IL DOLORE DI UN UOMO
Non ho più terra per il mio albero
non ho più patria per il mio orgoglio
nè sole che mi scaldi
nè luna che rischiari le notti di terrore.
Non ho più lacrime
consumate sui feretri
di mille e mille sacrifici
di ignari innocenti,
non ho più orgoglio di patria
vago per terre senza mete
per salvare la mia vita
dalla ferocia dell’odio
e dal fragore delle armi.
Cosa c’entro io con il vostro odio?
L’odio che provate è solo vostro,
Io lavoravo la terra.
Cosa c’entro io con il vostro odio,
io vivevo in pace.
Cosa c’entro con il vostro odio,
il vostro odio ha distrutto il futuro
confuso le menti
ha sparso terrore e morte
tra chi non c’entra nulla.
Continuate la carneficina
ma lasciateci la pace
Di Giovanni Caldarone
In copertina : “Terra riarsa” acquerello su cotone di Marisa Izzillo