DAL 20 AL 22 MARZO, A GORIZIA, NELL’ANNO DELLA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA, E NEL TEMPO CONVULSO CHE RIPORTA SUL PIANETA I BRIVIDI DI GRANDI TENSIONI INTERNAZIONALI, TORNA IL FORUM SULLA GUERRA FREDDA: 3 GIORNI E 40 STORICI E ANALISTI DI TUTTO IL MONDO, UNO STRAORDINARIO THINK TANK FRUTTO DELLA SINERGIA FRA LE UNIVERSITÀ DI UDINE E DI HARVARD CON FRIULI STORIA, PER UN FOCUS SULLE “CITTÀ DIVISE E CONTESE”. IN APERTURA – GIOVEDÌ 20 MARZO, ALLE 18 – LA LEZIONE MAGISTRALE DI DAVID REYNOLDS, PROFESSORE EMERITO DI STORIA INTERNAZIONALE ALL’UNIVERSITÀ DI CAMBRIDGE E FELLOW DELLA BRITISH ACADEMY, SUL TEMA “IL MONDO DIVISO DELLA GUERRA FREDDA”. LA LEZIONE È APERTA AL PUBBLICO. ATTESI FRA GLI ALTRI GLI INTERVENTI DELLO STORICO STATUNITENSE MARK KRAMER (HARVARD UNIVERSITY) E DELLO STORICO RUSSO-BRITANNICO SERGEY RADCHENKO (SAIS EUROPE/JOHN HOPKINS, DIRETTORE BOLOGNA INSTITUTE POLICY RESEARCH).

GORIZIA – “Città divise e città contese negli anni della Guerra fredda” è il tema della 3^ edizione del Forum internazionale in programma da giovedì 20 a sabato 22 marzo a Gorizia, per iniziativa dell’Università degli Studi di Udine con l’Università di Harvard – Cold War Studies Project, a cura dell’Associazione Friuli Storia, per la direzione scientifica dello storico Tommaso Piffer. Dopo l’edizione 2023 sul tema “Confini e terre di confine nella Guerra fredda” e quella 2024 dedicata alla “Memoria e ai musei della Guerra fredda”, la tre giorni 2025 affronterà un tema direttamente collegato all’anno della Capitale europea della Cultura che riunisce in questi mesi le città di Gorizia e Nova Gorica, storicamente separate dalla Cortina di ferro, finalmente riunite nell’anno di GO! 2025 che celebra il confine e al tempo stesso il suo superamento. La Guerra fredda come antefatto degli scenari del nostro tempo, quindi: un momento storico da indagare e rileggere per comprendere pienamente, sin dalla loro genesi, le tensioni e i conflitti in cui l’Europa e il mondo sono precipitati in particolare nell’ultimo triennio. Perché l’impatto della Guerra fredda sulle zone di confine è durato ben oltre il crollo del muro di Berlino e l’indagine storica è un assist prezioso per la lettura geopolitica degli scenari del nostro tempo.
Sono 40 le grandi voci internazionali in arrivo a Gorizia, storici e analisti di tutto il mondo, che porranno per la prima volta a confronto la storia delle molte città che furono divise o contese durante la Guerra fredda, in Europa e sul pianeta. «Alcune di questa città – spiega il direttore scientifico del Forum, Tommaso Piffer – si trovavano sulla linea della Cortina di ferro, come Berlino, Gorizia-Nova Goriza, Trieste, Mödlareuth. Altre erano invece a cavallo di Paesi formalmente alleati, ma ancora segnati da un recentissimo passato di sangue, come le città lungo il nuovo confine tedesco-polacco marcato dai fiumi Oder e Neisse. In alcuni casi la loro collocazione internazionale rimase incerta per anni, spesso furono teatro di tensioni che sfociarono in episodi anche violenti, come avvenne a Trieste nel 1953. Ed è proprio attraverso la storia delle città divise che si misura l’impatto spesso profondo della Guerra Fredda sulle comunità, in particolare nelle zone di frontiera: ferite che solo in parte si sono rimarginate dopo il 1989, con la caduta del Muro di Berlino». Partner scientifici del progetto 2025 sono le Università di Trieste e di Lubiana, insieme al Centro Studi sulle conseguenze della guerra di Graz. Il Forum è realizzato con il contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia (grazie a un contributo speciale in occasione dell’anniversario degli scontri del 1953 a Trieste), della Fondazione CARIGO e del Comune di Gorizia, per la direzione scientifica di Tommaso Piffer e con il supporto logistico dell’Associazione Friuli Storia.
