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GIORNATE FAI DI PRIMAVERA – VENETO – In Veneto oltre 35 le aperture previste sabato 23 e domenica 24 marzo 2024

DiRedazione

Mar 21, 2024

XXXII edizione Giornate FAI di Primavera

Evento Nazionale di partecipazione attiva di raccolta pubblica di fondi

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA

Il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale

e paesaggistico italiano

Raccontare l’Italia è il primo passo per tutelarla e valorizzarla

Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024

Elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it

In Veneto oltre 35 le aperture previste

Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi e modalità di partecipazione, consultabili su www.giornatefai.it).

Le Giornate FAI di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, diluoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato. È questa la missione del FAI: “curare il patrimonio raccontandolo”, a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante l’anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede nella loro Storia intrecciata con la Natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono. Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo: conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perché appartiene a tutti.

Le parole del Presidente del Fondo per l’Ambiente Italiano Marco Magnifico in occasione della XXXII edizione delle Giornate FAI di Primavera: “Raccontare il patrimonio culturale per educare la collettività a proteggerlo e a prendersene cura: da questa necessità nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza ad una impressionante struttura di volontariato – le Delegazioni del FAI -, che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto, con semplicità e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini. Ai benefici di questo raccontare se ne è ora aggiunto un altro: quello della fisicità e del ruolo che essa ha per un vero apprendimento.

In Veneto oltre 35 le aperture previste

Sono oltre 35 le aperture previste in Veneto organizzate dalle Delegazioni e dai Gruppi Giovani attivi nella regione, oltre ai Beni del FAI: Villa dei Vescovi (Luvigliano di Torreglia, Padova), Negozio Olivetti (Venezia) e Memoriale Brion (San Vito di Altivole, Treviso).

«A tutte le Delegazioni del Veneto e ai nostri Giovani i miei complimenti per gli strepitosi siti proposti e soprattutto il mio augurio per la riuscita delle imminenti Giornate FAI di Primavera – dichiara Giovanna Vigili de Kreutzenberg, Presidente FAI Veneto – La narrazione delle straordinarie aperture non si limita al racconto di quanto i visitatori possono vedere, ma contestualizza i beni all’ambiente, al territorio, alla società che li circonda e alla storia di cui hanno fatto parte. Aspettiamo numerosi ospiti che accogliamo con l’entusiasmo di chi crede nel nostro Paese, capaci di raccontare il passato per migliorare il futuro, sempre col sorriso del FAI. Buon lavoro a tutti!».

BELLUNO

In occasione delle Giornate FAI di Primavera di sabato 23 e domenica 24 marzo, la Delegazione FAI di Belluno aspetta i visitatori in due suggestivi comuni della provincia.

Ad Agordo, sulla piazza centrale del paese, situato in un’incantevole conca circondata dalle Dolomiti, si trova Villa Crotta De’ Manzoni. Di origine cinquecentesca, l’edificio costituisce un significativo esempio di villa veneta costruita in un contesto montano, con un duplice volto: cittadino nella facciata rivolta alla piazza e agreste nel lato che si affaccia sullo splendido brolo. L’apertura nelle Giornate FAI di Primavera, curata con gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico e Istituto Tecnico Turistico “U. Follador” di Agordo, porterà alla scoperta degli ambienti più interessanti, ancora abitati dai proprietari: il salone nobile, la grande sala da pranzo affrescata, il loggiato, il giardino. Chi lo desidera potrà visitare in autonomia il parco e la “Torresella”, il padiglione belvedere costruito attorno al 1870 in stile gotico moderno.

Da non perdere, inoltre, a Feltre il piccolo borgo di Celarda situato fra il Monte Miesna e il Monte Garda, vicino alla sponda destra del fiume Piave, nei pressi della riserva naturale e oasi protetta detta “Il Vincheto di Celarda”. Qui troviamo l’ottocentesco “Casel”, caseificio, che conserva il mulino ad acqua e molte attrezzature per la produzione dei latticini. E la chiesetta di S. Benedetto, la cui prima attestazione risale al 1386 e che venne successivamente ampliata nel Seicento. Al suo interno si potranno ammirare i cicli affrescati e gli altari lignei dorati.

