UN PROGETTO FINANZIATO CON IL SOSTEGNO DI SCENA UNITA, L’INIZATIVA SOSTENUTA DA FEDEZ
Ritornano dal 21 agosto, per il quarto anno, gli appuntamenti Folkest a Spilimbergo dedicati agli incontri, ai seminari e alla presentazione di libri, questa volta sotto un nuovo nome: “Folk Clinics”, un progetto finanziato con il sostegno di SCENA UNITA – l’iniziativa sostenuta da Fedez – attraverso Fondazione Cesvi, La Musica che Gira e Music Innovation Hub e realizzato in collaborazione con l’Associazione Musicale Gottardo Tomat e l’Associazione A.D.G.P.A..
In programma già dalle ore 10 di sabato al Teatro Miotto “Parole da cantare: Canzoni – case di memoria” a cura di Maurizio Bettelli Maurizio Bettelli, autore, compositore, musicologo, studioso di culture anglo-americane,
con Michele Gazich e Marco Lamberti. Un incontro in cui verranno esaminate le tecniche di scrittura della canzone italiana e americana, dalle radici ai giorni nostri, utilizzando come esempio il lavoro di Gazich dedicato alle storie dell’isola veneziana di San Servolo.
Alle 15.30 sempre al Teatro Miotto si terrà la presentazione del libro “L’italiano nelle canzoni” (Carrocci editore) con l’autore Luca Zuliani introdotto da Felice Liperi. Un volume che passa in rassegna le scelte stilistiche, i metodi e talvolta gli stratagemmi utilizzati nella scrittura dei testi delle canzoni moderne italiane, ai ritmi naturale, alle violenze linguistiche e alle nuove tendenze.
Alle 16.45 seguirà la presentazione del libro “Onda su Onda – Storie e canzoni nell’estate degli italiani” di Enzo Gentile, in dialogo con Maurizio Bettelli. Con la prefazione di Claudio Bisio e la postfazione di Enrico Vanzina, il libro analizza come nel corso degli anni gli artisti e le loro produzioni si siano intrecciati alla cronaca e alla cultura, facendo da termometro dei tempi e delle tendenze del Paese.
Alle 18.30 alla Torre Orientale Daniel Spizzo introdurrà le “Storie Folk” di Maurizio Berselli: dalla narrazione del movimento di folk revival degli anni Cinquanta e Sessanta, ai protagonisti del nuovo movimento revivalistico degli anni Settanta e Ottanta nell’Italia Settentrionale e Centrale, fino alla creazione di una nuova scena musicale.
Domenica invece il via sarà alle 11 al teatro Miotto con “Diritto d’autore e diritti connessi” a cura di Note Legali, con la presenza dell’avv. Andrea Marco Ricci e alle 15.30 “I doveri dei musicisti” con Cristina Liva, due tematiche che vanno a toccare molti punti dolenti e spesso sconosciti del “fare musica”, mentre alle 16.45 appuntamento con “Black People in a White World” di Valerio Corzani un libro che ripercorre la “Black Odyssey” delle genti di colore e documentare quella che l’intellettuale senegalese Léopold Sédar Senghor chiama “la négritude”.
Alle 18.30 alla Torre Orientale Rossano Lo Mele e il giornalista Lorenzo Marchiori disserteranno del ruolo del critico musicale, partendo dal libro dello stesso Lo Mele, Orientale “Scrivere di musica”. Lo Mele, direttore di uno storico mensile di musica e cultura, docente di Linguaggi della musica contemporanea, e membro fondatore del gruppo rock i Perturbazione, ama citare la battuta «Scrivere di musica è come ballare di architettura».
Tra i protagonisti dei seminari sugli strumenti ci sarà Bernard Revel, chitarrista e liutista, allievo di Eugen Dombois e Hopkinson Smith, autore di musiche tra cui Kingdom of Heaven, di Ridley Scott. Per non parlare di Massimo Luca, chitarrista, compositore e produttore discografico italiano, lo strumentista più impiegato dai principali cantautori e artisti italiani degli anni Settanta tra cui Lucio Battisti, Fabrizio De André, Paolo Conte, Mina, Angelo Branduardi, Zucchero.
Marco Di Maggio, esponente di punta della scena “rockabilly” internazionale, considerato dalla stampa specializzata come uno tra i migliori chitarristi al mondo. Terry Williams, batterista dei Dire Straits, ha detto di lui “Ho suonato con i più grandi: Mark Knopfler, B.B. King, Eric Clapton, Albert Lee… posso dire che Marco Di Maggio è uno di loro”.
Per l’organetto ci sarà Alessandro D’Alessandro, vincitore nel 2017 della Targa Tenco per il miglior album in dialetto con il disco Canti, ballate ed ipocondrie d’ammore, il più interessante e innovativo organettista della nuova generazione italiana, ormai affermato anche a livello internazionale.
Inoltre nell’oratorio di Spilimbergo Elena Ledda terrà il suo richiestissimo seminario sulla vocalità mediterranea. La Ledda è una delle più suggestive voci dell’area mediterranea, direttrice artistica del Premio Parodi, con molti capolavori discografici al suo attivo, tra i quali spicca Rosaresolza, con Andrea Parodi, che riceve la Targa Tenco e il Premio Città di Loano per il 2007, e il più recente e osannato Lantias.