Dopo aver appena concluso con il “tutto esaurito” la 60.esima rassegna de I Concerti della Domenica e aver registrato un nuovo sold out al concerto del 3 dicembre alla Sala dei Giganti, I Solisti Veneti mettono in calendario un dicembre ricco di appuntamenti musicali.
Già eseguite nel 2025 al Festival delle Nazioni, al Lijubljana Festival, all’Emilia Romagna Festival e al Veneto Festival, l’Orchestra diretta da Giuliano Carella porterà le tre composizioni raccolte sotto il titolo “Filmscapes for flute solo and strings” e dedicate dal Premio Oscar Rachel Portman a I Solisti Veneti e al flautista Massimo Mercelli, nell’antica Abbazia di San Mercuriale di Forlì e nello storico Teatro Garavani di Voghera, noto per la sua acustica perfetta.
All’interno del progetto “Attivamente” della Fondazione Cariparo, I Solisti Veneti proporranno otto concerti, dal profilo altamente pedagogico, nelle province di Padova e Rovigo.
Sempre con il contributo della Fondazione Cariparo, l’Orchestra diretta da Giuliano Carella e il Coro “La Stagione Armonica” si esibiranno nei tradizionali e attesissimi Concerti di Natale. Gli appuntamenti sono al Duomo di Adria il 22 dicembre e alla Chiesa di Santa Sofia di Padova, il 23 dicembre.
I due concerti natalizi offriranno al pubblico l’occasione di immergersi in una delle pagine più luminose del barocco francese grazie alla scelta di dedicare interamente il programma a Marc-Antoine Charpentier, autore capace come pochi di coniugare solennità liturgica e calore melodico. La “Messe de Minuit pour Noël”, costruita su celebri noëls popolari che Charpentier riveste con estro armonico e raffinatezza contrappuntistica, si configura come un gioiello di equilibrio tra devozione e teatralità che trova nei Solisti Veneti e nel Coro “La Stagione Armonica”, sotto la direzione del Maestro Giuliano Carella, interpreti ideali per trasparenza timbrica, eleganza stilistica e chiarezza delle linee vocali. Il Coro, fondato nel 1991 e oggi considerato una delle compagini vocali più raffinate del panorama italiano, si distingue per l’eleganza del suono e un approccio filologicamente rigoroso al repertorio antico e barocco. Ha collaborato con alcune delle maggiori istituzioni italiane ed europee e ha registrato in studio e dal vivo per varie etichette discografiche e televisioni di stato, sotto la guida di direttori del calibro di Campanella, Dantone, Goebel, Muti e Scimone. Dopo la morte dello storico direttore, il Maestro Sergio Balestracci, la preparazione de “La Stagione Armonica” è stata affidata a Nicola Rampazzo, figura di grande esperienza nella direzione corale e sensibile interprete del repertorio sacro.
Accanto alla Messa, la monumentalità festosa del “Te Deum” in re maggiore, reso celebre dall’inconfondibile ouverture, sigillerà entrambe le serate con un’esplosione di colore sonoro: archi, legni, trombe, organo e timpani sosterranno le sezioni corali in un crescendo di esultanza che Charpentier costruisce con sapienza drammatica e luminosità orchestrale. La direzione di Giuliano Carella, attenta alla resa filologica quanto alla capacità comunicativa, valorizzerà le articolazioni del linguaggio francese, il gioco delle imitazioni e il magistrale alternarsi di pieni e vuoti, restituendo l’aura festiva e spirituale di queste pagine.
A rendere ancora più suggestivo il concerto del 22 dicembre sarà la cornice della Cattedrale dei santi Pietro e Paolo di Adria dove la risonanza naturale permettono alla musica di espandersi come in un grande respiro. Le navate illuminate restituiranno alla “Messe de Minuit pour Noël” (Messa per la mezzanotte di Natale) e al “Te Deum” la loro dimensione spirituale originaria, quella per cui furono pensati: un rito sonoro che coinvolge e innalza gli animi verso la gloria della luce.
Il giorno seguente, il 23 dicembre, la stessa magia musicale approderà alla Chiesa di Santa Sofia di Padova, uno degli edifici sacri più antichi e affascinanti della città, con le sue geometrie romaniche e le sue pietre che custodiscono secoli di storia e spiritualità. L’acustica limpida di Santa Sofia, particolarmente adatta al repertorio vocale e polifonico, permetterà di cogliere ogni dettaglio dell’intreccio tra coro e orchestra, esaltando l’eleganza delle pagine musicali proposte. Subito dopo Natale, I Solisti Veneti voleranno ad Atene per il concerto del 29 dicembre nel prestigioso Teatro Nazionale dell’Opera, progettato da Renzo Piano e custodito all’interno del mastodontico Stavros Niarchos Foundation Cultural Center.
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