del rinnovamento artistico voluto dall’architetto toscano. Il monumentale scalone conduce al secondo piano nobile, dove si trovano gli ambienti di rappresentanza della Banca. Il Salone da Ballo, la Sala della Musica, la Sala da Pranzo e la Sala Paolina conservano decorazioni a stucchi, soffitti affrescati e arredi pregiati, sebbene non sempre originali, ma in perfetta armonia con lo stile dell’epoca. Specchi sontuosi, candelabri, porcellane e orologi completano l’allestimento di uno dei palazzi meglio conservati dai tempi dell’ultimo Doge, Lodovico Manin. Necessario presentarsi in loco muniti di un documento d’identità in corso di validità.

I volontari della Delegazione e del Gruppo FAI Giovani apriranno le porte di Palazzetto Bru Zane, nei pressi della Basilica dei Frari, con il suo giardino, la scala, la sala da ballo, e i suoi splendidi affreschi.

Da non perdere, ancora è l’apertura di Palazzo Labia, a cura della Delegazione, del Gruppo Giovani e delle Guide professionali “Amiche della Delegazione FAI di Venezia”. Il maestoso edificio fu costruito dalla famiglia di origine catalana di cui ancora oggi porta il nome, entrata a far parte del patriziato veneziano nel 1646. Attualmente sede operativa e di rappresentanza della RAI di Venezia e del Veneto, il Palazzo custodisce gli splendidi affreschi di Giambattista Tiepolo dedicati alle storie di Antonio e Cleopatra, e le quadrature trompe-l’oeuil di Mengozzi Colonna che decorano il salone da ballo Si potranno ammirare opere di altissima qualità anche nelle altre stanze del Palazzo. Tra queste si trovano gli arazzi con le storie di Scipione, alcuni dipinti di Palma il Giovane, Gaspare Diziani e Giandomenico Tiepolo. Per accedere è necessario presentarsi in loco muniti di un documento d’identità in corso di validità.

Visitabile il sabato e la domenica sarà anche il Negozio Olivetti, Bene FAI in Piazza San Marco.

Spostandosi in provincia, gli Apprendisti Ciceroni Istituto “Cestari-Righi” ci attendono a Chioggia per ammirare Palazzo Grassi al cui interno vedremo il Museo di Zoologia Adriatica G. Olivi costruito tra il 1703 e il 1714 da Andrea Tirali in stile settecentesco per volere della famiglia Grassi, ricchi mercanti che a Venezia avevano avuto l’onore di sedere nel Maggior Consiglio. Il percorso di visita offre un’esperienza unica che unisce storia, architettura e scienza. Oltre a scoprire l’eleganza dell’antico palazzo settecentesco e il suo recente restauro, si potranno esplorare la sua attuale funzione come sede del Corso di Laurea Magistrale in Biologia Marina dell’Università di Padova e del Museo di Zoologia Adriatica “G. Olivi”.

Dalle sontuose sale storiche si passa agli spazi museali, che conservano la più vasta collezione faunistica di esemplari nord adriatici risalenti ad un periodo intercorso tra la seconda metà del XIX secolo e il 1943,

uno squalo elefante di otto metri, e postazioni interattive che svelano i segreti della vita marina.

A cura del Gruppo FAI di Mirano insieme con gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Dolo è, invece, l’apertura di Villa Moscheni-Volpi a Mira, complesso edilizio attestato per la prima volta nel 1743, che include la casa padronale e due barchesse laterali, parallele alla villa ma ortogonali al fiume Brenta. Le Giornate FAI di Primavera rappresentano l’opportunità per visitare la villa per la prima volta dopo i restauri iniziati nel 2022. L’edificio, di pianta quasi quadrata, segue la tipica distribuzione delle ville venete, con un salone centrale e due stanze laterali per lato. La villa, sviluppata su due piani con sottotetti e abbaini disposti a croce, presenta decorazioni con lesene pseudo-doriche e timpani. Durante i restauri del Novecento, nel salone d’ingresso sono emersi affreschi monocromi del Settecento raffiguranti quattro porti assaltati dalla flotta veneziana nella lotta contro i Turchi, con iscrizioni che ne identificano i luoghi. I lavori di restauro e conservazione hanno riportato alla loro antica bellezza il primo e il secondo piano della villa, oltre al parco/giardino circostante.

