GRAVE CARENZA DI PERSONALE AL GIUDICE DI PACE DI PORDENONE
Si propone la dislocazione temporanea di dipendenti regionali di supporto
La richiesta di Lucia Buna (Lega) al Governatore Fedriga
La Regione destini temporaneamente alcuni propri dipendenti all’ufficio del giudice di pace di Pordenone, la cui efficienza è messa a dura prova dalla carenza di personale. La richiesta dei disagi in riva al Noncello è pervenuta al Governatore del Friuli Venezia Giulia in persona, Massimiliano Fedriga. A segnalare i problemi che da mesi stanno vivendo magistrati, utenti e avvocati è il consigliere regionale della Lega, Lucia Buna. Quest’ultima ha raccolto a propria volta gli appelli del territorio, più volte richiamati all’attenzione dell’opinione pubblica dagli stessi addetti ai lavori. La sezione pordenonese opera a regime ridotto in fatto di collaboratori amministrativi e con due soli giudici. Così che capita che la mole dell’arretrato si appesantisca e che ricorsi depositati settimane prima debbano attendere a lungo prima di essere visionati. Di qui l’idea della Buna, già sperimentata in passato, di “prestare” a Palazzo di giustizia alcuni funzionari della Regione. Quanto meno sino a che l’emergenza della pianta organica non sia risolta grazie all’apporto di nuove leve dal Ministero. L’esponente del Carroccio ha infatti ricordato le competenze statali in materia e il costante allargamento di mansioni affidate a questo organo decisionale dalla riforma Cartabia e da quelle che l’hanno preceduta. “Viviamo in un’epoca di cronica indisponibilità di personale a tutti i livelli partendo dai Comuni ma la delicatezza delle materie trattate dal giudice di pace è tale che bisogna intervenire con la massima celerità”, ha detto Lucia Buna che ha pure rammentato la condizione di analoga difficoltà vissuta dalla Motorizzazione Civile, altro ente che si occupa di patenti di guida e sanzioni amministrative. La questione sarà uno dei temi della conferenza paritetica Stato – Regione.