È una delle più longeve istituzioni musicali d’Italia, rientra nei 13 Conservatori storici nazionali ed è uno dei principali Conservatori d’Europa: con i suoi 120 anni, che si appresta a festeggiare nel corso del 2023 forte di un accresciuto slancio produttivo, il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, con sede nello storico e centralissimo Palazzo Rittmeyer, si conferma realtà di riferimento per l’alta formazione musicale, implementata quest’anno dal neonato Master Biennale di II livello in pianoforte che ha calamitato studenti di tutta Italia, e che integra verso l’eccellenza i quattro livelli di formazione finora impartiti: propedeutico, triennio, biennio e Master Biennale di II livello. Un centinaio i docenti che operano al Tartini, ed oltre 630 studenti di varie nazionalità sono attualmente iscritti: con il primato, a livello italiano, negli scambi accademici Erasmus e di mobilità internazionale.
«L’offerta formativa – ricorda il Direttore del Conservatorio, Sandro Torlontano, conta oggi su 126 corsi, dei quali 88 di livello universitario, che spaziano dal perfezionamento strumentale alla direzione orchestrale e corale, dalla composizione al teatro musicale, dal jazz alle nuove tecnologie, con attenzione particolare al repertorio del ‘900 e a quello contemporaneo. Un ventaglio di proposte che si apriranno a tutta Trieste il prossimo 26 maggio, in occasione dell’Open Day e quest’anno anche di una Open Night del Conservatorio. Ma la formazione, per uno studente, deve integrare all’apprendimento didattico e pratico/strumentale anche la partecipazione a masterclass, eventi, progetti internazionali e di produzione concertistica: aspetti che il nostro Conservatorio garantisce attraverso concerti interni ed esterni, e una vasta attività di produzione musicale, che diventa opera di divulgazione a fruizione gratuita per il territorio, e occasione per gli studenti di accedere alle prime esperienze di palcoscenico. Nell’anno accademico in corso proporremo più di 150 concerti con la partecipazione di nostri studenti e docenti, uno sforzo che ci assorbe intensamente, ma ci ripaga con grandi soddisfazioni. Poche settimane fa, in febbraio, abbiamo onorato con entusiasmo l’invito al Quirinale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella portando l’Orchestra d’Archi del Conservatorio, talmente apprezzata da essere stata poi invitata dal Presidente del Senato a Palazzo Madama, per esibirsi nella Giornata internazionale dei diritti della donna. L’Orchestra d’Archi del Conservatorio di Trieste tornerà in scena il prossimo 22 maggio, nella Sala Tartini, ripresentandosi alla sua città dopo questi mesi di importanti riconoscimenti».
«Il Conservatorio Tartini è un’istituzione fortemente radicata sul territorio, e al tempo stesso coltiva una forte vocazione internazionale – aggiunge il Presidente, Daniela Dado – Sono circa un centinaio gli accordi di cooperazione internazionale attivi con altrettante istituzioni europee, e il Conservatorio Tartini è capofila del progetto musicale che si sviluppa verso i Paesi Balcanici e la Serbia, toccando anche Albania, Bosnia e Montenegro, così come coordina il progetto Centro-europeo della CEMAN Orchestra, l’Ensemble composto da decine di giovani talenti musicali formatisi nei Paesi del Centro-Europa, attraverso le istituzioni riunite in un network di Alta Formazione Musicale. Nel mese di maggio una tournée dell’orchestra, coordinata dal Direttore musicale Romolo Gessi, ripartirà attraverso molte capitali del Centro-Europa, e sarà l’occasione per ribadire la straordinaria valenza della musica, ponte di comunicazione oltre qualsiasi confine. In questo spirito il Conservatorio aveva anche promosso, con la Regione Friuli Venezia Giulia, l’accoglienza di giovani musicisti ucraini in forze al Conservatorio di Kiev, all’indomani dello scoppio del conflitto».
CONSERVATORIO TARTINI, ATTIVITÀ DI PRODUZIONE MUSICALE, PRIMAVERA 2023.
Coordinata dai due delegati alla Produzione artistica ordinaria – Prof. Luca Trabucco – e straordinaria – Prof. Andrea Amendola – l’attività del Conservatorio Tartini riparte a pieno ritmo, nella primavera 2023, e si apre idealmente con il concerto che festeggerà il 120 anni del Conservatorio Tartini, mercoledì 3 maggio, alle 20.30 al Politeama Rossetti di Trieste, con ingresso gratuitamente aperto alla città: «ci auguriamo una partecipazione numerosa all’evento, per questo concerto – sottolinea il Direttore del Tartini, Sandro Torlontano – che abbiamo concepito come una festa collettiva, e che viene realizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini per “Aspettando l’Adunata 2023″». Sul podio, alla guida dell’Orchestra Sinfonica del Tartini, il pubblico potrà applaudire la direttrice d’orchestra Silvia Massarelli, prima donna a conquistare il “Grand Prix de Direction d’Orchestre” Besançon.
In vista, come anticipano i responsabili di Produzione Luca Trabucco e Andrea Amendola, ci sono molte altre novità: a cominciare dalla collaborazione con il Teatro Miela, dal 15 al 17 maggio in occasione del progetto Satierose 2023, che impegnerà un Quartetto del Conservatorio al fianco del noto pianista e compositore Enrico Intra; per proseguire, il prossimo 27 maggio, con la collaborazione avviata per il centenario del Teatro Verdi di Muggia: in quell’occasione debutterà la nuova produzione del Conservatorio Tartini, “Didone ed Enea” (Dido and Aeneas), opera in tre atti di Henry Purcell. E martedì 25 luglio, alle 17 nella Chiesa di San Francesco a Cividale del Friuli debutterà la produzione allestita per Mittelfest 2023, “Il castello di Barbablu”, messa in scena della partitura di Béla Bartók attraverso l’evento di cooperazione culturale Italia – Serbia. Una produzione che insieme al Tartini impegnerà il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e le Accademie Musicali di Belgrado e Novi Sad, e che potrà contare sulla sinergia dell’Accademia di Belle Arti di Venezia per gli aspetti di visual art.