In località Anzù, si trova, invece, il Santuario dei SS. Vittore e Corona, incastonato sullo sperone del Monte Miesna. Il complesso architettonico del santuario, con annesso ex convento dotato di chiostro, è uno dei luoghi sacri più suggestivi dell’Alto Veneto, con la sua Basilica romanica realizzata nell’XI secolo e l’annesso convento risalente al XV secolo. All’interno del Santuario saranno illustrati i principali cicli pittorici medievali e un antico scranno vescovile in pietra massiccia, che si ritiene dotato di poteri taumaturgici. Il percorso comprende anche il refettorio del convento e due aree generalmente non visibili: la sacrestia ed est del martyrium, e la Sala degli Affreschi moderni, ricavata nella più antica sacrestia della chiesa. Sabato e domenica alle ore 12 e alle ore 17.30 avranno luogo delle visite speciali che consentiranno di accedere anche al Coro dei Francescani posto sopra la sacrestia, dal quale si gode di una vista particolare sul martyrium e sull’arca dei Santi.

PADOVA

Le Giornate FAI di Primavera sono l’occasione per scoprire, o riscoprire, alcuni dei luoghi più suggestivi della città di Padova e della sua provincia.

Partendo proprio da quest’ultima, in particolare da Cadoneghe, il Gruppo FAI Giovani di Padova attende domenica 24 i visitatori a Villa da Ponte, casa di villeggiatura fatta costruire da Nicolò da Ponte verso la metà del Settecento. L’edificio, normalmente non riservato ad eventi pubblici, aprirà le porte al FAI permettendo la visita alla chiesetta privata, situata nel giardino, per poi accedere al piano terra e agli affreschi attribuiti a Giovanbattista Crosato che decorano magnificamente la Sala della Musica.

Rientrando in città, sabato e domenica, sempre a cura Gruppo FAI Giovani, sarà l’apertura dell’Oratorio di San Rocco di via Santa Lucia, un piccolo gioiello architettonico ed artistico, ricco di storia e di cultura, che conserva al suo interno opere cinquecentesche ad affresco di pittori quali Domenico Campagnola, Gualtiero dell’Arzere e Girolamo Tessari.

Con la Delegazione FAI di Padova ci si sposta, invece, verso Prato della Valle, dove sabato 23 marzo in 3 uniche visite le narratrici del Gruppo Ponte tra Culture faranno conoscere meglio questo luogo che oramai è una icona per la città, sia ai loro connazionali che a chiunque abbia piacere di partecipare a queste 3 visite in lingua araba (ore 15.30 con Carol), curda (ore 16.00 con Lana) e ucraina (ore 17 con Svitlana).Luogo dell’appuntamento: banchetto FAI (situato in via 58° Fanteria, vicino all’ingresso del parcheggio di piazza Rabin al Foro Boario)

Poco distante dalla Basilica si erge l’Ex Foro Boario di Padova, attivo dagli anni Venti agli anni Sessanta del Novecento, recentemente recuperato alla pubblica fruizione dopo diversi anni di sostanziale abbandono. Gli Apprendisti Ciceroni del IIS Newton-Perini di Camposampiero e IIS Concetto Marchesi di Padova, ne ripercorreranno insieme ai visitatori, la storia, le circostanze che all’inizio del Novecento ne hanno determinato la costruzione e le sue vicende, che vedono coinvolta tutta la zona di Padova che va dal Santo alle Mura: i monasteri abbattuti, le prime attrezzature sportive moderne di Padova, i progetti realizzati nel Prato e quelli rimasti sulla carta.

Gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico “G. Galilei” e del Liceo Artistico “P. Selvatico”, invece, condurranno i visitatori, accompagnati da intermezzi musicali a cura a cura degli studenti del Liceo Classico “C. Marchesi”, al Museo Antoniano, uno scrigno di tesori che manifestano fede, cultura e arte: la lunetta affrescata da Mantegna per il portale del Santo, le pale d’altare di Tiepolo, Carpaccio e Piazzetta, un raro paramento liturgico tessuto a Lione nel 700 e i capolavori di Donatello. Il percorso comprenderà anche una suggestiva passeggiata all’Orto dei frati, situato ad est rispetto alla basilica e al convento, nella cosiddetta “isola dei frati”, da cui godere di una inattesa quanto spettacolare vista delle cupole del Santo.

