IN ESCLUSIVA AL TEATRO VERDI DI PORDENONE DOMENICA 11 DICEMBRE (ORE 20.30) IN OCCASIONE DELLA “GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA” UNO STRAORDINARIO APPUNTAMENTO SINFONICO CON IL
“CONCERTO PER LA MONTAGNA”
SOLISTA VADIM REPIN UNO TRA I PIÙ ACCLAMATI VIOLINISTI DEL MONDO. SUL PALCO, NELLA SUA UNICA DATA ITALIANA, L’ORCHESTRA BEETHOVEN PHILHARMONIE DIRETTA DA THOMAS ROSNER. MUSICHE DI MAX BRUCH, ARTHUR HONEGGER E L’IMMANCABILE SINFONIA PASTORALEDI BEETHOVEN, SIMBOLO UNIVERSALE DEL RAPPORTO FRA LA MUSICA E LA NATURA
PORDENONE- In continuità con il “Progetto Montagna” – che vede uniti Teatro Verdi di Pordenone e CAI Pordenone nel comune impegno per la salvaguardia e la valorizzazionedel territorio montano attraverso la cultura – in programma un appuntamento d’eccezione in occasione della Giornata Internazionale della Montagna, realizzato con il sostegno di Fondazione Friuli e Camera di Commercio Pordenone-Udine. Atteso al Verdi domenica 11 dicembre, alle 20.30, il “Concerto per la Montagna”, straordinario evento sinfonico dove un solista di immensa statura come il celebre violinista siberiano Vadim Repin, fra i più acclamati al mondo, salirà sul palco con l’Orchestra Beethoven Philharmonie diretta da Thomas Rosner, che dell’orchestra è fondatore e direttore artistico. Spicca nel programma musicale il Concerto n. 1 di Max Bruch, uno dei capisaldi della letteratura violinistica di sempre, affiancato dalla Pastorale d’été (Pastorale estiva), il primo lavoro orchestrale di Arthur Honneger. Completa il programma il capolavoro sinfonico Sinfonia n. 6 di Beethoven, già illustrata da Walt Disney in Fantasia e meglio conosciuta come Pastorale per la dichiarata affinità con i temi della natura, Quella di Pordenone è l’unica data italiana dell’Orchestra austriaca che dell’attenzione alla pratica esecutiva storicamente informata ha fatto il suo manifesto. Compositori e interpreti nelle varie epoche hanno reso omaggio alle montagne, cattedrali di pietra che trasmettono all’animo il senso dell’eterno: i silenzi, gli spazi immensi, gli scenari grandiosi sono da sempre fonte di ispirazione per l’arte, per il pensiero e per la musica. La sinfonia “Pastorale” e le pagine di Bruch che connotano questo concerto, accompagnano l’ascoltatore verso una dimensione che va oltre la sfera terrena e sconfina nell’assoluto.
Nato in Siberia nel 1971, Vadim Repin è una star della scena musicale mondiale: talento prodigioso, ha vinto giovanissimo concorsi internazionali che lo hanno portato a debuttare quindicenne alla Carnegie Hall di New York; da allora si è esibito in tutto il mondo con le orchestre e i direttori più importanti e in tutti i maggiori centri musicali. Da Enfant prodige a protagonista assoluto della scena musicale, Repin è artista esclusivo per l’etichetta Deutsche Grammophon, con la quale ha inciso al fianco di Martha Argerich e Mischa Maisky.
«Consapevoli che nel contesto montano sono particolarmente presenti problematiche di vulnerabilità ambientale, spopolamento e perdita di riferimenti culturali – spiega il Presidente del Verdi Giovanni Lessio – Teatro Verdi e CAI hanno voluto coniugare le rispettive potenzialità per la costruzione di una nuova sensibilità, offrendo svariate occasioni per vivere il connubio tra natura e cultura. Il nostro lavoro su questo fronte proseguirà: quello di domenica è un primo, prestigioso suggello ad un anno che ha celebrato la Montagna con numerosi eventi e in molteplici contesti, un impegno che sarà costantemente rinnovato con alcune novità di sicuro spessore nazionale»,