IL CONCERTO PER I 120 ANNI DEL CONSERVATORIO TARTINI, 3 MAGGIO POLITEAMA ROSSETTI DI TRIESTE.
Il concerto di mercoledì 3 maggio, alle 20.30 sul palcoscenico del Politeama Rossetti di Trieste, ripoterà in scena l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Tartini, un organico forte di oltre sessanta giovani musicisti iscritti ai corsi superiori e specialistici, attraverso la collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini per “Aspettando l’Adunata 2023”. Sul podio salirà la direttrice Silvia Massarelli, tra le più note e riconosciute bacchette del nostro tempo: prima donna direttore d’orchestra a vincere il “Grand Prix de Direction d’Orchestre” al concorso internazionale di Besançon (Presidente della giuria Manuel Rosenthal), è stata Premio della Critica al Concorso Prokofiev di San Pietroburgo e unica vincitrice del Concorso Robert Blot di Parigi. Il programma seguirà un filo rosso dedicato a Camille Saint-Saëns e al suo Concerto per pianoforte e orchestra n.° 5 in fa maggiore op. 103 “Egiziano”, una partitura in gran parte composta nel 1895 durante un soggiorno del musicista a Luxor, e che per questo ha introiettato nel suo tappeto sonoro diversi spunti armonici e ritmici d’ascendenza mediorientale. Al pianoforte l’Orchestra del Tartini sarà integrata dal solista Andrea Furlan, musicista talentuoso e pluripremiato in molte competizioni internazionali. La seconda parte del concerto sarà dedicata invece alla musica del compositore russo Vasilij Kalinnikov e in particolare all’intensa Sinfonia n.° 1 in sol minore, che vanta una esecuzione del 1943 registrata dalla NBC Symphony Orchestra, per la direzione di Arturo Toscanini. Prenotazioni al numero 040.6724911, oppure su infoline conts.it
Silvia Massarelli è docente titolare al Conservatorio Tartini di Trieste per la cattedra di Esercitazioni Orchestrali, disciplina che ha insegnato precedentemente in altri Conservatori come quello di Santa Cecilia a Roma. Ha studiato pianoforte, composizione e direzione d’Orchestra proprio al Conservatorio di Santa Cecilia per poi trasferirsi a Parigi, dove si è laureata con il massimo dei voti al Conservatoire National Supérieur de Musique. Ha collaborato con direttori come Myung-whun Chung, Laurent Petit-Girard, Cyril Diederich e con musicisti di fama internazionale quali Michel Dalberto, Martin Spandenberg, Claude Delangle e Jean-Yves Fourmeau. Ha diretto prime esecuzioni assolute di numerosi compositori, fra i quali Jacqueline Fontyne, Edison Denisov, Lowell Liebermann, Eric Tanguy, Thierry Escaich, Lorenzo Palomo, Nicola Campogrande e ha partecipato al Nordic Days Musical Festival di Rejkiavik. È stata invitata da orchestre di grande prestigio, fra le quali la New York Philharmonic, Wiener Kammer Orchester, Orchestre du Capitol de Toulouse, Orchestre des Concerts Lamourex, Orchestre Symphonique de Mulhouse, Orchestre Phylarmonique des Pays de la Loire, Orchestre Symphonique et Lyrique de Nancy, Orchestre Symphonique de Tours, Haendel Festspiele Orchester di Halle, Podlasie Opera and Philharmonic di Bialystok, Cyprus Symphony Orchestra, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. É regolarmente invitata a convegni e congressi sulla leadership e il suo percorso è apparso nel libro Donne come noi edito da Sperling & Kupfer, che raccoglie le testimonianze di “100 donne italiane che hanno fatto cose eccezionali”.
L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Tartini integra ai giovani musicisti iscritti ai corsi superiori e specialistici del Conservatorio i migliori studenti dei corsi propedeutico accademici nonché, in particolari occasioni, giovani diplomati ed alcuni docenti, assicurando così continuità alla formazione, pur nel naturale avvicendamento dei suoi componenti. L’Orchestra affianca alla sua funzione formativa istituzionale una notevole attività concertistica, che viene regolarmente svolta presso vari teatri, in Italia e all’estero, in collaborazione con enti di rilevante prestigio musicale. Ha realizzato varie registrazioni discografiche, radiofoniche e televisive.
Andrea Furlan, classe 1999, pianista con formazione anche clavicembalistica, vanta numerosi primi posti in concorsi nazionali e internazionali, dall’ International Music Competition di Palmanova al Concorso pianistico internazionale online “LAMS Matera 2020”, ai Concorsi Internazionali Online Mozart, “Four Notes”. Esordisce con l’Orchestra di Trieste al Ridotto del Teatro Lirico Verdi di Trieste, sempre con la stessa Orchestra si è esibito al Teatro Verdi di Gorizia e al Politeama Rossetti di Trieste. Con l’Orchestra d’archi “Ferruccio Benvenuto Busoni” diretta dal M° Alessio Cioni, si è esibito a Vinci nel Secondo concerto di S. Rachmaninoff. Si esibito in diversi recital solistici e cameristici in Italia, Spagna, Croazia, Slovenia. Detiene la cattedra di pianoforte e solfeggio presso il Centro Studi di Musica Classica “Luigi Dallapiccola” nelle sedi di Verteneglio e Pola.