Riservata agli iscritti FAI, con possibilità di iscriversi anche in loco, è Casa Conti (Vicolo dei Conti, 14), abitazione principale dell’omonima illustre famiglia, situata all’interno delle mura medioevali. Ristrutturato in occasione del matrimonio di Pio Conti (1635-1712) con Lucrezia Nani nel 1668, il Palazzo è un piccolo gioiello nascosto nel cuore antico della città. In occasione dell’apertura, a cura degli Apprendisti Ciceroni del ITES Einaudi-Gramsci di Padova, IIS Giovanni Valle di Padova e IIS Concetto Marchesi di Padova (Liceo musicale), sarà possibile accedere al giardino romantico, con l’antica ghiacciaia e al palazzo, con la sala del Camino dove l’attenzione ricade sul magnifico camino con preziosa decorazione barocca, la quadreria, le decorazioni a stucco e la ricca collezione dei dipinti di Oreste Da Molin, composta dall’attuale proprietà.

ROVIGO

La Delegazione e il Gruppo FAI Giovani di Rovigo, in occasione delle Giornate FAI di Primavera di sabato 23 e domenica 24 marzo porteranno i visitatori alla scoperta di quattro palazzi del centro storico della città.

Si comincia con Palazzo Angeli (via Domenico Angeli 24), edificio nella cui costruzione, affidata al veronese Francesco Schiavi nel 1780, si fondono il romanticismo del Sammicheli ed il mito dello stile palladiano, impreziosito dagli affreschi del veneziano Giovanni Battista Canal e da altri pittori e decoratori del Settecento. Il pubblico potrà passeggiare fra le stanze, fino a scendere nel sotterraneo dove sono stati recuperati alcuni ambienti, terminando la visita del vecchio Diurno (i bagni pubblici di una volta) arricchiti da marmi e mosaici.

Altra visita da non perdere è quella al Palazzo Bonanome – Ravenna in piazza Garibaldi, eretto per volontà della famiglia Fracchetta tra la fine del sec. XVI e l’inizio del XVII. Acquistata dai Bonanome tra il 1693 e il 1694, alla struttura vennero accorparti anche i fabbricati adiacenti, eseguendo importanti lavori di ampliamento. Durante le Giornate FAI sarà possibile scoprire i vari piani del palazzo partendo dall’esterno in un susseguirsi di soffitti decorati, colonnati in ghisa, stucchi e decori da ammirare durante il racconto dei personaggi e delle vicissitudini che hanno portato il palazzo fino ai giorni nostri.

Rimanendo nella piazza, la Delegazione FAI di Rovigo aspetta i partecipanti al Palazzo della Camera di Commercio che, con le sue facciate decorate attorno al 1880 dal veneziano Ludovico Cadorin, autore anche delle decorazioni del Caffè Florian a Venezia, ne copre un intero lato, ospitando anche alcuni uffici della Regione del Veneto e lo storico Caffè Borsa. Grazie alla sinergia con la Camera di Commercio di Venezia Rovigo sarà possibile salire al primo piano e visitare la Sala della Giunta e quella consigliare dove, insieme agli Apprendisti Ciceroni della classe 4BSA dell’IIS Primo Levi di Badia Polesine si potrà respirare nel racconto l’aria delle trattazioni commerciali ed agricole che si tenevano al loro interno.

A pochi passi dal Tempio della Rotonda si trova, invece, Palazzo Campo, oggi una delle due sedi principali del Consorzio di Bonifica Adige Po, che lo acquistò nel 1924, valorizzandolo e recuperandolo attraverso un importante restauro nei primi anni del 2000.

TREVISO

Grazie alle Giornate FAI di Primavera sarà possibile al pubblico andare alla scoperta delle piazze, delle chiese e delle ville situate nella Gioiosa Marca.

In città, il Gruppo FAI Giovani di Treviso e gli Apprendisti Ciceroni del Liceo “Da Vinci” di Treviso attendono i visitatori al Quartiere Latino, un complesso di edifici situato nel centro storico di Treviso, tra piazza Santa Maria dei Battuti e il Sile. Sede dell’ex ospedale cittadino San Leonardo e per un breve periodo della dogana, attualmente ospita il polo universitario ed aree commerciali, direzionali e residenziali. Durante le visite sarà possibile scoprire la storia dell’intero complesso composto dall’edificio dell‘ex Ospedale San Leonardo, Palazzo Bortolan e la chiesa di Santa Croce, oltre al restauro dell’area su progetto dell’architetto Paolo Portoghesi, recentemente scomparso. Si potranno inoltre visitare gli interni della chiesa, solitamente non accessibile, e di palazzo San Leonardo, attuale sede dell’Università di Padova e dell’Università Ca’ Foscari.