A inaugurare il Forum sarà un evento pubblico speciale, la lezione magistrale dello storico David Reynolds, dell’Università di Cambridge, su “Il mondo diviso della Guerra fredda”, in programma nella sede di Gorizia dell’Università di Udine, in via Santa Chiara, giovedì 20 marzo alle 18, aperto al pubblico e con traduzione simultanea in italiano. Professore emerito di Storia internazionale all’Università di Cambridge e Fellow della British Academy, David Reynolds ha insegnato anche a Harvard e Science Po. È autore di numerosi saggi sulla storia del XX secolo e ha realizzato una serie di film storici per la BBC.
Otto sessioni in tre giorni scandiranno poi il Forum 2025 a Gorizia, per analizzare le sfaccettature legate alle “città divise e contese”. Nella sede della Fondazione CARIGO si svolgeranno, a porte chiuse, i successivi panel di ricerca. Si parlerà di Berlino e della Germania divisa, e dell’estremo confine del nordest italiano, una vera e propria “faglia” sulla frontiera tracciata lungo le città di Trieste e Gorizia. Si parlerà inoltre di Vienna e del confine austriaco, delle città divise nell’Europa comunista durante la Guerra fredda, e di quelle europee divise al di fuori del blocco sovietico, infine delle città divise nel mondo, fuori dall’Europa. Le conclusioni, sabato 22 marzo alle 17, saranno dedicate a “Confini e zone di confine nella Guerra fredda”, con l’apporto di una delle più autorevoli voci della storia contemporanea, lo statunitense Mark Kramer, Direttore del Centro Studi Guerra fredda di Harvard University, del direttore scientifico del Forum Tommaso Piffer, degli storici David Reynolds e Christian Osterman, quest’ultimo direttore fondatore dell’History and Public Policy Program (HAPP), supervisiona del Cold War International History Project del Wilson Centre, e condirettore del Nuclear Proliferation International History Project (NPIHP). Molti i nomi di rilievo che faranno tappa a Gorizia: fra questi, oltre a James G. Hershberg, professore di Storia e Affari Internazionali alla George Washington University / Elliott School of International Affairs, lo storico russo-britannico Sergey Radchcenko, Wilson Schmidt Distinguished Professor presso la Johns Hopkins School of Advanced International Studies e Direttore del Bologna Institute for Policy Reasearch. Autore di molti saggi sui temi della Guerra Fredda e sulla storia nucleare e politiche estere e di sicurezza russe e cinesi. Ha lavorato anche come Zi Jiang Distinguished Professor presso la East China Normal University (Shanghai), lavorando e vivendo in Mongolia, Cina e Galles.
