IL DESIGN NEL CINEMA. OGGETTI INDIMENTICABILI
A cura di Luciano Setten
Museo di Santa Caterina, sala Foffano
9 ottobre – 7 novembre 2021
Dal martedì alla domenica, orario 10.00 – 18.00
Treviso, 7 ottobre 2021 – Gli spettatori raramente ci fanno caso. Ma per chi scrive, produce e dirige un film, gli oggetti non sono solo arredi bensì elementi fondamentali per raccontare una storia, un’epoca, un’atmosfera, caratterizzare un personaggio, indicare uno stile o uno status sociale.
La mostra “Il design nel cinema. Oggetti indimenticabili” che da sabato 9 ottobre sarà visitabile presso gli spazi del Museo di Santa Caterina a Treviso presenta dieci isole nelle quali i film verranno illustrati attraverso immagini e video, e gli oggetti di design saranno esposti corredati dalla loro storia. Immagini utili per prendere ispirazione, immergersi nelle atmosfere create dalle più note pellicole, mettersi nei panni dei grandi attori o semplicemente limitarsi a sognare, come solo l’arte – sia essa design o cinema – permette di fare.
Grazie alla loro rappresentazione cinematografica, sempre più oggetti si sono caricati di un significato sociale e culturale, e costituiscono diversi cliché nell’immaginario collettivo. Ne sono esempio quelli selezionati per la mostra che, sotto diversi aspetti, sono in grado di evidenziare la loro importanza. Gli oggetti diventano dunque lo “specchio” della società, sia essa odierna o futuristica, ancorandosi ai personaggi di riferimento e descrivendo cosa sta succedendo.
“Un arredo diventa icona nel momento in cui viene ricordato per un preciso avvenimento, che può essere una pubblicità, una progettazione con materiali completamente sconosciuti che caratterizzano quel periodo storico, una forma ed una funzione che sono immediatamente riconducibili ad un contesto.” spiega Luciano Setten, curatore dell’esposizione, che continua “Per ottenere un’icona non ci si può solo soffermare su questo, bensì distendere e dilatare il tempo, in modo tale che l’oggetto riesca ad adattarsi ai cambiamenti culturali, mantenendo la sua chiave progettuale. Bisogna essere in grado di riuscire a trasformare l’effimero in duraturo, riuscire a rendere senza tempo oggetti creati industrialmente per servire il proprio tempo e i suoi bisogni”.
Il cinema, come ha già fatto in passato per oggetti come la Lampada Tolomeo, la poltrona Barcelona e il tavolino E1027, può riuscire a rendere intramontabili i successivi oggetti d’arredo che verranno progettati, rendendo la rappresentazione cinematografica il mezzo per cui questi arredi prenderanno
valore.
All’interno della mostra sarà presente una video installazione di Mauro Lovisetto che seziona e ricompone in un flusso continuo i dieci film in cui appaiono gli oggetti esposti. Anche per questa esposizione, come nelle precedenti dell’edizione 2021, Federico Dei Rossi ha pensato e realizzato un progetto grafico efficace e originale per narrare il dialogo tra design e cinema.
Tra i pezzi esposti in mostra:
- Film 007 Casinò Royale | regia John Huston, Kenneth Hughes, Val Guest, Robert Parrish, Joseph McGrath | 1967
Tavolino E1027. Eileen Gray, ClassiCon, 1927
Questo è il classico dei classici. La sua forma ingegnosamente proporzionata e distintiva ha reso questo tavolo regolabile in altezza una delle icone del design più apprezzate del XX secolo. Prende il nome dalla casa E 1027 “Maison en bord de mer” che Eileen Gray ha costruito per sé e per il suo compagno, Jean Badovici. Anche il nome in codice deriva da: E sta per Eileen, 10 per Jean (J è la decima lettera dell’alfabeto), 2 per B (adovici) e 7 per G (igio).
- Film American Psycho | regia Mary Harron | 2000
Lampada TOLOMEO, Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina, Artemide, 1987
Disegnata da Michele De Lucchi con Giancarlo Fassina nel 1987, la lampada Tolomeo è da allora un best seller del brand Artemide, declinato in molteplici versioni. Ispirata alle classiche lampade a molla, coniuga una forma tradizionale e intramontabile a tecnologie e materiali innovativi, con un colpo di scena: ogni suo componente può diventare a sua volta una lampada indipendente. Compasso d’Oro nel 1989, è presto diventata un’icona del design italiano e il suo mito sembra intramontabile.
- Film Arancia Meccanica | regia Stanley Kubrick | 1971
Valentine, Ettore Sottsass e Perry King, Olivetti, 1969
In Italia è conosciuta soprattutto come la rossa portatile, ma ne sono state prodotte anche di colore bianco per l’Italia e blu e verde rispettivamente per la Francia e la Germania, oggi praticamente introvabili.
Si tratta di una delle icone più grandi del design industriale. L’importanza della Valentine è sottolineata dalla sua presenza dagli inizi degli anni settanta nella collezione permanente del Museum of Modern Art di New York, dalle sue partecipazioni a mostre sul design italiano e internazionale in tutto il mondo, dal suo enorme successo commerciale, oltre che dai riconoscimenti ricevuti per le soluzioni innovative adottate dai progettisti nella fase di realizzazione.
IL DESIGN NEL CINEMA. OGGETTI INDIMENTICABILI
Museo di Santa Caterina, sala Foffano
9 ottobre – 7 novembre 2021
Dal martedì alla domenica, orario 10.00 – 18.00