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Google porta l’intelligenza artificiale nello spazio per ridurre i consumi energetici

DiRedazione

Nov 11, 2025

Un progetto rivoluzionario: «Suncatcher»

Google ha annunciato il lancio di Project Suncatcher, un’iniziativa ambiziosa che mira a trasferire parte della potenza di calcolo necessaria all’intelligenza artificiale direttamente nello spazio.
L’obiettivo è far funzionare data center orbitanti alimentati esclusivamente da energia solare, una risorsa inesauribile al di fuori dell’atmosfera terrestre.

Il progetto potrebbe diventare operativo entro il 2027, grazie alla collaborazione con la società Planet, specializzata in satelliti.

Perché tutti parlano del progetto Suncatcher di Google

L’addestramento dei grandi modelli di IA – come ChatGPT o Gemini – richiede enormi quantità di elettricità e acqua per il raffreddamento dei server.
Spostando parte di queste operazioni nello spazio, Google punta a ridurre fino a otto volte il consumo energetico dei data center terrestri.

Questa innovazione si inserisce nella ricerca di soluzioni energetiche sostenibili, in un momento in cui la domanda di calcolo cresce rapidamente e la transizione ecologica è una priorità globale.

Per le famiglie, questo ricorda quanto sia importante monitorare i propri consumi di luce e consumi di gas per gestire meglio la spesa energetica e ridurre l’impatto ambientale.

Come funziona davvero l’IA spaziale di Google

I satelliti del progetto Suncatcher saranno equipaggiati con chip TPU Trillium, progettati per ottimizzare il calcolo dei modelli di intelligenza artificiale. Orbiteranno su una traiettoria eliosincrona, ricevendo luce solare costante per alimentare i sistemi senza interruzioni.

Questa soluzione elimina la necessità di raffreddamento ad acqua – uno dei principali problemi ambientali dei data center terrestri – e sfrutta un’energia solare pulita e continua.

Vantaggi e sfide: Scopri come trasformarli in opportunità

Vantaggi:

  • Energia 100% rinnovabile, raccolta direttamente nello spazio
  • Eliminazione del raffreddamento ad acqua, con forte risparmio idrico
  • Riduzione dell’impronta di carbonio legata alle infrastrutture fisiche

Sfide:

  • Costi elevati di lancio e manutenzione dei satelliti
  • Rischio di collisioni in orbita
  • Gestione dei dati sensibili in un ambiente extra-atmosferico

Nonostante questi ostacoli, il progetto apre la strada a una nuova era di sostenibilità digitale, in cui l’efficienza energetica diventa parte integrante dello sviluppo tecnologico.

L’IA che cura il pianeta: La rivoluzione verde

Suncatcher rappresenta la convergenza tra innovazione tecnologica e transizione energetica.
In futuro, soluzioni di questo tipo potrebbero ispirare altre aziende a ripensare il proprio impatto ambientale e a investire in infrastrutture più sostenibili.

Anche sulla Terra, i consumatori possono contribuire scegliendo le offerte luce e offerte gas più adatte alla propria abitazione, per ridurre consumi e costi.

Conclusione

Portando i propri data center nello spazio, Google propone una visione radicalmente nuova dell’intelligenza artificiale: un’IA alimentata dal sole, più sostenibile e meno energivora.
Nonostante le sfide tecniche ed economiche, questo progetto potrebbe segnare l’inizio di un nuovo paradigma energetico, in cui tecnologia e sostenibilità procedono finalmente nella stessa direzione.


Fonte: https://www.papernest.it/ 

Di Redazione

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