Teatro Verdi di Pordenone
SECONDO APPUNTAMENTO AL TEATRO VERDI DI PORDENONE CON IL PERCORSO “NUOVE SCRITTURE” DELLA STAGIONE DI PROSA 2023-2024: GIOVEDÌ 25 GENNAIO IN ESCLUSIVA REGIONALE (ORE 20.30) IN SCENA LO SPETTACOLO “IL MEMORIOSO”, PICCOLO GIOIELLO TEATRALE CHE REGALA AL PUBBLICO L’EMOZIONE DI SCOPRIRE CHE OGNI UOMO PUÒ ESSERE UN GIUSTO E CHE NULLA È PIÙ EROICO DEL SALVARE UNA VITA MESSA IN PERICOLO DALLA FOLLIA DI ALTRI UOMINI. UNO SPETTACOLO DI PAOLA BIGATTO – CHE NE FIRMA ANCHE LA REGIA – E MASSIMILIANO SPEZIANI, PROTAGONISTA IN SCENA, TRATTO DAI LIBRI DI GABRIELE NISSIM
PORDENONE – Letteratura, memoria, poesia, impegno civile e arte sono le parole chiave dei titoli che compongono la sezione Nuove Scritture del cartellone di Prosa del Teatro Verdi di Pordenone firmato dalla consulente artistica Claudia Cannella. Atteso giovedì 25 gennaio in esclusiva regionale (ore 20.30 Sala Palcoscenico) “Il Memorioso. Breve guida alla memoria del Bene” uno spettacolo nato dai libri di Gabriele Nissim Il Tribunale del Bene e La Bontà insensata trasposti in scena da Paola Bigatto, che ne firma anche la regia, e dall’attore di origini friulane Massimiliano Speziani, protagonista in scena. Un monologo di grande impatto emotivo che racconta la memoria del bene attraverso le storie dei Giusti, quegli uomini e quelle donne che con grande rischio personale hanno difeso la vita e la dignità umana durante i genocidi, le atrocità di massa, i totalitarismi, le crisi umanitarie del presente. Un piccolo gioiello teatrale che da anni regala al pubblico l’emozione di scoprire che ogni uomo può essere un Giusto e che nulla è più eroico del salvare una vita messa in pericolo dalla follia di altri uomini. In ogni parte del mondo e per qualsiasi motivo. Dal dramma dei Lager nazisti, alla Cina, Vietnam, Grecia, Romania, Darfur, Cambogia, Rwanda… la mappa del mondo si riempie di storie che formano una nostra mappa interiore sulle vie del bene. “Una lezione-spettacolo priva di retorica, commovente, buffa, costruita con una drammaturgia calibrata a misura di un bravissimo Massimiliano Speziani”, lo descrive il magazine teatrale Hystrio.
Al centro del monologo la storia di un uomo che dedicò la vita, come a una missione, al ricordo del bene: si tratta di Moshe Bejski, per anni Presidente della Commissione dei Giusti presso il Memoriale di Yad Vashem a Gerusalemme. Questo paradossale tribunale si poneva l’obiettivo di rintracciare tutti quegli uomini che avevano rischiato la vita per aiutare gli ebrei durante la persecuzione nazista, e di ricordarli per sempre attraverso il radicamento di un albero nel giardino del Memoriale stesso. Moshe Bejski, uno dei nomi della celebre lista di Schindler, si batte con pazienza, dedizione e caparbietà per raccogliere e ricordare i nomi di questi Giusti, sognando un’enciclopedia che ne raccogliesse le storie e li rendesse popolari e amati dai giovani come le rock star e i divi del cinema.
Al suo ingresso in scena, Moshe Bejski si presenta come un goffo conferenziere alle prese con un argomento che sembra non possedere. Una scrivania ingombra di fogli, scatoloni di cartone pieni di documenti, una cartina della terra appesa al muro e Bejski parte in quarta, posseduto dal demone della memoria. Un demone che ancora lo trova incredulo di fronte alla scoperta di quelle persone che, nel Novecento e in ogni parte del globo, salvarono la vita ad altre persone. Come lui, salvato da Oskar Schindler dal furore nazista. Uomini e donne che furono fonte di salvezza per svariate ragioni: per spirito umanitario, per interesse, per caso. Alla banalità del male fa da contraltare l’ambiguità del bene. Ma che necessita di memoria così come il male.
Lo spettacolo – firmato prodotto da Gariwo-Comitato Foresta dei Giusti, Centro Asteria e dagli stessi Paola Bigatto e Massimiliano Speziani – sarà proposto anche nella mattinata di venerdì 26 gennaio (ore 9.30), in occasione della Giornata della Memoria, agli studenti degli Istituti Secondari di II grado.
Si ricorda che domenica 28 gennaio è in programma un nuovo appuntamento con le “Visite guidate teatralizzate del Teatro Verdi”, organizzato per compiere un piccolo viaggio alla scoperta della storia e degli spazi del Teatro e per svelare i dietro le quinte del palcoscenico. Cresce l’attesa, intanto, per il primo appuntamento di Stagione con la grande Danza: sabato 10 febbraio, spicca in calendario la presenza della Carolyn Carlson Dance Company che propone sul palco di Pordenone The Tree, l’ultima grande coreografia di Carolyn Carlson: realizzata nel 2021, rappresenta una poetica riflessione sull’umanità e sulla natura, una produzione di sublime livello artistico e multimediale, ideata per nove danzatori.
Info e biglietti sul sito www.teatroverdipordenone.it