PORDENONELEGGE FUORICITTÀ
GIOVEDÌ 23 NOVEMBRE NELLA SALA CONSILIARE DEL CENTRO CULTURALE ALDO MORO DI CORDENONS, LA PRESENTAZIONE DEL NUOVO LIBRO DI ALESSANDRO MARZO MAGNO USCITO PER LATERZA: “CASANOVA”, LA STORIA DI UNA VITA STRAORDINARIA IN UN LIBRO CHE È INSIEME LA BIOGRAFIA DI UNO DEI VENEZIANI PIÙ NOTI AL MONDO E UN AFFRESCO ORIGINALE DELL’EUROPA DEL SETTECENTO.
PORDENONE – Chi era Giacomo Casanova? Un avventuriero intraprendente, un letterato generoso, un diplomatico accorto, un baro temibile, un viaggiatore instancabile e un grande amante delle donne. A quasi 300 anni dalla nascita, la storia di una vita straordinaria in un libro, “Casanova”, uscito nei giorni scorsi per Laterza, che è insieme la biografia di uno dei veneziani più noti al mondo e un affresco originale dell’Europa del Settecento. Lo firma Alessandro Marzo Magno e sarà al centro dell’appuntamento di pordenonelegge fuoricittà in programma giovedì 23 novembre alle 21.00 nella Sala Consiliare del Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons. In dialogo con l’autore, il direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta. L’incontro è a ingresso libero, fino ad esaurimento posti. È suggerita la prenotazione iscrivendosi attraverso il sito pordenonelegge.it (cliccando alla voce mypnlegge). Info: Tel. 0434.1573100 mail segreteria@pordenonelegge.it.
Dalla penna vivacissima di Alessandro Marzo Magno, attento conoscitore della storia veneziana, la biografia di un figlio illustre della Serenissima, Giacomo Casanova. Protagonista indiscusso del Settecento europeo, nei 73 anni della sua vita visita per 213 volte un centinaio di città e cittadine, da Madrid a Pietroburgo, da Londra a Costantinopoli; incontra ben dodici sovrani regnanti e cita nel suo libro Histoire de ma vie duemila persone, tra le quali duecento tra attori, attrici e musicisti. Finisce nelle celle di cinque diverse carceri ed evade rocambolescamente da una, quella dei piombi a Venezia. Gioca d’azzardo (spesso barando) e ama il buon cibo: nelle sue pagine nomina 22 giochi e 120 diversi piatti. Nel libro si racconta di teatro, di spionaggio, di massoneria e di magia. Si ricostruiscono gli incontri con i personaggi più famosi dell’epoca: da Voltaire a Lorenzo Da Ponte, il librettista di Mozart. E si parla anche di donne, naturalmente.
Alessandro Marzo Magno (Venezia, settembre 1962) è un giornalista e scrittore italiano. Dopo la laurea in storia conseguita all’Università Ca’ Foscari di Venezia, iniziò a lavorare come redattore per la rivista Diario, come responsabile degli esteri. Durante questo periodo, per circa 10 anni, viaggiò principalmente nei Balcani seguendo le vicende belliche in Jugoslavia. Successivamente ha collaborato con Linkiesta, con Focus Storia e alla sezione “Food” de Il Sole 24 Ore. Attualmente collabora con le pagine culturali del Gazzettino ed è direttore del semestrale Ligabue Magazine. Autore di 16 libri, ha curato altri volumi di saggi. Ha iniziato a scrivere come saggista storico sfruttando la propria lunga esperienza come corrispondente di guerra durante i conflitti nella ex-Jugoslavia degli anni Novanta per Il Giornale e poi La Voce, sotto la direzione di Indro Montanelli. Il suo libro L’alba dei libri. Quando Venezia ha fatto leggere il mondo è stato tradotto in inglese, cinese, giapponese, coreano e spagnolo; il successivo L’invenzione dei soldi. Quando la finanza parlava italiano in coreano e in turco. Nel 2015 arriva in finale al Premio Bancarella della Cucina con il libro Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo, edito da Garzanti, classificandosi in seconda posizione. Nel 2019 ha vinto la sezione La cucina della memoria del premio “Iolanda” con il libro Il ricettario di casa Svevo, edito da La nave di Teseo, con introduzione di Susanna Tamaro. Negli anni 2014 e 2015 ha insegnato presso l’Università Statale di Milano tenendo un laboratorio semestrale di storia del cibo. Ha partecipa alla trasmissione televisiva Unomattina Estate, dove teneva la rubrica “Grand Tour”. Ha partecipato a Unomattina, con una rubrica assieme ad Antonia Varini, e a Geo & Geo dove collaborava sul tema della storia del cibo.