Spostandosi in provincia, ci troviamo nel paese di Breda di Piave, in un territorio della media pianura trevigiana ricco di acque sorgive. Grazie alla Delegazione FAi di Treviso, sarà possibile, per la prima volta in forma realmente pubblica, scoprire Villa Spineda Dal Vesco, realizzata intorno al 1790 da Giacomo Spineda, figlio di Marcantonio a cui si deve invece la costruzione della grandiosa villa di Venegazzù, ai piedi del Montello. Di tipica architettura veneta neoclassica, con facciata principale volta a sud, su cui si innestano ad est ed a ovest due barchesse uguali, l’edificio conserva al suo interno gli affreschi di Giuseppe Bernardino Bison, una delle più riuscite decorazioni in villa del tardo Settecento veneto. Eccezionale anche la conservazione degli originali pavimenti in “terrazzo”, delle porte in noce, dei serramenti delle finestre.

Nel cuore della pianura veneta a poca distanza da Oderzo, a San Polo di Piave, si trova la Chiesa di San Giorgio, di probabile fondazione longobarda, situata sull’antico percorso della Opitergium-Tridentum, strada costruita dai Paleoveneti, molto importante già in epoca preromana, che congiungeva Oderzo con Trento. Più volte ampliata nel corso dei secoli XVI e XVII, al suo interno custodisce un ciclo di affreschi con le storie del Santo realizzate da Giovanni di Francia, nel 1466 in un’unica campagna di lavoro. Tra questi spiccano una Ultima Cena montana e nella parete prospiciente l’arco Trionfale, l’Incontro di san Giorgio con la Principessa e il battesimo della famiglia reale.

VENEZIA

Anche Venezia e la sua provincia promettono grandi scoperte nel corso delle Giornate FAI di Primavera di sabato 23 e domenica 24 marzo.

Rimanendo nella città lagunare, la Delegazione FAI di Venezia attende i partecipanti alla Chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti (Fondamenta dei Mendicanti – Castello 6377). Sorta agli inizi del XVII secolo, costituisce il luogo di culto dell’Ospedale dei Mendicanti, un insieme di edifici voluti dalla Serenissima per l’assistenza e la cura degli indigenti: si tratta del primo nucleo di quello che sarà in seguito l’Ospedale Civile di Venezia. Partendo dalla facciata di ispirazione palladiana, gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Michelangelo Guggenheim e dell’I.I.S Francesco Gritti, porteranno il pubblico alla scoperta del complesso, dei suoi chiostri, uno dei quali progettato dal Longhena, e della chiesa vera e propria che custodisce l’unica opera in città del Guercino e pale di Veronese, Tintoretto e Salviati. Interessanti sono anche le cantorie dalle quali si esibiva il “coro delle putte”, composto dalle giovani ricoverate istruite nella musica, ascoltate a suo tempo anche da personaggi del calibro di Goethe e Rousseau.

Sull’isola di Rialto sarà aperto al pubblico il Palazzo dei Camerlenghi, sede delle più importanti magistrature finanziarie della Serenissima. Insieme agli Apprendisti Ciceroni del Marco Polo di Venezia, si andrà alla scoperta della storia di questo sontuoso palazzo, che dopo l’incendio del 1514 che aveva semidistrutto l’insula di Rialto, fu ricostruito ad opera di Guglielmo dei Grigi e più volte restaurato nel corso dei secoli. L’apertura nelle Giornate FAI prevede, oltre alla visita attraverso il percorso consentito, la scoperta di alcuni ambienti normalmente non fruibili, se non nello svolgimento delle funzioni istituzionali della Corte dei conti.

Riservata agli Iscritti FAI, con la possibilità di iscriversi in loco, è la visita a Palazzo Labia (Campo San Geremia, 275), edificio maestoso fatto costruire dalla famiglia di cui ancora oggi porta il nome, di origine catalana, entrata a far parte del patriziato veneziano nel 1646. Luogo solitamente chiuso al pubblico, custodisce gli splendidi affreschi di Giambattista Tiepolo dedicati alle storie di Antonio e Cleopatra, e le quadrature trompe-l’oeil di Mengozzi Colonna che decorano il salone da ballo. La visita, curata dalle Guide professionali “Amiche della Delegazione FAI di Venezia”, permetterà di ammirare opere di altissima qualità anche nelle altre stanze del Palazzo. Tra queste alcuni magnifici cuoi istoriati e colorati, e gli arazzi con le storie di Scipione, dipinti di Palma il Giovane, Gaspare Diziani e Tiepolo.

