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GO MAKERS 2024: LUSINGHIERI I RISCONTRI PER LA MANIFESTAZIONE CORALE DI CONFARTIGIANATO

DiRedazione

Ott 29, 2024

GO Makers

LUSINGHIERI RISCONTRI PER L’EDIZIONE 2024 DI GO MAKERS 2024 APPENA CONCLUSA: TANTISSIMI I VISITATORI ACCORSI NELLO SPAZIO ESPOSITIVO DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO E OLTRE 350 GLI ISCRITTI ALLE DIVERSE PROPOSTE ESPERIENZIALI. QUASI TUTTI SOLD OUT I LABORATORI, LE DIMOSTRAZIONI E GLI INCONTRI CULTURALI PROPOSTI; GORIZIA RISCOPRE LA TRADIZIONE ARTIGIANALE E GUARDA AL FUTURO CON UN FORMAT IN EVOLUZIONE

GORIZIA- Si è conclusa l’edizione 2024 di GO MAKERS, evento che ha animato lo scorso fine settimana a Gorizia. La manifestazione, che ha occupato gli spazi dello storico ferramenta Casa Krainer, ha voluto sostenere il rilancio del centro storico insieme a numerosi operatori e associazioni da tempo impegnati nella rivitalizzazione di Borgo Castello: un’operazione corale avviata da Confartigianato Gorizia, che ha inteso valorizzare l’artigianato e al contempo creare rete tra gli operatori di via Rastello.

Con oltre 350 iscritti ai laboratori, alle dimostrazioni e alle iniziative culturali proposte e un numerassimo pubblico di visitatori goriziani, ma arrivati anche da fuori regione, desiderosi di appropriarsi di una via e un luogo iconico della città Go Makers si è confermato un format di successo. Il Presidente di Confartigianato Gorizia Ariano Medeot, promotore dell’iniziativa con i partner GAL Carso e Ad Formandum, ha espresso grande soddisfazione per il risultato di questa prima edizione “Dopo il test dello scorso anno, abbiamo costruito un format che è stato accolto con entusiasmo, confermando il potenziale di Go Makers come uno dei principali elementi di attrattività da sviluppare nel cuore del borgo storico di Gorizia. Il nostro obiettivo è quello di contribuire, insieme a enti pubblici e privati, alla rivitalizzazione del borgo non solo in vista della Capitale Europea della Cultura, ma per uno sviluppo che guarda al lungo periodo e considera l’artigianato elemento centrale per l’attrattività e il turismo culturale e motore di crescita per l’economia locale”.

Per gli organizzatoriGorizia ha dimostrato ancora una volta di essere pronta ad accogliere iniziative che valorizzano la sua identità e che, al contempo, offrono prospettive di crescita e innovazione. Un indubbio punto di forza di questa edizione è stata la sinergia tra imprese, associazioni e comunità locale, fondamentale per la buona riuscita dell’evento. La partecipazione del pubblico e della città a Go Makers 2024 ha confermato quanto sia importante mantenere vivi e accessibili gli spazi storici e culturali, creando nuove occasioni d’incontro e collaborazione attraverso la valorizzazione delle eccellenze del territorio e il recupero del fare e del saper fare di artigiani e agricoltori”.

L’edizione di quest’anno ha segnato il successo di un format in continua evoluzione. Già al lavoro per l’edizione 2025, l’organizzazione guarda al futuro di Go Makers: ampliamento dei laboratori di esperienza e delle dimostrazioni pratiche con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico al valore e ai valori dell’artigianato tradizionale e artistico, consolidamento della presenza degli artigiani del gusto -coinvolgendo in primis i panificatori- e delle imprese slovene, focus ad hoc – dopo il grande riscontro ottenuto dallo sculture e artista goriziano Paolo Figar – sull’arte intesa come applicazione alta del saper fare artigiano, concreto recupero e applicazione dell’artigianato goriziano storico goriziano “dimenticato”

Protagonisti indiscussi dell’edizione 2024 sono stati i 20 artigiani che hanno riportato in vita l’antico ferramenta Krainer, trasformato in una fucina di creatività e tradizione: mensole e cassetti valorizzati da ceramiche, libri e carte preziose, pregiatissime lavorazioni in oro, disegni straordinari con pietre preziose, mosaici raffinati, ardesie, bigiotteria, tessuti e abbigliamento, oggetti d’arte per raccontare le storie e il valore del “fatto a mano” hanno attirato visitatori e goriziani alla riscoperta di una via Rastello ancora vitale.

Emozionante, per molti goriziani, il ritorno a Casa Krainer storico luogo ed espressione produttiva di via Rastello e della città di Gorizia. Corale, inoltre, la partecipazione della storica via del commercio e dell’artigianato alla manifestazione. Via Rastello è stata al centro dell’evento: il concept store R89 ha ospitato la mostra collettiva delle maestre merlettaie e gli apprezzatissimi laboratori sull’arte del lavoro a tombolo proposti dall’Associazione Fuselliamo, ma anche l’esecuzione al telaio a mano di Noi dell’Arte, tutto esaurito per la proposta del laboratorio artigiano di Fabrizia Perco, dove i partecipanti, guidati da Monica Cosmai, hanno partecipato con entusiasmo alla creazione di piccoli biedermeier, Artisti Associati ha incantato i più piccoli con i racconti animati nello spazio racconto di Confcommercio, Chiara Canzoneri nella sua Chincaglieria Gastronomica ha proposto un menu interamente rappresentato da ricette provenienti degli antichi ricettari cittadini, l’associazione QuiAltrove nello spazio The Circle ha accolto i numerosissimi visitatori con le opere straordinarie del giovane artista cinese Jingge Dong.

La cultura ha animato ogni angolo della manifestazione: molto partecipati gli incontri sull’artigianato “dimenticato” di Gorizia a cura di Valentina Randazzo, sui laboratori e l’attività delle maestre merlettaie nel campo di Wagna durante la prima guerra mondiale proposto dalla storica e maestra merlettaia Rosità d’Ercoli, sulle raffinate tecniche orafe illustrate da Sergio Figar, sui dolci della tradizione goriziana, l’excursus storico affascinante tra gubane e favette, crafen e gubane di Roberto Zottar, la presentazione del cofanetto Sentieri e cibi locali proposto dal Gal Carso con la partecipazione di Stefano Cosma e il suo racconto Maiale felice al finocchietto.

L’evento ha beneficiato dell’entusiasmo e della partecipazione attiva degli studenti di Ad Formandum che hanno deliziato i partecipanti con cicchetti preparati ad hoc per l’occasione accompagnati da una selezione di vini locali provenienti dal Carso e da Oslavia. Dolcissimo l’angolo di L’antica ricetta e della sua gubana. I food lab, tutti sold out, curati da GAL Carso con Slow Food Italia, sono stati protagonisti di un racconto appassionato; olio, formaggi e vini pregiati sono stati al centro delle degustazioni con la partecipazione di Daniela Markovic di ONAV Gorizia, Alice Noel Fabi -Gal Carso- e Francesca Baldereschi, responsabile nazionale di slow food travel approdata a Gorizia nell’ambito del progetto Borderless Okus finanziato dagli SPF di Gorizia capitale della cultura.

Di Redazione

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