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Il cult-movie Org, che Terence Hill non volle fosse distribuito, arriva al Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste

DiRedazione

Ott 13, 2024

Al XXXIX Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste
il cult-movie Org, che Terence Hill non volle fosse distribuito
Nel ricco programma della giornata, l’ultimo film di Augusto Tamayo, La herencia de Flora
In Sala Birri una serata di musica, tra L’Avana di Fito Páez e il tango di San Pugliese

La seconda giornata del XXXIX Festival del Cinema Ibero-Latino Americano, domani, lunedì 14 ottobre, parte subito con due degli Eventi Speciali più attesi.

Nella Sala Grande del Teatro Miela, si inizia alle ore 9.30, con Org di Fernando Birri, una produzione italiana dalla storia curiosa e affascinante. Il film, girato nel 1968 e prodotto da Terence Hill, che ne è anche protagonista, si ispira a un racconto di Thomas Mann, Le teste spezzate, per narrare un triangolo amoroso. Il montaggio durò quasi 11 anni e il risultato è “un collage eccessivo, traboccante e pieno di umorismo, composto da oltre 26.000 tagli e 700 tracce audio, assemblati utilizzando diversi tipi di pellicola, materiale d’archivio, interventi, esposizioni multiple, vari processi di sperimentazione in laboratorio e mixaggio magnetico del suono“, come racconta il Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona. Presentato alla Mostra di Venezia del 1979, non è mai stato distribuito, per decisione di Terence Hill. La proiezione a Trieste, è la prima in Italia da allora

In Sala Birri, alle ore 9.15, l’Evento Speciale La independencia inconclusa di Luis R. Vera, è una coproduzione tra Cile, Messico, Ecuador, Cuba, Venezuela, Paraguay per indagare su quanto l’America Latina sia ancora lontana dall’indipendenza sognata dai Libertadores. Un viaggio nella memoria a cui partecipano alcuni dei leader e intellettuali progressisti più importanti dei decenni recenti, per proporre una riflessione critica su 200 anni di storia repubblicana.

Nel pomeriggio, il via al programma competitivo. In Sala Grande, il primo film di Contemporanea Malvinas è la coproduzione cileno-italiana-svedese Bastardo. La herencia de un genocida di Pepe Rovano: un giovane cileno che vive in Italia torna a casa e scopre che suo padre è stato un militare coinvolto nella repressione di Pinochet, ma tutto degenera quando gli rivela la sua omosessualità (ore 14.50). Alle ore 16.30, Contemporanea Mundo Latino debutta con l’argentino-tedesco Arquitecto de paz di Abel Peñalba, documentario dedicato al politico e giurista argentino Carlos Saavedra Lamas, che nel 1936 ottenne il primo premio Nobel per la Pace assegnato a un latinoamericano; promosse il trattato antibellico del 1933 e negoziò la pace tra Paraguay e Bolivia nel 1935. Al termine della proiezione, l’incontro con il regista Abel Peñalba. Il prestigioso cineasta peruviano Augusto Tamayo chiude le proiezioni pomeridiane della Sala Grande con il primo dei potenti ritratti di donna che il Festival propone quest’anno: alle ore 18.10, il Concorso Ufficiale debutta con il suo La herencia de Flora in cui il regista racconta la storia di Flora Tristán, nota scrittrice franco-peruviana e attivista per i diritti delle donne, vissuta nel XVIII secolo. 

In serata, alle ore 20.40, il colombiano Tierra quebrá di Nina Marín apre la sezione Contemporanea Concorso e offre una struggente storia al femminile: Manuela torna a casa per ricostruire i legamifamiliari, in una zona rurale e violenta, e viene messa ulteriormente alla prova dalla morte del figlio maggiore. Nina Marín incontrerà il pubblico dopo la proiezione. Al termine, alle ore 22.50, l’ultimo film della giornata è l’argentino Adulto di Mariano González: per il Concorso Ufficiale, uno dei temi ricorrenti di questa edizione del Festival, l’adolescenza, come periodo di passaggio all’età adulta, spesso violento e traumatico; Antonio, il 14enne protagonista del film, vive con il padre Raúl a Buenos Aires; tutto cambia quando il padre scompare per un incidente in moto e Antonio cerca la verità su quanto è successo. 

La programmazione pomeridiana della Sala Birri prevede due film di Contemporanea Mundo Latino. Alle ore 15.00, l’argentino Dos manzanas di Eduardo Raspo ipotizza un improbabile, ma affascinante incontro tra il naturalista inglese Charles Darwin, in Argentina con la spedizione del brigantino Beagle, e Juan Manuel De Rosas, il visionario leader che guidò la vita politica argentina nei primi decenni dell’Ottocento. Alle ore 17.00 arriva il primo film brasiliano: Invisível di Carolina Vilela e Rodrigo Hinrichsen segue quattro giorni nella vita dei sordociechi Carlos Jorge e Claudia Sofia, affetti da sindrome di Usher, a São Paulo; dalle faccende domestiche ai momenti di svago e intimità. Sofia racconta la sua storia con Carlos attraverso la lettura delle lettere che si scambiano in Braille e in cui condividono i loro sentimenti, la vita professionale, l’attivismo, i pregiudizi e le difficoltà affrontate.

E poi è tempo di musica, senza la quale non si potrebbe mai avere un quadro realistico dell’America Latina. Il cubano La Habana de Fito di Juan Pin Vilar, in Contemporanea Malvinas, racconta la capitale cubana con gli occhi di Fito Páez, una delle icone del rock argentino; come in una dichiarazione d’amore per L’Avana, “l’artista riflette sulla sua storia con quel Paese, la sua musica, la gente, ma anche sulla complessità della realtà e delle sue contraddizioni” (ore 19.00). Ancora uno sguardo argentino sulla musica, stavolta sul tango, in Contemporanea Concorso, alle ore 20.30: San Pugliese di Maximiliano Acosta, Santiago Nacif, Lola Winer è l’omaggio a uno dei maestri del genere, Osvaldo Pugliese, pianista, direttore d’orchestra e, soprattutto, indimenticato compositore di tango; in Argentina lo chiamano San Pugliese e questo documentario cerca di svelare perché fu santo ancora prima della sua morte. 

Da quest’anno i biglietti del Festival sono in prevendita attraverso Vivaticket e possono essere acquistati anche dal sito ufficiale del Festival, www.cinelatinotrieste.org, sul quale sono presenti anche tutti gli aggiornamenti e tutte le informazioni.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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