PRESS Vuesse&c ufficiostampa@volpesain.com
programma Forum internazionale
Città divise e città contese durante la Guerra fredda
Gorizia, 20-22 marzo 2025
20 marzo 2025 (giovedì)
Campus universitario di Gorizia, via Santa Chiara 1, Gorizia
Lezione inaugurale: David Reynolds, Il mondo diviso della Guerra fredda 18:00-19:30
21 marzo 2024 (venerdì)
Fondazione CARIGO, Via Giosuè Carducci 2, Gorizia
Panel 1 – Berlino divisa, Germania divisa (parte 1) 9:45 – 11:15
Presiede Christian Ostermann
Jeffrey Jurgens, Improvvisazione regolata: governo dei rifugiati a Berlino, 1949-1961
Paul Steege, Un incidente esplosivo: attraversamento del confine e Guerra fredda a Berlino, 1982
Ryan Singsank, Prepararsi alla prossima crisi: le lotte e le strategie delle potenze occidentali per difendere Berlino Ovest, 1962-1971
Emily Needham, Mettere in scena il Muro di Berlino nel mondo in fase di decolonizzazione: gli sforzi della Germania Est e Ovest per globalizzare la crisi di Berlino nei primi anni ’60
Panel 2 – Berlino divisa, Germania divisa (parte 2) 11:15 – 12:30
Presiede Tommaso Piffer
Thomas Maulucci, Berlino divisa nel documentario della Germania Est, 1949-1990
Stefanie Woodard, Correre nella storia: la maratona di Berlino e una città divisa
Colleen Anderson, Cieli indivisi: voli spaziali nella Berlino divisa
Panel 3 – Trieste e Gorizia 14:00 – 15:30
Presiede Tommaso Piffer
Silvo Devetak, La genesi dell’insediamento di Trieste
Piero Zin, Gorizia e Nova Gorica nella Guerra Fredda
James G. Hershberg, Gli Stati Uniti e la crisi di Trieste
Francesca Zilio, Il dibattito sul Territorio Libero di Trieste alla Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa
Panel 4 – Vienna e il confine austriaco 15:45 – 17:15
Presiede Mark Kramer
Simon Graham, I quattro nella jeep: contatto, compromesso e confronto nella Vienna occupata, 1945-55
Richard Cummings, Spionaggio della CIA nella Guerra Fredda nella Vienna occupata
Peter Ruggenthaler – Vienna nell’Austria neutrale dopo il 1955
Alexandre Kostov, Bulgari nella Vienna divisa (1945-1955)
22 marzo 2024 (sabato)
Fondazione CARIGO, Via Giosuè Carducci 2, Gorizia
Panel 5 – Città di confine divise nell’Europa comunista (Parte 1) 9:30 – 11:00
Presiede Paweł Machcewicz
Claudia Weber, Diventare la città del “confine di pace”: Francoforte sull’Oder all’inizio della Guerra fredda
Mark Kramer (per Peter Bugge), Fronte freddo al confine fraterno? Cieszyn/Český Těšín durante la Guerra fredda
Jakub Šlouf, Pilsen/Plzeň del dopoguerra e la sua cultura di protesta filoamericana
Jarosław Jańczak, Simbolismo dello spazio pubblico nelle città divise della Guerra fredda. Spazi di confine e narrazioni a Francoforte (Oder)-Słubice e Cieszyn/Český Těšín
Panel 6 – Città di confine divise nell’Europa comunista (Parte 2) 11:00 – 12:30
Presiede Mark Kramer
Matthew Evangelista e Aleksander Lust, Narva come nuova Berlino Ovest? Origini e prospettive di un’enclave vulnerabile
Nuri Korkmaz, Divisioni ideologiche nelle aree urbane al confine tra Bulgaria e Grecia durante la Guerra fredda.
Nadia Boyadjieva – Divisioni ideologiche ed etniche nelle città lungo i confini della Bulgaria con la Turchia e la Jugoslavia durante la Guerra fredda
Panel 7 – Città europee divise al di fuori del blocco sovietico 14:00 – 15:30
Presiede Nigel Gould-Davies
Adéla Sobotkova, Divisioni urbane e difesa civile: analisi delle controversie della Guerra fredda ad Aarhus.
Dilek Latif, Donne e zone cuscinetto: la divisione post-conflitto di Nicosia.
Agustina Martire, Le divisioni di classe possono prevalere sulle divisioni etniche/religiose? Il caso di Belfast negli anni ’60 e ’70
Pieter Troch, Preludio alla divisione post-1991 in tempo di guerra: polarizzazione etnica e politica a Mitrovica durante l’era comunista
Panel 8 – Città divise durante la Guerra fredda fuori dall’Europa 15:45 – 17:00
Presiede Sergey Radchenko
David Wolff, Harbin della Guerra fredda: capitale contesa della zona di confine sino-sovietica
Adonis Li, Hong Kong e la divisione della Guerra fredda
Moritz Pöllath, Goa: una città contesa della Guerra fredda?
Conclusioni – Confini e zone di confine nella Guerra fredda 17:00 – 17:30
Mark Kramer, Christian Osterman, Tommaso Piffer, David Reynolds.