A cura del Gruppo FAI Giovani di Venezia è l’apertura dell’Arsenale Militare Marittimo che si trova all’estremo lembo nord-est di Venezia, vicinissimo alla sede vescovile di San Pietro di Castello. Tra le tappe del percorso proposto, oltre ai capannoni cintati dalle mura, si accederà anche ad aree normalmente non accessibili al pubblico in quanto zone militari, quali il Salone degli Squadratori, edificato tra il 1750 e il 1778, parzialmente demolito a partire dal 1880 e modificato con la costruzione di un poderoso solaio, che fungeva da sala da disegno con le finestre a lunetta a filo di pavimento.

A palazzo Labia, Palazzo dei Camerlenghi e Arsenale Marittimo il FAI si riserva la facoltà di registrare le generalità dei visitatori che accedono. I dati dopo la gestione della visita non verranno in alcun modo conservati, né utilizzati dal FAI per finalità istituzionali. Ricordiamo ai signori visitatori di presentarsi in loco muniti di un documento d’identità in corso di validità.

In terraferma, la Delegazione FAI di Venezia aprirà al pubblico il Liceo Raimondo Franchetti (Corso del Popolo 82) di Mestre, inaugurato nel 1940 e ispirato allo stile architettonico “monumentalistico” di Marcello Piacentini. In occasione delle Giornate di Primavera del FAI, gli studenti Apprendisti Ciceroni del Liceo classico e linguistico Bruno – Franchetti arricchiranno anche la visita tradizionale con alcune postazioni interattive. I visitatori, inoltre, potranno raccontare, con interviste audio, il proprio legame con la scuola, alimentando così un “archivio della memoria” della comunità patrimoniale del Franchetti.

Spostandosi in provincia, La Delegazione FAI di Venezia propone a Chioggia una visita all’Episcopio. Il percorso di visita, curato dagli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Cestari-Righi di Chioggia, inizierà già all’esterno: entrando dalla porta antica della città si accederà al museo attraverso i giardini del Sagraeto percorrendo la fondamenta del Canale Perottolo lungo la balaustra del Refugium Peccatorum, una serie di antiche statue provenienti dall’ex palazzo pretorio. La visita per le Giornate FAI è programmata secondo un percorso a tema, al termine del quale, attraverso un cortile interno, si accederà all’edificio dell’Episcopio del quale, per gentile concessione del Vescovo, saranno accessibili alcuni ambienti.

Sempre a cura della Delegazione FAI di Venezia, insieme al Gruppo FAI di Mirano, sarà la possibilità di entrare nella cinquecentesca Villa Contarini dei Leoni di Mira, raramente aperta al pubblico. Qui si potranno visitare il palazzo insieme agli Apprendisti Ciceroni del Liceo Galileo Galilei di Dolo e ammirare la ricostruzione degli affreschi, copie digitali fedeli dell’opera di Giambattista Tiepolo, strappati e venduti nel 1893 ai coniugi francesi Jacquemart che li trasferiranno nel loro palazzo parigino, ora Musée Jacquemart André, dove si trovano tuttora.

La Delegazione FAi di Portogruaro, in occasione delle Giornate FAI porterà il pubblico in due luoghi caratteristici del comune di Cinto Caomaggiore e ad un complesso di archeologia industriale situato a Portogruaro.

L’EX Mulino di Cinto Caomaggiore (Via Guglielmo Marconi 24) è situato nel parco regionale di interesse locale del Reghena, Lemene e laghi di Cinto, un’area protetta nella regione Veneto. Di antica edificazione, la presenza dell’edificio è attestata già nel corso della prima metà del XV secolo ed è ora sede della Biblioteca Comunale. Gli Apprendisti Ciceroni del Liceo XXV aprile, insieme ai Volontari FAI, illustreranno ai visitatori storia dei Mulini in quanto prime forme di archeologia industriale, molto diffusi sui corsi dei fiumi della Venezia Orientale.