La Delegazione e il Gruppo FAI Giovani di Portogruaro, insieme agli Apprendisti Ciceroni Liceo Statale XXV Aprile, attendono i visitatori domenica 23 marzo alla Zignago Vetro, a Villanova di Fossalta di Portogruaro, esempio emblematico di architettura industriale moderna, che unisce efficienza operativa e sostenibilità. Solitamente chiusa al pubblico in quanto sede privata, l’azienda aprirà le sue porte per far conoscere la sua storia, ma anche conoscere da vicino il processo produttivo del vetro, un’attività che ha segnato e continua a segnare la tradizione e l’evoluzione dell’industria locale. Alle ore 11.20 e alle 15.20 di domenica, inoltre, gli iscritti FAI o chi si iscrive in loco, avranno l’opportunità di partecipare ad una visita speciale per scoprire le opere di arte contemporanea. Tra gli artisti in mostra spicca Mimmo Paladino, esponente della Transavanguardia, le cui figure stilizzate e simboli arcaici creano un suggestivo dialogo tra arte e ambiente industriale.

VERONA

In occasione delle Giornate FAI di Primavera, le aperture organizzate dalla Delegazione e dal Gruppo FAI Giovani di Verona consentiranno ai visitatori di scoprire alcuni luoghi straordinari del veronese.

Insieme agli studenti dell’Università di Verona e ai volontari dell’Associazione “La Malga” ci porteranno a Negrar a visitare le cave della “Pietra di Prun”, luoghi di grande suggestione attestati già agli inizi del XIII secolo. Percorrendo gli antichi sentieri scavati nella pietra, si potrà rivivere l’atmosfera di un tempo, esplorando cavità e gallerie che raccontano secoli di attività estrattiva. Lungo il percorso, affiorano, inoltre, tracce di vita quotidiana, tra lavatoi, fontane, capitelli, mulini e torri colombare, testimonianze di un passato che ancora respira tra le pareti di pietra.

Prossima alla parrocchia di Prun è Villa Salvaterra, completamente racchiusa da un muro di cinta. Il complesso architettonico di retaggio medievale, caratterizzato da una facciata severa con due torrette colombare e un pianoterra in pietra bianca, si sviluppa attorno a una corte rettangolare lastricata in pietra di Prun. La Delegazione e il Gruppo FAI Giovani di Verona guideranno i visitatori attraverso l’aia e gli interni della casa cinquecentesca, che offrono scorci suggestivi sulla valle e sui vigneti circostanti.

A cura Delegazione FAI di Verona è, inoltre, l’apertura della Rocca di Nogarole, una tra le più rilevanti architetture storiche del Veronese, di origine trecentesca e fondata su preesistenze altomedievali. Durante le Giornate FAI di Primavera, gli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto “Carlo Anti” di Villafranca di Verona guideranno i visitatori in un affascinante viaggio nella storia, arricchito da una visita animata con gli abiti d’epoca. L’evento permetterà di esplorare l’esterno della rocca, in vista di un prossimo intervento di restauro del complesso, offrendo l’opportunità di scoprire le meraviglie storiche e architettoniche di questo luogo.

Con un salto temporale nel corso dei secoli si arriva alla ex base missilistica Hawk 10 di Povegliano Veronese. Presidio missilistico dedicato alla difesa antiaerea, si era insediata nelle campagne vicino a Povegliano sul finire degli anni ‘60 ed è stata operativa fino all’inizio degli anni 2000 impiegando anche fino a 50 militari. Non più in uso, anche se mantenuta come area addestrativa fino ai tempi recenti, è stata acquisita dal Comune di Povegliano Veronese nel 2015 ed è inserita in un più ampio progetto di riqualificazione ambientale e di ecomuseo, con il coinvolgimento di associazioni e gruppi spontanei del territorio. Durante la visita gli Apprendisti Ciceroni del “Carlo Anti” di Villafranca inquadreranno il sito dal punto di vista storico e geopolitico, illustrando lo sviluppo e il funzionamento degli spazi nel corso dei decenni fino a presentare i progetti futuri.

VICENZA

Numerose anche quest’anno le aperture in occasione delle Giornate FAI di Primavera organizzate nel vicentino a cura della Delegazione e del Gruppo FAI Giovani di Vicenza e della Delegazione e Gruppo FAI Giovani di Bassano del Grappa.

Iniziando dal capoluogo, la Delegazione FAI di Vicenza attende i visitatori nella Loggia Longhena, situata alla confluenza di Viale Roma e Corso Palladio, nell’angolo Nord-Ovest del Giardino Salvi. Fatta costruire nel 1600 dalla Famiglia Valmarana come luogo di ritrovo intellettuale e di scambi culturali, la Loggia Longhena è un’elegante sala rettangolare con volte che consentivano il passaggio del corso d’acqua della Seriola. La facciata, maestosa, presenta tre archi di dimensioni diverse, decorati con teste scolpite, una trabeazione con fregio, un timpano con lo stemma Valmarana e una balaustra in pietra di Vicenza che si affaccia sul giardino. All’interno, la parete ovest ospita nicchie con statue, attribuite a Orazio Marinali, raffiguranti divinità arcadiche come Sileno, Bacco e Pan. Iscrizioni celebrano la vita serena e, dal salone, si può ammirare il parco circostante. Questo sito fa parte dell’Itinerario europeo delle Giornate FAI di Primavera, in quanto beneficia di fondi europei PNRR – Programma di rigenerazione urbana.

