“Favole e Canzoni”
Giovedì 4 dicembre, alle 21, nell’Auditorium di Casa della Musica di Trieste, presentazione live del disco di Sergio Giangaspero, compositore e chitarrista al suo primo lavoro di canzoni d’autore.Al fianco di Giangaspero (chitarra e voce) la band d’eccezione che lo ha accompagnato per la realizzazione del lavoro discografico: Flavio Davanzo (tromba), Simone Serafini (contrabbasso e basso elettrico), Andrej Pirjevec (batteria e percussioni) e Francesca Danese (cori).
Ingresso: 13 euro
(libero per bambine e bambini sotto i 10 anni)
Prenotazioni: sgcloud@outlook.it
Dopo decine di composizioni ispirate alle sonorità brasiliane più nobili, dopo le più diverse partecipazioni a ensemble di estrazione popolare, jazz, etnica e classica di ogni parte del mondo, il compositore e chitarrista Sergio Giangaspero trova una nuova direzione: riscopre un toccante set di brani autografi (sue musiche, testi e arrangiamenti) che scrisse attorno ai vent’anni e che – spiega egli stesso “sono cresciuti con lui”.
Riuniti in un nuovo disco, “Favole e Canzoni” edito da Anelli Records, Giangaspero presenta il suo nuovo lavoro a Trieste, nell’Auditorium di Casa della Musica / Scuola di Musica 55 (via dei Capitelli, 3) giovedì 4 dicembre, alle 21, accompagnato dalla band di interpreti – nomi ben noti dello scenario musicale della regione e ben oltre! – che lo ha affiancato in studio.
Con lui suonano infatti Flavio Davanzo (istrionica tromba che sempre stupisce con la sua inventiva), Simone Serafini (tra i contrabbassisti jazz più interessanti e raffinati della scena nazionale) e Andrej Pirjevec compositore, chitarrista (o meglio: polistrumentista) e produttore, assoluto punto di riferimento della musica slovena d’oggi. Ai cori il timbro delicato di Francesca Danese.
Tra sentimenti struggenti e ruvide venature ritmiche, tra la passione degli anni totalizzanti della giovinezza e le riflessioni più intime – questo lavoro sembra non aver visto passare il tempo. La forma-canzone è trattata nei modi più diversi e orchestrata con grande maestria e i testi accolgono momenti di tenera poesia, di grande forza emotiva (tra tormento e gioia), di descrizioni commoventi, ora leggere, ora contaminate d’amarezza.
E – per la prima volta – è lo stesso Giangaspero a cantare: i suoi tanti lavori discografici finora erano stati esclusivamente strumentali, ma oggi trova l’urgenza di esprimersi anche con parole e voce, e lo fa con la naturalezza dei più profondi e intelligenti cantautori che – si capisce bene – ha conosciuto, ascoltato, metabolizzato e abbracciato con il proprio stile.
Un lavoro che sembra, dunque, chiudere un cerchio, che congiunge la freschezza dell’espressione giovanile alla maturità musicale e di interpretazione: supportato, senz’altro, da arrangiamenti congegnati con grande perizia e precisione, oltre che ottimamente eseguiti.
Sergio Giangaspero (oltre all’intensa attività concertistica come chitarrista) dedica la sua carriera al forte legame con la musica d’autore brasiliana (di stampo classico e cantautorale); ha molte incisioni al suo attivo – già per Anelli Records – in ensemble cameristici (Imagen Quartet play Celso Machado e Choro pra mim), in solo anche con brani propri; e diversi titoli con l’ensemble “Drom Pale Luma”, all’insegna della musica gipsy centroeuropea. Del 2022 il suo Liquid Guitar una sequenza di brani che dialogano con gli acquerelli, concepiti contestualmente alla musica, della giovane artista Francesca Danese. Per Pizzicato ha pubblicato già diverse sue composizioni (sei i volumi usciti negli ultimi tre anni) per una o più chitarre (Preludi, Suites, Antologie).