Altro punto di grande interesse di Cinto è il complesso di Villa Bornancini, il cui edificio principale, risalente agli anni Venti del XIX secolo, è la ricostruzione di una casa dominicale allora in rovina, risalente all’ultimo periodo del Seicento e appartenuta alla famiglia Tiepolo, del quale rimangono tracce nei locali di servizio costituenti un corpo annesso alla villa. Gli interventi subiti dalla villa si sono mostrati rispettosi dell’esistente e hanno permesso la conservazione dello stato originale della stessa. Durante la giornata di domenica 24 marzo gli Apprendisti Ciceroni Liceo XXV Aprile di Portogruaro e i Volontari FAI accompagneranno il pubblico alla scoperta del giardino e degli interni, dove il tempo sembra essersi fermato. È inoltre prevista, sempre domenica alle 11.00, una visita speciale al giardino della villa condotta dall’Agronomo Roberto Valerio

Il complesso industriale denominato “Ex Perfosfati” sorge, poco a nord-ovest del centro storico medievale murato di Portogruaro, nel borgo di San Nicolò. Domenica 24 marzo gli Apprendisti Ciceroni del Liceo “XXV Aprile” di Portogruaro, e i Volontari FAI porteranno alla scoperta di questo gioiello industriale, tramite la narrazione della sua storia passata e della possibile storia futura. Inoltre, alle 11.00 e alle 15.00, sarà possibile esplorare il luogo insieme all’Architetto Nicola Rocca.

VERONA

In città sono diverse le occasioni da non perdere organizzate dalla Delegazione Fai di Verona.

A cominciare dalla visita a Palazzo Scarpa il cui progetto venne affidato nel 1973 al celebre Carlo Scarpa, una delle figure centrali del panorama architettonico e del design del nostro paese. Il palazzo costituisce un esempio delle sue abilità tecniche e artistiche, come la plasticità della facciata, i cui elementi hanno un forte richiamo all’architettura antica, la purezza delle forme che caratterizzano gli ambienti interni e lo studio estremo dei dettagli nella formulazione di elementi quali scale, involucri e finestre, che creano interazione tra interno ed esterno, con giochi di luce e chiaroscuri. La visita durante le Giornate FAI, curata dalla Delegazione, dal Gruppo Giovani FAI e dagli Studenti dell’Università di Verona, permetterà di approfondire vari aspetti dell’edificio, in un percorso si soffermerà sia sull’aspetto interno che esterno, mostrando i risultati del processo inventivo di quella che è stata la mente brillante di un Grande Maestro dell’architettura italiana del XX secolo.

La Rondella delle Boccare costituisce, infine, uno degli esempi meglio conservati di edilizia militare risalente ai primi del 1500. Fa parte delle Mura di Verona, un sistema che comprende torri, bastioni e casematte costruiti sotto la dominazione della Repubblica di Venezia sul territorio veronese. Durante le Giornate FAI di Primavera, in collaborazione con il Comune di Verona, i visitatori avranno modo di accedere all’interno della Rondella e successivamente salire al piano superiore, per ammirarne l’edilizia e comprendere come la sua storia sia legata a doppio filo a quella della città scaligera.

In provincia, località molto particolari si trovano a Povegliano Veronese e Sommacampagna.

A Povegliano, grazie alla collaborazione con il Comune, saranno organizzate visite, della durata di circa 45 minuti, con partenza da Piazza IV Novembre, all’oasi della Bora, un’ex-area agricola che è stata rinaturalizzata e presa in gestione all’inizio degli Anni ’90 dai volontari della sezione locale del WWF Povegliano/Villafranca. Si potrà apprezzare il gorgo e le sorgenti, le affascinanti fioriture, sino alla straordinaria presenza della pietra del lièl (livello), una preziosa testimonianza della gestione idrica ai tempi della Repubblica di Venezia, per decenni nascosta dalle sabbie, che torna a mostrarsi in un eccellente stato di conservazione.

A Sommacampagna, con partenza da Piazza della Repubblica, si potrà entrare nella Casa del Dottor Oppi, normalmente chiusa al pubblico in quanto abitazione privata. I Volontari FAI, insieme agli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Carlo Anti di Villafranca di Verona, condurranno i visitatori nell’articolato complesso architettonico, costituito dalla casa padronale e da edifici a servizio, quali stalle e ricoveri. Al centro del giardino è visibile una vera da pozzo e, nascosto da delle siepi, il rifugio antiaereo della Seconda guerra mondiale. Le stanze, inoltre, presentano, pur mantenendo le caratteristica da casa di campagna, decorazioni pittoriche, ed elementi architettonici e ornamentali di pregio.

Altra occasione da afferrare al volo è la visita alla Pieve romanica di Sant’Andrea, a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Carlo Anti di Villafranca di Verona. Sorta su un antico tempio pagano dedicato alla dea Leituria, l’edificio, impreziosito da tre straordinari cicli di affreschi, costituisce il nucleo abitato più antico di Sommacampagna ed ebbe il periodo di massima fioritura fu tra l’VIII e il XII secolo. Lo scorso anno, durante un intervento di restauro, è riemerso un bellissimo affresco che sarà oggetto di approfondimento durante le Giornate FAI: l’arcangelo Gabriele nell’atto dell’annunciazione.