Nel cuore della città, in piazza San Lorenzo, si erge Palazzo Repeta, prestigiosa dimora privata, accessibile tramite un grandioso scalone e caratterizzato da sale elegantemente affrescate e arricchite da preziosi stucchi, che ne esaltano la bellezza e l’importanza storica. Gli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto “Boscardin”, e del Liceo “Quadri” porteranno i visitatori alla scoperta di questo maestoso edificio, chiuso al pubblico da molti anni. All’interno, il palazzo vanta decorazioni e affreschi di straordinario valore, realizzati da artisti di grande prestigio. Il salone, dalle dimensioni eccezionali, un tempo riservato a feste e eventi ufficiali, conserva ancora oggi l’atmosfera di fasto e rappresentanza di epoche passate. Da qui, la vista si apre sulla chiesa di San Lorenzo e sui palazzi che costeggiano corso Fogazzaro, regalando un panorama unico e suggestivo.

Con il Gruppo FAI Giovani di Vicenza ci si sposta invece in provincia. A cominciare da Orgiano, alle pendici dei Colli Berici,e la sua Villa Fracanzan Piovene, commissionata ad inizio Settecento all’architetto Francesco Muttoni, lombardo di nascita ma operante per lungo tempo nel territorio di Vicenza. Le sale sono arricchite da arredi, mobilio e cimeli di pregio, spaziando da oggetti di uso quotidiano a lampadari liberty, da stampe orientali a testimonianze storiche quali quelle del plebiscito del 1866, che sancì l’annessione del Veneto al Regno d’Italia. Il percorso di visita partirà nelle attinenze dalla barchessa, da cui è possibile vedere l’ampia collezioni di trattori. Si visiteranno il salone e le varie stanze, tra cui celebre l’ampia cucina, con la sua ricca batteria di pentole e padelle in bronzo. Si concluderà infine con loggia e con una breve incursione nell’ampio parco della villa.

Riservata agli iscritti FAI, con possibilità di iscriversi in loco, è l’apertura di Villa Priuli Crisanti, situata nel piccolo centro di Villa Del Ferro (comune di Val Liona) la cui progettazione è attribuita a Vincenzo Scamozzi, allievo di Andrea Palladio. La visita partirà dal giardino all’italiana per poi snodarsi nelle sale interne (in particolare nel salone, con gli affreschi di Giandomenico Tiepolo) e concludersi nelle cantine. Sarà possibile toccare con mano la storia complessa e meravigliosa di una villa veneta ed osservare la perizia dei recentissimi restauri, voluti dalla famiglia Crisanti nel 2021, che hanno consentito la rinascita di un’importante testimonianza storico-artistica della Villa Veneta nel territorio di Vicenza. Sia sabato che domenica (ore 10.00, 11.30, 14.30 e 16.00) sono state organizzate visite speciali a cura della Proprietà

Spostandosi a Bassano del Grappa, la proposta per la domenica del Gruppo FAI Giovani è la visita alla Chiesa di San Donato, in pieno centro storico, a pochi passi dal famoso Ponte degli Alpini. Non si conosce con precisione l’epoca della fondazione della chiesa, ma da alcuni elementi di analisi si può risalire alla potente famiglia degli Ezzelini indicando nel 1208 l’anno di fondazione. Nonostante le caratteristiche stilistiche sono molto semplici, sia esterne che interne, l’edificio conserva al suo interno importanti opere d’arte: la Pala dell’altare maggiore, opera di Francesco Dal Ponte, la Madonna in trono tra San Donato e San Michele Arcangelo del 1529, la statua di San Francesco e la cella di Sant’Antonio da Padova.

Con la Delegazione FAI di Bassano del Grappa ci si porta nel verde delle colline di Privà e Sisiello, lungo la storica strada Campesana. Lì sorge l’antica Pieve di Sant’Eusebio, circondata da un pittoresco borgo caratterizzato dalla presenza di numerose meridiane sulle pareti degli edifici storici. Insieme agli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto “Remondini” e del Liceo Classico “Brocchi”, oltre all’opportunità unica di visitare la Pieve, per l’occasione, saranno aperti giardini e proprietà storiche, offrendo uno sguardo esclusivo su scorci inediti e paesaggi suggestivi. I proprietari della Villa Fietta Aronzi del ‘700 apriranno le porte del salone di passaggio da dove si potrà raggiungere il terrazzo in marmo e godere di un panorama straordinario. Inoltre, sabato pomeriggio alle 17.00, alla fine delle visite, il Maestro Diego Menegon terrà un concerto all’interno della Pieve.

