“Il verso che non c’è”
Mostra personale della goriziana Angela Dragonetto
Inaugurazione sabato 9 marzo, ore 17, in Corso Verdi 95 a Gorizia
“La realizzazione del mio sogno: condividere le emozioni che provo nel realizzare i miei dipinti”. Con queste parole la pittrice goriziana Angela Dragonetto racconta le emozioni che prova a pochi giorni dall’inaugurazione de “Il verso che non c’è”, mostra personale delle sue opere pittoriche. L’esposizione, organizzata da Pro Loco Gorizia APS, che rimarrà aperta dall’8 al 17 marzo e sarà liberamente visitabile in Corso Verdi 95 – Gorizia (Sede Ass. Agorè), proporrà varie opere dell’artista.
Giorgio Lorenzoni, Presidente Pro Loco Gorizia APS: “Abbiamo voluto dare spazio ad un’artista cittadina. Darle il giusto spazio in modo che sempre più persone possano conoscere lei e la sua arte, i suoi quadri fatti di colori intensi e vivi. Pro Loco Gorizia opera per valorizzare la nostra città, creando momenti di confronto, incontro e promozione delle eccellenze goriziane”.
“Ho sempre sostenuto che in arte l’essere autodidatti è una bellissima cosa. Angela Dragonetto e la sua pittura ne sono la prova. Come lei stessa afferma l’amore per la pittura è stato sempre una passione fin da giovanissima. Passione ripresa poi molto tardi. Pittrice che come si può ben vedere predilige l’astrattismo; astrattismo veduto alla sua maniera”. Con queste parole il critico d’arte, perito ed esperto in Antichità e Belle Arti Pittura e Scultura Moderna e Contemporanea, Giovanni Innocenti, descrive l’operare artistico di Angela Dragonetto.
E aggiunge: “La costruzione delle sue opere denotano un attento studio acquisito negli anni. I suoi dipinti sono caratterizzati da un cromatismo mai forte e fastidioso bensì da una stesura tenue quasi velata dei colori. In pratica sono tutte atmosfere soffuse che danno l’impressione che Angela Dragonetto abbia una bella mano. Mi auguro che affini sempre più la sua tecnica pittorica che già, comunque, è degna di nota. Pertanto la esorto a continuare la sua ricerca perché la strada della pittura non ha confini”.
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