Le visite a Sommacampagna, in collaborazione con il Comune ,saranno inoltre accompagnate da un evento speciale: domenica 24 marzo alle 17.30, presso la sala degli Affreschi del Municipio, in Piazza della Repubblica, si terrà, in collaborazione con il Comune di Sommacampagna, il concerto “Impressioni intime del Novecento” con le musiciste Mariella Scala (clarinetto) e Alessandra Bearzatti (pianoforte), a cura dell’Associazione culturale SferMusic.

VICENZA

Durante le Giornate FAi di Primavera di sabato 23 e domenica 24 marzo, la Delegazione FAi di Vicenza aprirà al pubblico alcuni luoghi iconici della città.

A cominciare dall’Appartamento Roi in Palazzo Chiericati (Piazza Matteotti, 37/39) con l’importante collezione d’arte che il Marchese Giuseppe Roi ha lasciato in eredità al Comune di Vicenza: novantaquattro opere di vari autori, tra cui Tiepolo, Sargent, Medardo Rosso, De Pisis, Picasso e Leone Ghezzi. Le visite, curate dalle Guide professioniste della Fondazione Roi, consentiranno di scoprire l’appartamento e i suoi tesori, oggetti e arredi appartenuti al marchese Roi e ora custoditi nelle tre sale situate nell’ala nord di palazzo Chiericati.

Alla straordinaria figura del Marchese è dedicata anche la visita a Palazzo Roi, costruito in sull’antico sito della chiesa di San Marco, risalente al 1119 e demolita nel 1814. Nel 1891, sotto la direzione dell’architetto Folladore di Schio, l’edificio venne ristrutturato in stile lombardesco, con il rifacimento della facciata. Il Palazzo, oggi sede della Fondazione Roi, che ha per oggetto statutario il sostegno ai musei e alla cultura di Vicenza, contiene ricche collezioni e preziosi arredi, che rivelano la straordinaria sensibilità del suo proprietario.

Nel cuore pulsante della città di Vicenza, in Piazza dei Signori, sorge il Palazzo del Monte di Pietà, un complesso architettonico costruito tra il XV e XVII secolo che, nella sua parte centrale, incorpora la Chiesa di San Vincenzo. Il Palazzo, normalmente non aperto al pubblico in quanto sede di uffici, oltre ad una facciata interamente affrescata, vanta numerose opere di artisti di primo piano. Grazie alle visite curate dagli Apprendisti Ciceroni degli Istituti Boscardin e Almerico Da Schio di Vicenza, si potrà accedere nell’antica “Camera dei prestiti” con il dipinto di Alessandro Maganza, scoprire lo scalone e il loggiato prospiciente la piazza, ammirare l’elegante Chiesa di San Vincenzo e stupirsi di fronte al Capitolo della Fraglia dei Merzari, una vera e propria “Wunderkammer”.

In provincia, il Gruppo FAI Giovani di Vicenza aspetta i visitatori a Villa Piovene Porto Godi a Lugo di Vicenza), una delle più suggestive ville del Palladio, inserita nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Grazie alla generosa ospitalità del Conte Cesare Vergnano, discendente diretto dei Piovene per linea materna, proprietario della villa, i partecipanti verranno accompagnati nella proprietà per una visita che include per la prima volta anche gli interni. Dalla maestosa scalinata si prosegue per ammirare lo splendido paesaggio, per poi proseguire nelle sale private. Sono previsti, inoltre, dei turni di visita nel Parco romantico, disegnato a inizio dell’Ottocento da Antonio Piovene, nel quale si trova un maestoso viale di tigli e viottoli che si perdono nel verde tra alberi secolari.

A Romano d’Ezzelino, inoltre, la Delegazione FAI di Bassano del Grappa e il Gruppo FAI Giovani, apriranno al pubblico Villa Stecchini, molto nota grazie alla lunga storia della nobile famiglia di proprietari. Grazie agli Apprendisti Ciceroni del Liceo “Brocchi” e dell’Istituto “Remondini” di Bassano del Grappa, il percorso di visita ripercorrerò la storia non solo della villa, edificata nel 1673 per volere dell’ abate Jacopo Stecchini, ma anche della famiglia, con possibilità di accesso alle loro stanze private e alla cappella gentilizia dove si trova un prezioso Crocifisso di Brustolon.

Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero a partire da 3€ utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI o chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potranno beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi, e di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali. Inoltre, fino al 31 marzo 2024 si potrà sostenere la missione del FAI donando con un SMS o una chiamata da rete fissa al numero 45584. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, Geny Communications e, sempre per la rete fissa, di 5 euro da TWT, Convergenze, PosteMobile.

Elenco completo dei luoghi aperti inVeneto e modalità di partecipazione all’evento su

https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=VENETO

IMPORTANTE: Si raccomanda di controllare sul sito

i giorni e gli orari di apertura prima della visita e se è necessaria la prenotazione.

Verificare sul sito anche eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse.

Le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana Rai dedicata ai Beni Culturali in collaborazione con il FAI. Dal 18 al 24 marzo, come ormai da oltre 10 anni, la Rai sarà in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio artistico e paesaggistico. Rai è Main Media Partner del FAI per sensibilizzare tutti gli italiani alla cura e valorizzazione del nostro Paese e supporta in particolare le Giornate FAI di Primavera 2024, anche attraverso la raccolta fondi solidale autorizzata da Rai per la Sostenibilità – ESG e promossa sulle reti del servizio pubblico.

Le Giornate FAI di Primavera 2024 sono rese possibili grazie al prezioso contributo di importanti aziende illuminate: 

Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, da oltre dieci anni preziosa sostenitrice dell’iniziativa, presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) nella lista dei luoghi visitabili – esempio virtuoso di gestione responsabile delle risorse custodite e di valorizzazione del patrimonio agricolo-paesaggistico – e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di tutela della cultura, della natura e del territorio italiani.

Dolce&Gabbana, la casa di moda che fin dalla sua fondazione riconosce e promuove le eccellenze artigiane italiane e le bellezze artistiche e architettoniche del territorio,per il primo anno Partner della Fondazione. Una speciale collaborazione basata sui valori comuni di italianità, cultura, tradizione, educazione e bellezza.

Fineco, una delle principali reti di consulenza in Italia, crede fermamente che la cura e il valore del patrimonio artistico e culturale siano un asset strategico per lo sviluppo del Paese. Per questo motivo la banca è Main Sponsor delle Giornate FAI di Primavera dal 2020.

Edison, azienda energetica con 140 anni di storia impegnata per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale e sociale presenti nel nostro Paese, è da sempre vicina al FAI e lo accompagna nel suo percorso di transizione ecologica ed energetica. In occasione delle Giornate FAI di Primavera aprirà la Centrale idroelettrica di Quassolo (TO) e quella di Ponte Giulio a Montereale Valcellina (PN) e, grazie all’apertura dell’Energy Center del Politecnico di Torino, saranno visitabili le Officine Edison, in cui l’azienda sviluppa i suoi progetti innovativi.

Grazie anche a Domal, azienda produttrice di serramenti in alluminio parte del Gruppo Hydro, molto sensibile ai temi di sostenibilità e impatto ambientale, Corporate Golden Donor del FAI dal 2023 e per il primo anno sostenitrice delle Giornate FAI di Primavera.   

Si ringrazia, inoltre, l’Ippodromo Snai San Siro di Milano per la speciale apertura dell’impianto e il prezioso sostegno locale che si rinnova dal 2018.

Si ringrazia la Commissione europea, che collabora da anni alle Giornate FAI attraverso l’Ufficio di Rappresentanza in Italia. Ventuno siti storici, artistici e culturali destinatari di finanziamenti europei saranno visitabili a testimonianza dell’impegno dell’Europa nella salvaguardia e sviluppo del patrimonio culturale italiano ed europeo.

Le Giornate FAI di Primavera 2024 hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio del Ministero della cultura, del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, di Regione del Veneto, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.

Si ringraziano la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, da tempo al nostro fianco con i suoi volontari e il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze armate che durante le Giornate FAI di Primavera concedono l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo.

Un grazie sentito anche al Fondo Edifici di Culto per aver averci concesso l’apertura di alcune chiese di sua proprietà.

Un ringraziamento per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e un grazie particolare alla Croce Rossa Italiana per la partnership consolidata.

Grazie di cuore alle 134 Delegazioni, 112 Gruppi FAI, 94 Gruppi FAI Giovani e 10 Gruppi FAI Ponte tra culture, e a tutti i volontari attivi in Italia.Un ringraziamento anche ai 16.000 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità.

Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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