Elenco completo dei luoghi aperti in VENETO e modalità di partecipazione all’evento su:

https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=VENETO

IMPORTANTE: Si raccomanda di controllare sul sito

i giorni e gli orari di apertura prima della visita e se è necessaria la prenotazione.

Verificare sul sito anche eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse.

Le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana Rai dedicata ai Beni Culturali in collaborazione con il FAI. Rai quest’anno celebra i 10 anni al fianco del FAI dal 17 al 23 marzo assieme a tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay con un racconto corale che mette al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio artistico e paesaggistico.

Rai è Main Media Partner del FAI per sensibilizzare tutti gli italiani alla cura e valorizzazione del nostro Paese e supporta in particolare le Giornate FAI di Primavera 2025, anche attraverso la raccolta fondi solidale autorizzata da Rai per la Sostenibilità – ESG e promossa sulle reti del Servizio pubblico.

Si ringrazia la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, da anni al fianco del FAI in occasione degli eventi nazionali. Nel corso delle Giornate FAI di Primavera quaranta siti storici, artistici e culturali destinatari di finanziamenti europei o rappresentativi delle politiche europee, saranno visitabili a testimonianza dell’impegno dell’Unione europea nella salvaguardia e sviluppo del patrimonio culturale italiano ed europeo. Le Giornate FAI di Primavera 2025 hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio del Ministero della Cultura, di Regione del Veneto, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.

Si ringraziano la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, da tempo al nostro fianco con i suoi volontari e il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze armate che durante le Giornate FAI di Primavera concedono l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo.

Un grazie sentito anche al Fondo Edifici di Culto per averci concesso l’apertura di alcune chiese di sua proprietà in virtù di un accordo di collaborazione.

Un ringraziamento per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e un grazie particolare alla Croce Rossa Italiana per la partnership consolidata.

Le Giornate FAI di Primavera 2025 sono rese possibili grazie al prezioso contributo di importanti aziende illuminate:  

Ferrarelle Società Benefit, Partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, da quindici anni preziosa sostenitrice dell’iniziativa e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di tutela della cultura, della natura e del territorio italiani.  Sarà inoltre presente nella lista dei luoghi visitabili con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) – esempio virtuoso di gestione responsabile delle risorse custodite e di valorizzazione del patrimonio agricolo-paesaggistico – e con la maison artigianale di Pontedera (PI), da oltre trent’anni polo di eccellenza nella produzione di cioccolato di alta gamma Amedei.

Fineco, tra le più importanti banche FinTech in Europa e principali reti di consulenza in Italia, ha fatto del sostegno all’ambiente e alla cultura uno dei pilastri fondamentali della propria strategia di sostenibilità. Main Sponsor delle Giornate FAI di Primavera dal 2020, la banca conferma anche quest’anno il proprio impegno nella cura del patrimonio artistico e culturale, il cui valore è un asset strategico per lo sviluppo del Paese. 

Dolce&Gabbana, la casa di moda che fin dalla sua fondazione riconosce e promuove le eccellenze artigiane italiane e le bellezze artistiche e architettoniche del territorio, per il secondo anno Partner della Fondazione. Una speciale collaborazione basata sui valori comuni di italianità, cultura, tradizione, educazione e bellezza. 

Edison, azienda energetica con oltre 140 anni di storia, impegnata per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale e sociale presenti nel nostro Paese, è da sempre vicina al FAI. In occasione delle Giornate FAI di Primavera consentirà ai visitatori di accedere allo splendido Palazzo Edison a Milano e alla Centrale Termoelettrica di Presenzano (CE) da poco inaugurata.

Grazie anche a Italo, primo operatore privato italiano sulla rete ferroviaria ad alta velocità, Mobility Partner dell’evento, che ha deciso di affiancarsi al FAI per promuovere una mobilità sostenibile, invitando i viaggiatori alla scoperta dell’Italia più bella.  

Si ringrazia, inoltre, l’Ippodromo Snai San Siro di Milano per la speciale apertura dell’impianto e il prezioso sostegno di Snaitech – proprietaria dell’impianto sportivo – che si rinnova dal 2018.

Il FAI ringrazia la FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per la preziosa e duratura collaborazione, che rappresenta un passo importante volto a coniugare la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale con un modello di mobilità dolce, capace di valorizzare i territori e ridurre l’impatto ambientale.

Grazie di cuore alle 133 Delegazioni, 106 Gruppi FAI, 93 Gruppi FAI Giovani e 16 Gruppi FAI Ponte tra culture, e a tutti i volontari attivi in Italia.Un ringraziamento anche ai 16.000 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità.

Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.

Per informazioni
https://fondoambiente.it/

In copertina : BORGO DI ZORZOI

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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